Le Chicago girls

In una serie di esperimenti all’università di Chicago, Inbal Bartal, Jean Decety e Peggy Mason hanno lasciato per 12 giorni dei ratti imparare ad aprire una porta per liberare dalla trappola un compagno, non parente, con il quale coabitavano nello stesso recinto da due settimane. Chissà la polizia dov’era.

Hanno liberato il compagno ogni volta per un mese, non era solo la curiosità a spingerli. Ah ma così ricostruivano così i propri rapporti sociali, o fermavano i richiami disperati del compagno e provavano sollievo dallo stress, insomma lo facevano per il proprio tornaconto, direbbero i behaviouristi e certi economisti.

Ma i ratti liberavano l’altro anche quando sapevano che ne sarebbero stati separati, video, e perfino quando avrebbero potuto scegliere di liberare al suo posto da un’identica trappola  cinque cioccolatini, il loro cibo preferito in assoluto. Non solo, se erano riuniti metà delle volte gliene lasciavano due per tirarlo su di morale.

Una maggior proporzione di femmine (6/6) che di maschi (17/24) sono diventate “apri-porta”, il che coincide con le indicazioni che le femmine sono più empatiche. Inoltre dal 7° al 12° giorno ci mettevano meno tempo ad aprire la porta ed erano anche più attive dei maschi nel recinto con il compagno intrappolato che in quello vuoto – il che coincide anche con le indicazioni che le femmine sono più intelligenti, ndr.

QED: tutte le femmine e i tre quarti dei maschi hanno più senso morale del senatore Jim Inhofe, Sua Signoria dalla rosa saracinesca in braccia a un paracadutista e altri crociati di Big Oil & Carbon.

Detto questo
Giorni fa Mauro Mandrioli di Pikaia scriveva

Su Science è bello anche l’articolo sul pipistrello mangia-rane e sul fatto che fare serenate a belle ranocchie può costare molto ai maschietti.

Abbocco, anche se ne ha già parlato il prof. Ferraguti. ciao Marco. A prima vista è la triste storia dei Physaleamus pustulosus, sfigati già dal nome, che richiamano le ranocchie túngara del vicinato con canti d’amor che suonano come “il pranzo è servito” al sonar del Trachops cirrhosus, ovvero pipistrello dalle labbra verrucose che quanto a nome non è il massimo neppure quello sebbene su Science vengano definiti “carismatici”.

Dice Marco:

Era nell’aria la dimostrazione di un principio stabilito da Darwin: che molti caratteri sessuali appariscenti sono maladattativi (perché espongono il portatore a rischio di predazione), ma vengono mantenuti perché conferiscono grande successo riproduttivo. Il passo successivo fu compiuto in laboratorio, esponendo singoli pipistrelli ai richiami irresistibile dei maschi di rane túngara, per sincerarsi che il richiamo fosse efficace sui maschi della specie e non, ad esempio, su singoli individui. La risposta fu simile a quella ottenuta in natura.

Grande successo riproduttivo? Scusa Marco, ma i cantanti più appariscenti sono mangiati prima di aver raggiunto lo scopo. A seconda vista, è una storia di cirrosi che eliminano dal pool genetico i pustolosi troppo fissati sul sesso per accorgersi del pericolo...

Altro arretrato
Su Oggi Scienza, le vespe sociali che riconoscono le facce delle conspecifiche, a condizione che non siano ritratte à la Francis Bacon.