Svariati entomologi di cui almeno 3 con la barba, coordinati da Jeffery Pettis – ogni tanto ne parlo, dirige le ricerche sul declino delle api al Dip. dell’agricoltura, non lontano da Washington – scrivevano nel 2009 sul Journal of Invertebrate Pathology
Descriviamo un nuovo fenomeno, il polline sepolto, altamente associato a un aumento della mortalità delle colonie. Si presenta come celle affondate e coperte di cera tra celle di polline “normali” e scoperte, e quello che contiene è color rosso mattone. Sembra privo di agenti microbici, non aumenta il tasso di mortalità delle larve e delle adulte alimentate con diete preparate in vitro con aggiunta di polline sepolto il quale non sembra quindi responsabile dell’accresciuta mortalità della colonia. Tuttavia l’incidenza crescente di polline sepolto nei favi riutilizzati suggerisce un fattore di trasmissione comune a questo fenomeno e alla mortalità delle colonie. In quel polline, sono presenti elevati livelli di pesticidi, in particolare il fungicida clorotalonil (1). Sono necessari ulteriori studi ecc. ecc.
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Nel polline sepolto, batteri e virus niente. Correggo, grazie Riccardo: niente batteri e virus nuovi, microbi, polveri e sporcizie varie in quantità usuali e in più tanti fitofarmaci e prodotti contro la varroa. Inoltre le api lo sigillano di più in prossimità della nursery. La presenza di celle chiuse è il singolo indicatore che meglio consente di prevedere la morte della colonia, dice Pettis che è in Inghilterra per una conferenza di apicoltori, a Fiona Harvey del Guardian. Le api hanno evoluto un nuovo comportamento,
un meccanismo di difesa che è fallito. Gli apicoltori, e ne faccio parte, devono guardarsi allo specchio e chiedersi cosa stanno combinando. E’ certo che quei prodotti hanno un effetto sulle api. Bisogna bilanciare, se non controlliamo i parassiti le api muoiono. Se li controlliamo vivono ma ci sono effetti collaterali.
Stefano, che contro la varroa usa solo prodotti naturali, acido ossalico soprattutto per non stressare “le ragazze”, è sicuramente d’accordo. Questo inverno non ha fatto troppo caldo, dovrebbe esserci meno varroa quindi pensa di sperimentare l’essenza di rosmarino. A me fa girare la testa, chissà alle ragazze.
(1) Notoriamente tossico è usato in agricoltura, in Italia contro le muffe dei pomodori e anche dei frutteti (delle pesche mi sembra, ma dovrei controllare).