Un collega di Climalteranti segnala questa notizia sul Corriere. Nello scantinato degli Archivi nazionali a Fontainebleau, chiuso dal 2005 per i lavori di bonifica dell’amianto, si sono ritrovati 6.300 faldoni di registrazioni meteo. Una bella sorpresa per i climatologi, e anche per i lettori del Corriere che non bigiavano a scuola:
Quattordici quaderni anneriti, come informa il quotidiano Le Figaro, raccontano giorno per giorno, i rilievi meteorologici dal 1797 al 1841: il tempo ai tempi di Napoleone Bonaparte, di Balzac, di Stendhal e di Richelieu.
Richelieu nel 1797? Allora anche Milady de Winter.
Tra le rarità, la scheda meteorologica compilata e firmata da un giovanissimo e allora sconosciuto soldato di leva all’inizio del secolo scorso: Jean-Paul Sartre.
Per modo di dire. Nell’ottobre 1939 è arruolato nel servizio meteo dell’esercito a 34 anni, famoso per La Nausée e lo scandalo del Goncourt non ricevuto. Quanto a rarità, ha compilato una scheda al giorno fino al giugno 1940, salvo licenza…
Foto: Sartre “all’inizio del secolo scorso” e da prof de philo-soldat.