Stati d'astato

Speravo in un altro capitolo dell’idrogeno metallico sì metallico no. Invece la coppia Ashcroft-Hoffmann – primo autore il neodottorato Andreas Herrmann – manda un paper “amusing” con tanta informazione schiacciata dentro che non capisco come le Phys. Rev. Letters non glielo abbiano fatto riscrivere.

Veramente, dice il chimico teorico, son stati loro a dire ancora, ancora, ma senza darci una riga in più, il resto l’abbiamo stipato nei Materiali supplementari.

Condensed Astatin:  Monoatomic and Metallic” diverte loro e sorprende me. L’astato – che fino a ieri chiamavo astatina- ho dovuto guardare dov’era nella tavola periodica. Prima caduta dal pero:

E’ l’At 85, prodotto negli anni Quaranta da Emilio Segrè et al. bombardando del bismuto; chiamato così dal greco ché dal latino veniva instabilino e non sembrava serio, usato come tracciante radioattivo per l’imaging in oncologia ,almeno quei pochi microgrammi che si riescono ad attaccare insieme. Se ne sa poco, ma sta in fondo gli alogeni, ultimo metalloide nella diagonale, accanto al polonio e “questo la dice lunga”. Silenzio, tocca a me.

Ma il polonio, a naso lo mettevo dalle parti dello iodio. “Fuochino.” A scanso di equivoci srotolo l’associazione mentale. Si era appena parlato di Fukushima-Dai-ichi, l’At è radioattivo da morirne, il polonio pure, lo iodio protegge la tiroide. Invece un’affinità c’è davvero.

Mi darebbe un indizio? “Sotto c’è…?”

Niente. Allora sto guardando la tavola periodica “sbagliata”. Pura illazione, era quella sopra. In quella “giusta” (in che senso?), sotto c’è il fantasma del 117, a.k.a. eca-astato a.k.a. ununseptio a.k.a. Uus di cui non si sa nulla. Derivare le proprietà dell’astato dagli alogeni porta a derivarne qualcuna del 117, due piccioni…

Il perché sarà per un’altra volta.

Bref, data la struttura e il comportamento degli altri alogeni, il Trio è teoricamente certo al 33,33% e “pretty sure” al 66,66% che allo stato solido l’astato è monoatomico e metallico a una atmosfera e più;  allo stato di gas idem, però con la molecola diatomica – proprio come lo iodio.

By way of conclusion, we propose that the element Astatine… will take up not a molecular but an atomic face-centered cubic crystal structure in the condensed state, and it will be a metal. …

Visualizzo l’austenite, chissà se ci somiglia.

It is then very likely that astatine will follow theoretical suit (nella scia dello iodio metallico superconduttore, ndt) though because of ever present radiative heating, establishing this experimentally may well pose some interesting challenges.

Traduco: non abbiamo la minima idea di come si possa verificare sperimentalmente e voi?