Cinque figlie di Minerva

Decimo anniversario delle borse L’Oréal-Unesco alla Statale di Milano – per la prima volta in pieno global cooling. Premiate quattro giovani per ricerche in scienze della vita, come da tradizione :
–  Federica Franciosi, all’univ. Mi-Veterinaria, maturazione in vitro degli oociti ed epigenetica dell’acetilazione;
– Elena Fortunati, univ. Perugia – ingegneria dei (nano)materiali, architetture biodegradabili per favorire impianto e crescita di staminali;
– Valeria Maniera, univ. Torino – psicologia, neuroimaging con fMRI di interpretazione dei gesti e intenzioni nell’autismo;
– Monica Scognamiglio, univ. Napoli-II, metabolomica degli anti-ossidanti vegetali;
e a sorpresa
– Maria Giovanna Dainotti, alla Normale di Pisa, 34 anni, già research assistant alla Jagellonica di Cracovia, visiting scientist a Harvard e Leicester e un po’ di premi in tasca.
Nel 2008 ha trovato una correlazione molto stretta tra la luminosità del picco e la durata dell’afterglow nei lampi gamma (i.e. nei fotoni ad altissima energia) rilevati dalla sonda Swift. Adesso la sua ipotesi è che i lampi gamma si possano usare come “candele standard” per misurare l’evoluzione dell’universo.

E mentre c’è, per verificare la validità di alcune teorie cosmologiche. All together now Swiftly swirling, gravity twirling