Train wreck

Sotto l’ultima fatica del Pulitzer, Andrea Rampado deplorava ieri che

Purtroppo le smentite non hanno mai lo stesso clamore degli articoli diffamatori.

Non doveva preoccuparsi. A fare un po’ di clamore ci pensa la diffamata. Dall’Indro di oggi:

RETTIFICA

Riceviamo e pubblichiamo la rettifica ricevuta da RSU INRIM in merito all’articolo di Daniele Passerini

Piezonucleare: SI o NO?’ pubblicato giovedì 12 luglio 2012:

“La RSU INRIM chiede l’immediata rettifica di quanto riportato nell’articolo “Piezonucleare: SI o NO?” di Daniele Passerini, infatti secondo quanto riportato dall’autore la RSU avrebbe avuto parte attiva nel dibattito interno tra personale ricercatore e il presidente dell’Istituto A. Carpinteri.
In particolare l’espressione dell’articolo

Già il giorno seguente la rappresentanza sindacale INRIM, dopo un immediato incontro con Carpinteri, emanava un comunicato per spiegare che “a spingere i ricercatori a tempo indeterminato dell’INRIM a produrre il documento citato con il pieno sostegno di tutti i rappresentanti sindacali” era stato un articolo apparso sul Sole24ore.

non corrisponde al vero ed è pura illazione dell’autore. Lo stesso dicasi per la frase successiva

A seguito dell’incontro con il Presidente e i membri del CDA […] è stato chiarito che molti dei contenuti espressi nell’articolo del Sole24ore non sono veritieri. Nello specifico la richiesta di finanziamenti per svariate centinaia di milioni di euro è risultata essere una montatura senza fondamento.

La RSU INRIM non ha avuto alcun incontro immediato né con Carpinteri né con i membri del CdA, a seguito del documento dei ricercatori, né ha diffuso comunicati volti a spiegare le motivazioni delle parti e, soprattutto, in forza del suo ruolo di rappresentanti di tutto il personale, ha mantenuto un comportamento neutrale all’interno del dibattito.
Pertanto chiede l’immediata cancellazione dell’intera espressione su riportata dall’articolo, riservandosi il diritto qualora questo non venga ottemperato, di adire le opportune vie legali tramite le proprie Organizzazioni Sindacali di riferimento.

5 commenti

  1. L’esempio di Wegener, alternativo a quello di Galileo, per sostenere le teorie rifiutate dalla gran parte degli scienziati soffre di analoghe carenza di conoscenza della storia.
    Wegener fece un lavoro di osservazione mirabile e per questo viene giustamente ricordato. Dal suo “La formazione dei continenti e degli oceani” sembra quasi trasparire l’ansia di trovare supporto ad un’ipotesi improponibile e ingiustificabile, che infatti non riuscì a giustificare. Solo le osservazioni sull’espansione delle dorsali oceaniche e l’identificazione delle zone di subduzione lo consentirono. Altre teorie sono state proposte e alcuni, pochi, ancora le supportano. Come mai in questo caso non si levano voci di protesta contro i “difensori della Scienza” e della tettonica a placche?
    A me sembra che dietro queste lamentele ci sia solo il tentivo di forzare i dettami della scienza a propio uso e consumo. E, forse, anche la mancanza di umiltà di presupporre (sempre!) che se c’è un errore è il propio; è così che le teorie nascono, si sviluppano e, se del caso, si affermano.

  2. Per far dire ad altri che l’articolo sul Sole24ore è errato. Avrà (volutamente?) capito male.

  3. peron peron
    peron peron
    peron poroppopon
    figuron de mer**aaaa
    la cantavo alle medie, mi pare che il tenore ultimamente sia quello. Ma ancora l’ammenda non l’ha fatta.
    @oca Le querele son arrivate? E il piatto d’argento è pronto?

  4. @Riccardo
    Secondo me, è come Carpinteri, Aracu, Rampado, Carneade ecc. Non ha letto quel benedetto articolo e ne parla per sentito dire.
    @shineangelic
    Ammenda: al contrario, dà la colpa a Oggi Scienza.
    No, ma in redazione ci speriamo ancora. Sì, l’ho appena rispolverato.

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