Mini-ciclotrone 27 – energia

oil-gas
Domani, prima puntata di servizio
(Meteo permettendo, la navetta Endeavour dovrebbe partire nel pomeriggio. )

In vista dei referendum, la redazione mi ha chiesto di martellarvi per quattro lunedì di fila con rapporti, analisi, dati. Comincio dall’energia, guarda caso ho sotto mano un paio di studi rivolti ai “decision makers”:

– A un vertice sull’energia in aprile ad Abu Dhabi, l’Agenzia Internazionale per l’Energia ha riassunto il rapporto sui progressi delle fonti rinnovabili sotto forma di grafici facili da capire anche per il ministro Paolo Romani. Nel 2000 fornivano 17 gigawatt di elettricità e 194 l’anno scorso. Languono: l’energia solare “concentrata e stoccata”, le auto elettriche, le centrali a carbone con “cattura e stoccaggio del carbonio” – 70 progettate, nessuna costruita. Così le emissioni di gas serra continuano ad aumentare. Conclusione: servono più incentivi per le energie pulite e pianificare reti di distribuzione integrate e intelligenti.

La settimana scorsa, sempre ad Abu Dhabi, l’Intergovernmental Panel on Climate Change ha presentato il sommario del rapporto sulle “Fonti rinnovabili di energia e la mitigazione dei cambiamenti climatici”: dei circa 300 gigawatt d’elettricità aggiunti nel mondo tra il 2008 e il 2009, 140 erano da fonti rinnovabili; nel 2009 è aumentato del 30% l’eolico; del 50% il fotovoltaico collegato alla rete, del 4% il geotermico; del 20% il solare; la produzione di etanolo e biocarburanti del 10 e del 9%; più del 50% dell’energia da fonti rinnovabili si produce nei paesi in via di sviluppo.

Per quanto tempo ce n’è
Al tasso di consumo attuale
– petrolio per 30-50 anni, cliccare sul grafico sopra preso dal World Energy Outlook 2010;
– carbone per 119 anni, secondo l’Associazione mondiale dei produttori;
– uranio per 100 anni almeno secondo l’Associazione mondiale dei prod, ma siccome ne consumiamo 67.000 tonnellate all’anno e le riserve del Kazakistan sono molto incerte, altri dicono per 60 anni;
– sole, acqua, vento per alcuni miliardi di anni;
– certe biomasse finché non ci estinguiamo…
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In radio non viene bene
Per il gas, avrei una canzone di protesta contro il “fracking”, la tecnica usata per estrarre il metano da scisti, video realizzato e interpretato dagli studenti di giornalismo all’università di New York.

Aggiornamento
In Giappone i terremoti continuano, ma meno frequenti, e l’intensità sembra calare malgrado uno da 6,2 venerdì scorso.

A Fukushima-1, due dei reattori danneggiati hanno concluso lo spegnimento a freddo, l’unità 2 pende più della torre di Pisa, l’unità 1 è ancora in situazione critica per via della parziale fusione delle barre d’uranio, della rottura del contenitore centrale e forse di combustibile finito sotto, nella base di cemento.

Mercoledì TEPCO aveva annunciato di voler allagare l’involucro di contenimento, oggi ci ha ripensato: è bucato e ha perso 3 tonnellate d’acqua. Dovrebbe presentare martedì un piano B, forse C se quello A era la colata di cemento a “sarcofago” tipo Cernobyl, per ora si continua ad aggiungere acqua e farla defluire in vasche di decontaminazione.

Fuori alghe e pesci prelevati fino a 40 km dalla costa, e anche il primo tè raccolto a sud di Tokyo contengono fino a 5 volte il cesio 137 tollerato…