Le immagini della campagna per promuovere lo sfruttamento delle sabbie bituminose sono state falsificate e/o rubate dal suo responsabile, Alikhan Velshi, il politico ismaelita conservatore canadese, esperto di “relazioni pubbliche” e sedicente difensore dell’ambiente contro il riscaldamento globale.
La donna lapidata in Iran alla fine degli anni ’70, a quanto diceva lui, è l’attrice Smadar Monsinos di Amsterdam, nel film “De Steen” del 1994;
– accanto, la sindaca di Buffalo Woods, Alberta, non ha autorizzato la riproduzione della sua foto ed è furente;
– l’impiccagione a ricordare – con l’aiuto della Shell co-finanziatrice della campagna promozionale -quella di Ken Sarow-Wiva e degli altri ambientalisti Ogoni che protestavano contro lo scempio del loro territorio da parte della Shell, è stata rubata al fotografo Ed Kashi,
– quella dei massacri in Sudan alla fotografa Lynsey Addario.
Gli agenti di entrambi i fotografi intendono fare causa.
Domanda:
– Per quella scattata in Arabia Saudita dal premio Pultizer John Moore, sono stati comprati i diritti di riproduzione a scopo pubblicitario?
Domanda di riserva
Il comportamento di Alikhan Velshi è
– etico
– disonesto
– normale per un PR?