Mazza da quiz


Questo grafico dal paper di Christophe Kinnard – del Centro cileno di studi avanzati in zone aride – et al., viene riprodotto dal Bardo Cassandra sotto il titolo “La morte del ghiaccio artico” – il quale avrà pure preso una brutta botta, ma ci tiene a far sapere che l’annuncio è prematuro.

Con 69 proxies ad alta risoluzione e un modello convalidato a blocchi di 15 anni grazie a un mix statistico bestiale, ci sono persino delle ondine bayesiane, ricostruiscono l’estensione della banchisa artica a settembre dal 561, per via della morte di Clotario il grande re dei Franchi, al 1995 per via dei blocchi di prima:

Prima dell’era industriale, ci sono stati periodi di copertura glaciale estesa tra il 1200 e il 1425 e tra il 1800 e il 1920. Prima del 1200 ci sono stati intervalli di poca estensione, forse coincidenti con il cosiddetto Ottimo caldo medievale (all’incirca IX- XIV secolo) attestato da molte proxie, ma il minimo preindustriale è avvenuto prima, attorno 640. Due episodi di netta riduzione ci sono stati anche alla fine del ‘500 e all’inizio del ‘600. … Il declino attuale avviene a un ritmo già visto in precedenza, ma la tendenza a lungo termine (quasi cinquantennale) non ha precedenti nella ricostruzione di 1.450 anni presentata qui.

E il quiz?

I nostri risultati confermano uno studio antecedente secondo il quale l’impatto del riscaldamento climatico antropico sulla banchisa artica è diventato rilevabile dalla metà degli anni Novanta.

– Di chi è lo studio antecedente?
– Mbo!
– Ma l’avete letto il titolo del post?
Obélix!
– E…?
– Euh… Astérix?
Ouais.
-Quello che Abraracourcix diceva nei mail rubati che era davvero patetico?
– Sì.
– Che carino
– Ma poi ci ha ripensato.