Bilancio 2011

Al posto delle dieci più importanti ricerche dell’anno, The Scientitst pubblica i cinque “scandali” più chiacchierati:

– il “golden boy” della psicologia sociale europea Diederik Stapel che ha ammesso di essersi inventato tutti i dati passati ad assistenti e studenti per interpretazioni e relative pubblicazioni;

–  l’arresto di Judy Mikovits dopo le ritrattazioni  dei suoi paper sul presunto virus murino che causerebbe la sindrome da fatica cronica,  le immagini duplicate e la rottura con l’istituto non profit ma con azienda annessa for profit che smerciava analisi e cure basate sulle sue pubblicazioni;

– i presunti 19 geni della vecchiaia trovati da Paola Sebastiani et al. grazie a un frettoloso outsourcing, pubblicati su Science e  ritrattati dagli autori dopo le critiche;

– il batterio del Lago Mono che secondo Felisa Wolfe-Simon della Nasa et al. avrebbe incorporato arseniate (AsO4-3) nel proprio Dna;

–  la ritrattazione addirittura da parte della casa editrice dell’articolo di Edward  Wegman, Y. Said, laureata, dottorata con, e assistente di, Wegman e due studenti di Wegman, scopiazzato su Wikipedia e altre fonti, come lo scopiazzatissimo rapporto al Congresso di Wegman, Said e Scott. Pubblicato nel 2008 su una rivista di Elsevier di cui all’epoca Wegman e Said erano entrambi redattori, l’articolo accusava Michael Mann e altri paleoclimatologi di essere in combutta per favorire la carriera dei propri studenti nonché la pubblicazione dei papers di cui erano co-autori.

(Per una volta, le donne battono gli uomini 4 a 2.)

A proposito
L’inchiesta dell’università George Mason, in Virginia, sui plagi e i falsi di Wegman e Said è iniziata nel febbraio 2010 e da regolamento doveva concludersi  entro 12 settimane. Che rallenti i lavori il milione e mezzo regalato ogni anno all’università dai fratelli Koch per insegnare che inquinare giova al business? O che sia l’ex alunno e procuratore della Virginia Ken Cuccinelli tuttora influente poiché eletto con i soldi fatti dalla Massey Energy sulla pelle dei minatori?
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No free lunch
Per via delle epidemie di colera fermate da Snow, dalla seconda metà dell’Ottocento le acque del Tamigi a monte di Londra sono state regolarmente analizzate per 140 anni, la serie di dati più lunga del mondo.
Howden et al. hanno ritrovato le registrazioni, comprese quelle finite chissà come all’università di Stanford, e ricostruito la tendenza dell’inquinamento, per adesso da nitrati.

La sorpresa è che arrivano a Londra circa 50 anni dopo il deflusso nelle falde acquifere, quindi il tasso attuale riflette la concentrazione prima dello sviluppo agricolo per l’autosufficienza durante la guerra e del picco dei fertilizzanti.

Chissà la Senna…