Per Juhan, Obama et al. su Marte


Juhan dice che lassù internet è quello che è, ma ci sono miglioramenti in vista. Nei ritagli di tempo dell’esperimento in un simil-tunnel ministeriale, David Stancil e un centinaio di fisici hanno inventato il neutrinofono (com. stampa).
Sunto:

fasci di neutrini sono stati proposti come veicolo di comunicazioni in circostanze insolite, quali comunicazione globale point-to-point, con sommergibili, sicura, e interstellare.

L’ultima fa al caso vostro.

Riferiamo la performance di un collegamento per comunicazione a bassa intensità, stabilito usando la beamline NuMI e il rilevatore MINERvA al Fermilab. Il collegamento ha raggiunto un tasso di decodificazione di 0,1 bit/secondo con un tasso d’errore dell’1% su una distanza di 1,035 km di cui 240 metri di terra.

Il messaggio in ASCII è stato mandato 2 volte ed è arrivato a Minerva accurato al 99%. Diceva “neutrino”. Adesso la performance va un tantino ottimizzata…

Par condicio
Per Eva, Emily et al. del Nunavut

C’è un po’ di allarme per le emissioni di metano nel circolo circumpolare, anche se i dati non sembrano giustificarlo. Alcuni ricercatori hanno fondato l’Arctic Methane Emergency Group, fra loro Ken Caldeira che studia la possibilità di installare da voi cannoni spara-solfati con annesse piogge acide.

All’incontro che hanno organizzato alla Camera britannica è intervenuto Stephen Salter e, al posto degli inquinanti, ha suggerito una versione per la terra ferma delle sue navi nebbiogene, da installare nelle Faroe o sullo stretto di Bering. Date un’occhiata ai suoi lavori, meritano – trovo..