Miniciclot. 31.10.2011

airbornefukushima1
Fukushima-Daiichi

Vinto il referendum, degli aggiornamenti non v’importa niente? Magari fate il ponte, e dormite invece di ascoltare pop net., beati voi, ma se siete svegli ci sono un po’ di novità.
Su Atmospheric Chemistry & Physics è uscito l’articolo di Andreas Stohl e altri specialisti di dinamica degli aerosol, giapponesi, norvegesi, austriaci, spagnoli, americani. Mappano la fonte, la dispersione in atmosfera e la deposizione di due sostanze radioattive  – un gas e un metallo – non di tutti i radionuclidi, manca lo iodio-131 per esempio. Salto la parte dei modelli e riassumo il dunque.

Il 13 marzo il vento soffiava verso est, la nube iniziale s’è dispersa velocemente sopra il Pacifico, arrivando in USA il 15 e in Europa il 22. Ma poi il vento è cambiato e le emissioni sono state alte fino al 19 marzo: quel giorno si è cominciato a versare acqua nelle piscine a cielo aperto, dove c’erano le barre di combustibile spento, sembra che il cesio 137 venisse soprattutto da quelle.

Per lo xeno-133 (a vita breve), bomba atomica a parte, è stato il rilascio maggiore mai avvenuto. E’ iniziato l’11 marzo, dopo il primo grande terremoto e lo spegnimento d’emergenza dei reattori. Circa il 19% dello xeno-133 e e del cesio-137 rilasciati entro il 22 aprile sono ricaduti sul Giappone.

L’articolo è gratuito per ora perché è “aperto alla discussione” degli specialisti, ma ci sono frasi che riguardano tutti:

abbiamo raccolto dati da una varietà di fonti, virtualmente nessuna pubblica ed è probabile che non abbiamo avuto accesso a dati ancora più utili (sottinteso: i militari se li sono tenuti…). Bisognerebbe creare un archivio centrale con i dati controllati, in un unico formato, e di pubblico dominio.

Chissà cosa aspettiamo,  una guerra nucleare tra India e Pakistan?

Non è  Chernobyl
Il 27 ottobre l’Agenzia internazionale per l’energia atomica di Vienna ha pubblicato un po’ di buone notizie:
– il tetto del reattore 1 è completato;
– nei reattori 1-3 la temperatura è stabile sotto i 70 gradi, quindi anche la fissione si è stabilizzata;
– nei gusci di contenimento esterni e interni del reattore 3 la pressione è ampiamente sotto un’atmosfera; soltanto in quelli esterni dei reattori 1 e 2 è ancora sopra;
– da un mese una canalizzazione raccoglie una parte dell’acqua persa dai 4 reattori, non finisce più in mare;
– dal 14 ottobre è in funzione il “trattamento chimico” per diluire la concentrazione di cesio-137 nell’acqua di raffreddamento; 128 mila tonnellate sono state già trattate e sono meno rischiose da stoccare in attesa di altri trattamenti a shut-down ultimato;
last but not least, nella centrale è stata costruita un’infermeria con medici e infermieri specializzati 24 ore su 24; “sale di riposo”, dormitori, bagni, mense, anche una lavanderia. Un bel progresso, a luglio tecnici e operai erano ancora stipati nei container.