Epiciclismo, cont.

Da Climalteranti, Riccardo R. riassume bene il lavoro di Foster e Rahmstorf che distingue la tendenza climatica dalle fluttuazioni dovute a cicli solari, eruzioni vulcaniche e oscillazioni di correnti oceaniche – i più importanti fattori naturali di variabilità, insomma. Per gli “scettici” che vogliono rifare i calcoli, il mate-mago Tamino ha messo on line l’occorrente e le istruzioni per l’uso.

Era una trappola.
Il povero Bob Tisdale c’è cascato. Gli vengono gli stessi risultati e pur di smentirli deve “dimostrare” che il riscaldamento globale è dovuto alla diminuzione dell’attività solare. Ben gli sta. Un vero “scettico” invoca

Armonie celesti

Come si ricorderà, per via dei cicli astrologici di Landscheidt dal “2000-2003 siamo entrati in una fase di raffreddamento” (1) e quindi il clima resterà “stabile fino al 2030-2040”. Per gli smemorati, lo ripete il dott. Scafetta nell’ultima fatica che il ten. col. Guidi ha letto e in parte tradotto nei suoi “compiti per le vacanze”.

Il dott. Scafetta intende dimostrare empiricamente che i GCM fanno pena in confronto al suo “modello armonico” del 2010 basato su

quattro cicli principali con un periodo di 9,1 anni (che pare connesso ai cicli mareali Sole/Luna) e di 10–10,5, 20–21 e 60–61 anni (che sembrano in fase con i cicli gravitazionali di Giove e Saturno i quali possono anche modulare i cicli solari sulle scale temporali equivalenti).

Scafetta_fig-5a

Ne risulta un andamento che a suo modesto avviso e a quello ammirato dell’alt.uff. , è più conforme alla realtà passata, presente e futura del clima, un risultato che

depone a favore di un’origine celeste delle oscillazioni climatiche…

Deporrebbe se le proiezioni dell’Ipcc somigliassero a quel cono verde, le temperature a quelle da lui “calibrate” e una teoria classica relativistica o quantistica a scelta spiegasse come fanno i gravitoni ciclici di Giove e Saturno a modulare le “oscillazioni decadali e pluridecadali” (GG dixit) che il dott. Scafetta crede di poter estrapolare dai 15 anni precedenti.
Scafetta_SM
Forse non ci crede nemmeno lui. Fra un cherry-picking nei modelli altrui per far risaltare i meriti del proprio e valanghe di autocitazioni, si cautela con

Tuttavia, altri cicli astronomici potrebbero essere coinvolti nel processo.

Il ten. col. è certo che le temperature (1)

hanno smesso di salire

al contrario della concentrazione atmosferica di CO2, quindi entusiasta di armonie che forniscono previsioni così ravvicinate e rinfrescanti:

il breve periodo (dieci anni o poco più) è esattamente quello per il quale conoscere l’andamento delle temperature e quindi del clima potrebbe avere utilità strategica ad una scala temporale compatibile con il mondo reale…

Nel suo mondo, dopo dieci anni che si son costruite, le infrastrutture si portano al macero o si bombardano?

(1) Ricevo dal CNR e volentieri pubblico:

Il 2011 si classifica al terzo posto tra gli anni più caldi dal 1800 ad oggi, alla pari col 2000. Ad attestarlo sono i rilevamenti della Banca dati del Gruppo di climatologia storica dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) di Bologna.
L’anno appena concluso ha fatto registrare un’anomalia di un grado sopra la media del periodo di riferimento 1971-2000. A contribuire a questo record sono state soprattutto la primavera e l’autunno (rispettivamente quinta e quarta più calde degli ultimi due secoli) ed i mesi di aprile e settembre (rispettivamente terzo e secondo più caldi)…
Da notare che, degli anni successivi al 2000, solo il 2010 è fuori dai primi 15 per temperature.

Per fortuna che il raffreddamento è iniziato 8-11 anni fa.