Su Nature esce la ricerca diretta da Kári Stefánsson, il capo della società deCODE. In sintesi: con l’età i padri trasmettono ai figli sempre più mutazioni (SNIPs) spontanee. Viste le paternità sempre più tardive, questo spiegherebbe la diffusione crescente di autismo e schizofrenia (commento al paper anche dal punto di vista dell’evoluzione).
Secondo me non lo spiega. E poi il vichingo lo conosco da parecchio: tende a far pubblicità alla sua ditta con claims deterministici che non reggono. Sono un po’ biased, mi sa, dovrei stare più attenta. Ma ormai l’ho scritto su Oggi Scienza e se pensate che ho torto, magari ne parliamo là.
Himalaya, cont.
Il tasso di fusione dei ghiacciai su tutto l’altipiano tibetano è un tormentone. Varia di pari passo con metodi, strumenti, tipo di analisi dei dati per calcolare il “bilancio di massa”. Perdono 50, 30 o 5 gigatonnellate/anno?
Questa volta le misure fatte dall’altimetro di ICESat – con il contributo di un radar sul caro vecchio Hubble, ottima idea – e controllate con una pignoleria ossessiva da Andreas Kääb et al. coincidono (quasi) con i rilevamenti fatti in loco: tra il 2003 e il 2009, la perdita media annua risulta di 12 gigaton.
Morale: quelli del duo GRACE hanno una gatta da pelare…
I pignoli ossessivi trovano dati grezzi, tecniche e tutto l’ambaradan nei materiali supplementari. Per i pigri ossessivi, il delizioso lagomorfo riassume il recente paper di Hansen et al.
Anticipata on line, c’è l’analisi della carota di Ross, nella penisola Antartica, di Robert Mulvaney et al. (quelli del British Antarctic Survey). Copre gli ultimi 20 mila anni, anche se la carota ne copre circa 50 mila. Per farla breve, la penisola ha avuto un massimo termale nel primo Olocene con 1,3 °C più di adesso; clima stabile dal 9.200 a 2.500 anni fa; quasi due millenni di raffreddamento netto; dal Cinquecento un riscaldamento molto lento; da 170 anni un filino più veloce; rapidissimo dal 1960 (+ 2 °C). Quadro storico-scientifico di Eric Steig:
Continued increases in both mean annual and summer temperature on the Antarctic Peninsula are a common feature of projections from climate models, given continued increases in greenhouse gases. Mulvaney and colleagues’ observations make such projections difficult to dismiss.
Difficult? Non per la coppia Mitt Romney-Ron Paul. Basta abbandonare la base di McMurdo. Si risparmia e di Ross, della Penisola e dell’Antartide non si sente più parlare.
Acquolina in bocca
Riservato alle socie e ai soci del Drosophila melanogaster – funebris non attacca, meno male – ‘s Genetics & Neuroscience Fan Club.
Nel cluster protocerebrale anteriore mediale della nostra moscerina, Chang Liu et al. hanno identificato i neuroni dopaminici della memoria “olfatto-appetitiva”. Promettono una dolce ricompensa e lei non se la scorda più. D’altronde le sarebbe difficile: quei neuroni s’attivano appena le cala la glicemia. Lavoro imperdibile anche se preferite i salatini.
Intanto Zichicche continua col suo show:
“Come si spiega allora che tutti sono terrorizzati da questi due effetti: l’anidride carbonica e l’effetto-serra? Quanto incide su questo l’attività umana? Ecco il problema chiave. Nella peggiore delle ipotesi, incide per il 5%. Il 95%è, infatti, dovuto alla natura non all’uomo. Quindi, attenzione: quando parliamo di emergenza planetaria, dobbiamo occuparci delle vere emergenze, che sono 71, e non sono né l’effetto serra e né l’anidride carbonica, due effetti su cui i governi di tutto il mondo sono decisi ad intervenire, spendendo miliardi di dollari, invece di spenderli nelle 71 emergenze planetarie reali, di cui dovremmo cercare di superare gli effetti.”
Cavolo, 71 esatte? Non 70 o 72? 🙂
Quanto al resto, stenderei un velo pietoso sulle sue fantasie nucleari…
http://www.ecoblog.it/post/26101/dal-summit-di-erice-sulle-emergenze-planetarie-si-costruiranno-538-nuove-centrali-nucleari