Per tentare di capire l’evoluzione cognitiva nei suoi esperimenti Esther Herrmann del Max Planck di Lipsia – h/t Mauro – confrontava l’intelligenza pratica (problem solving, capacità di distinguere colori, forme, funzioni.) di scimpanzé (bonobo compresi) e bambini. Ha notato negli scimpanzé una notevole variazione e per misurarla e magari identificare un fattore comune ai risultati migliori, ha deciso di somministrare otto test classici a 109 scimpanzé accuditi sull’isola-santuario di Ngamba, nel lago Victoria, e a 23 in cattività in vari zoo tedeschi.
Sulle Phil Trans della Royal Soc B, scrive – con Josep Call – di non aver trovato il fattore che consentirebbe di prevedere un’intelligenza maggiore in tutti i casi. In compenso ha trovato Natasha, una scimpanzé 22enne che superava gli altri in tutti i compiti. Vive nel santuario, quindi molti parametri erano controllabili per ogni soggetto: disponibilità di cibo, stimoli ambientali, tempo trascorso in relazione con i propri conspecifici o con badanti umani. Quelli di Natasha erano nella media, ma da come interagiva con loro i suoi badanti la ritenevano già di un’intelligenza eccezionale. Li prendeva in giro, lanciava rami contro la recinzione elettrificata del santuario e quando vedeva le scintille del cortocircuito la scavalcava per farsi un giro fuori ecc.
D’altronde è femmina… e non sembra esserci un’unica forma di intelligenza, se non la capacità di ragionare sull’evidenza e trarne le deduzioni appropriate. L’articolo, a pagamento, è il seguito di questo “a gratis“.
Deduzioni appropriate
Vinod Rai, il capo della Corte dei Conti indiana, continua a dimostrare intelligenza, coraggio e indipendenza. Ha appena pubblicato un rapporto sulla sottomissione ai governi e sull’irresponsabilità – al limite del menefreghismo – dell’Atomic Energy Regulation Agency. Spiega come mai fra i paesi che usano l’energia nucleare, in India la gente è più contraria alla costruzione di nuove centrali nucleari e scettica sulla sicurezze di quelle esistenti.
Come in tanti altri casi, una proposta di legge che dovrebbe riformare l’Agenzia sta da anni nei cassetti del Parlamento. Vediamo se questo governo la rispolvera.
Cara Oca, mi permetto umilmente 😉 una piccola correzione: in italiano è Lipsia, non Lipzia come tu scrivi all’inizio dell’articolo.
Saluti,
Mauro.
Grazie !