Problematiche di genere e di copyright


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Su Repubblica del 5 agosto, Melania Mazzucco recensiva

Scienziate d’ Italia, il volume di Elisabetta Strickland, docente di algebra all’università di Tor Vergata, appena pubblicato da Donzelli (…) animatrice di svariate iniziative sulle problematiche di genere. Il volume è una mini enciclopedia: 19 schede biografiche in ordine alfabetico – da Giuseppina Aliverti, fisica napoletana, a Pierina Scaramella, botanica di Parma.

19 schede per le migliaia di ricercatrici vissute dall’Unità d’Italia a oggi, un’enciclopedia? Comunque vado alla Feltrinelli, pago 16 euro, sulla copertina c’è questa immagine di Marie Curie che andava bene anche Greer Garson e dopo l’introduzione:

Giuseppina Aliverti:  la scheda riprende i testi di “Scienza a due voci”, con poche modifiche alla sintassi e aggiunte personali.
Margherita Bieloch Piazzolla: idem
Giuseppina Biggiogero Masotti: idem
Rita Brunetti: idem, comincio a pensare che 16 euro siano troppi.
Enrica Calabresi: idem
Maria Cibrario Cinquini: idem
Cornelia Fabri: idem
Elena Freda: idem
Eva Mameli Calvino: idem più alcuni passi presi dalla biografia di Elena Macellari, costasse 6 euro ancora ancora…
Pia Nalli: idem
Filomena Nitti Bovet: idem
Maria Pastori: idem
Livia Pirocchi Tonolli: idem
Pierina Scaramella: idem, voglio indietro i soldi!

Le schede di Massimilla Baldo Ceolin, Maria Bianca Cita Sironi e Lydia Monti sono prive di riferimenti bibliografici, quelle di Rita Levi Montalcini e di  Margherita Hack (salvo per un paragrafo sulla sua partecipazione a una conferenza organizzata dalla stessa “autrice”) sanno di taglincolla, forse è inevitabile.

Nei “Ringraziamenti” finali, la prof. Strickland dice di essere “partita” dall’Annuario dei soci dell’Accademia dei Lincei e di aver

avuto un grande aiuto dal dizionario Scienza a due voci che costituisce una pietra miliare per chiunque voglia fare una riflessione sul ruolo delle donne nella scienza.

Grande senz’altro, ma sul dizionario c’è scritto

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