Il bravo vecchio sommergibile Alvin s’è salvato dalla rottamazione e meno male. Accompagnato da un modulo-prolunga e dal robot Sentry, ha pattugliato nel novembre-dicembre 2010 la zona attorno al pozzo di petrolio Macondo, quello della piattaforma Deepwater Horizon e conseguente disastro per il risparmio sulle misure di sicurezza dei costruttori e della BP con la benedizione dell’ente di sorveglianza.
Sui PNAS, Helen White et al. pubblicano foto di coralli e stelle marine oltre i 1.200 m di profondità in un raggio di 11 km dal pozzo. In laboratorio hanno identificato il petrolio che li ha rovinati: è proprio quello del Macondo. Com. stampa di Woods Hole e della Nat. Science Foundation.
Adesso che James Cameron è rientrato sano e salvo dal suo giro nella fossa delle Marianne, magari ogni tanto presta il Deepsea Challenger alla ricerca.
In superficie invece, i veterinari della NOAA hanno controllato la salute dei delfini nella Barataria Bay, in Louisiana:
risultati preliminari degli esami di 32 tursiopi vivi nell’estate del 2011, mostrano che molti sono sottopeso, anemici, con bassi livelli di glucosio nel sangue e/o sintomi di malattie epatiche e polmonari. Meta di loro hanno anche livelli insolitamente bassi degli ormoni che contribuiscono alla risposta allo stress, al metabolismo e alle funzioni immunitarie.
Prognosi infausta
uno è stato trovato morto nel gennaio scorso.
Nel mare del Nord intanto
Per via della fuoriuscita di una nube di petrolio, Total fa evacuare una piattaforma al largo della Scozia, dopo che Shell ne aveva fatto evacuare due nelle vicinanze.