Da decenni, Jean-Pierre Changeux attribuisce ai recettori nicotinici proprietà stupende, dal rafforzamento della memoria alla protezione contro malattie neurodegenerative. Nel Journal of the Federation of American Societies for Experimental Biology, insieme al suo gruppo del Pasteur et al. scrive che nell’area prelimbica della corteccia prefrontale, quei recettori controllano le “motivazioni” dei topi nel scegliere tra interazioni sociali già rodate e l’esplorazione di spazi nuovi. I topi nei quali era stato represso il gene per detti recettori preferivano andare sul sicuro; quando il gene veniva riattivato i due comportamenti si equilibravano, come nei topi non modificati.
Sono ricerche finanziate da Big Tobacco.
Ancora sul paradosso francese
Sempre nel FASEB, un gruppo coordinato da Stéphane Blanc del CNRS di Strasburgo scrive che nei ratti una dose quotidiana di resveratrolo – un polifenolo della buccia di uva rossa, dotato anch’esso, in laboratorio, di proprietà quasi miracolose – previene la resistenza all’insulina, la perdita di massa muscolare e di densità minerale ossea e altri deterioramenti dovuti alla bassa gravità o alla sedentarietà
Il resveratrolo può quindi essere preso in considerazione quale contromisura nutrizionale per i voli spaziali, ma resta da testare negli umani.
Può anche essere preso con molti grani di sale, dice meristemi che oggi approfondisce il tema.
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