Da Climate Monitor, “Sancho Panza” scrive sotto “Il colore dei soldi”
Aiuto, le multinazionali del petrolio finanziano la disinformazione sul riscaldamento globale e sui cambiamenti climatici! E quelli che si dichiarano scettici sono tutti sul libro paga della Exxon o della BP.
Dopo questo breve tuffo nella realtà, lo scudiero del ten. col. Chisciotte riprende un articolo del Washington Examiner: i presidenti americani delle principali 15 Ong ambientaliste americane guadagnano in media 300 mila dollari lordi all’anno. Una vergogna: tre volte più di quanto prende Willie Soon per mentire e cento volte meno del presidente della Exxon Mobil per inquinare.
Cambio di data
Il post del 2 giugno, “Mai rovinare una bella storia con la verità”, lasciava presagire più fantasia, un pezzo à la John O’Sullivan, segnalato da Riccardo R., o à la Peter Wood, presidente della National Association of Scholars, gli “studiosi” d’estrema destra secondo i quali le università americane sono covi di comunisti.
Invece l’alt.uff. riproduceva questo grafico e questo per dire che il riscaldamento globale è fermo dal 2002-2003 e non dal 1998 come sosteneva da anni.
Peccato
Il decennio 2001-2010 è stato più caldo del precedente il quale è stato più caldo del precedente il quale ecc., ma se si tronca la curva delle temperature per farla iniziare dal picco del 1998 e finire nel buco del 2008 – come faceva l’alt. uff. prima di cambiare data – è vero che l’aumento è quasi zero. Al di fuori della sua troupe nessuno s’aspetta che sia lineare, però è interessante capire cosa frena e/o accelera la tendenza. Lo spiega un paper in uscita sui PNAS di Kaufmann, Kauppi, Mann (un’omonimia) e Stock. Dai modelli che simulano l’effetto delle forzanti positive e negative tra il 1998 e il 2008, confrontato con il periodo di riferimento 1960-1998, risulta che è merito del
maggior consumo di carbone in Asia in generale e in Cina in particolare. Il consumo cinese è più che raddoppiato tra il 2003 e il 2007 (il precedente raddoppio aveva richiesto 22 anni, dal 1980 al 2002).
In quattro anni s’è bruciato il 26% di carbone in più , per i tre quarti in Cina. Quindi
Dati i noti effetti riscaldanti di concentrazioni crescenti di gas serra, non era chiaro come mai le temperature globali alla superficie non fossero aumentate tra il 1998 e il 2008. Questo iato coincide con un periodo di scarso incremento delle forzanti naturali e antropiche. Un’insolazione declinante nel normale ciclo solare di undici anni e un cambiamento ciclico dal Niño alla Niña prevalgono sulle forzanti antropiche perché le emissioni di zolfo compensano in parte quelle dei gas serra.
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Notare che hanno usato la serie delle temperature HadCRU che non comprende quelle del polo Nord, quindi lo iato è più che altro un artefatto.