Omicidi sostenibili

José Cláudio Ribeiro da Silva speaking at a TEDx Amazon in 2010, just a few months before he and his wife were assassinated for their activism.

A Rio + 20, Global Witness documenta gli omicidi – impuniti – commissionati dai saccheggiatori di foreste e ladri di terra: 771 ambientalisti uccisi in dieci anni, da tre anni la media annuale è raddoppiata. Nei paesi poveri.

Negli Stati Uniti, gli inquinatori tentano di bloccare l’applicazione del Clean Air Act che ridurrebbe la concentrazione nell’aria di mercurio, piombo e altre sostanze tossiche. Vogliono poter uccidere 45 mila cittadini all’anno. In tutta legalità, i cittadini avendo rinunciato al diritto alla vita e scelto di sacrificarla per difendere il profitto e il libero mercato, si presume.

Depressione insostenibile
Niente in confronto alle vittime dei killer ambientalo-comunisti, diceva l’Istituto Heartland il pio portavoce di Forza Gnocc’-UK e dei mercanti di dubbio, anch’egli “Cristiano e Cattolico” nonché “guidato dalla Bibbia nella sua interpretazione millenaria”:

Milioni sono stati sia convinti a coltivare una disperazione al limite della depressione per tutto quello che riguardi l’ambiente, nonostante la situazione adesso sia meglio di trenta o quaranta anni fa; sia di odiare visceralmente chiunque faccia domande, tacciato di scetticismo e considerato peggio delle Waffen SS, le quali tutto sommato non erano responsabili della paventata distruzione di un intero pianeta; sia infine di sognare un mondo che segua pedissequamente questo o quel Leader, e dove libertà e democrazia siano lussi da mettere da parte in nome dell’Ideale della Sostenibilità.

Frédéric Moloma Tuca è morto di disperazione emorragica, si presume.