Ill.mo Nando, c'è posta per te

Così smetti di invidiare la lettera mandata a Carlo Rubbia da Ben Boux e dalla Flotta Pleiadiana, note mie.

Lettera aperta all’Ill.mo Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Prof. Fernando Ferroni
Ill.mo Sig. Presidente,
la scrivente (1) Fondazione J. Von Neumann, ente di ricerca (2) nel settore dei modelli avanzati per il calcolo parallelo, per statuto orientata alla promozione delle attività di creazione di nuovo sapere (3), si rivolge a Lei, sperando di farLe cosa gradita, con profondo dispiacere e alto senso del dovere (4).
Nessuno ha bisogno di aspettare che siamo noi a mettere in evidenza i successi dei gruppi italiani nell’ambito della ricerca di frontiera, in special modo nel campo delle nuove reazioni nucleari a bassa energia e della coerenza quantistica, in quanto ampiamente riconosciuti e stimati dalla comunità scientifica internazionale. (5)
Purtroppo il momento di contingente crisi sembra mal suggerire le azioni lungimiranti che potrebbero traghettare il Paese verso l’uscita, piuttosto si assiste ad una involuzione verso pericolosi punti di non-ritorno. (6)
È di dominio pubblico la serie di informazioni che vedono ridursi anche all’interno dell’INFN le prospettive di crescita o anche solo di mantenimento di ricerche cardine nel proprio settore. (7)
Se una rapida inversione di rotta non apparisse in tempi ragionevoli all’orizzonte (8), la Fondazione vedrebbe se stessa nella doverosa posizione di offrire la propria collaborazione in merito al rendere disponibili i propri locali, la propria logistica e le proprie risorse umane per ospitare le esiliande ricerche e relative attrezzature INFN. (9)
Si tratterebbe di un aiuto forse piccolo perché non strutturale, definito temporalmente, ma certo tempestivamente significativo. (10)
Voglia Ella liberamente disporre della citata eventualità nei tempi e nei modi che dovesse ritenere più opportuni, e voglia gradire i nostri distinti saluti. (11)
Il presidente della Fondazione J. Von Neumann (12)
Ing. Ugo Abundo

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Note

(1) Licenza poetica.
(2) Idem.
(3) Inteso come Sophoid Theory dell’ing. Abundo “per il potenziamento e la riproduzione dell’intelligenza umana” e corsi di informatica a pagamento dell’ing.Abundo. La competenza teorica ed informatica della fondazione salta agli occhi – vedi nota 12 – di chi ne visita il sito.
(4) Alla fondazione dispiace farti cosa gradita, con licenza poetica rimata.
(5) Circa 200 persone che potrebbero essere tuo papà, impegnate da 24 anni nel replicare un esperimento che ha generato un’ottantina di reattori e bollitori nucleari a fusione fredda da tempo sul mercato tra cui l’o-cat Leonarda (ti faccio lo sconto come a juhan).
(6) Singolarità prodotta dai causalitoni – vedi Sophoid Theory e nota 12.
(7) La fondazione non legge riviste scientifiche.
(8) Degli eventi, se chiedi a Cacciatori te lo spiega.
(9) Per quelle sotto il Gran Sasso, verrà inviato un preventivo a parte, penso. (Borexino non potrei custodirlo io?)
(10) Segue preventivo, penso.
(11) Il plurale include l’associazione dell’ing.Abundo che promuove l’Hydrobetatron – vedi nota 12 – dell’ing.Abundo.
(12) Attento al rimmel. (13)
(13) Te l’avevo detto.

*

h/t 22 passi dove D. Passerini applaude e conclude (grassetto mio):
è l’ennesima seria dimostrazione che se le Università e gli istituti di ricerca pubblici non sono più in grado di tenere in piedi il vessillo della ricerca scientifica di frontiera, la Open Science lo ha già raccolto.

8 commenti

  1. Via, che c’è di male? Non si diceva che un ritorno a scuola poteva giovare? Io avrei scommesso su quell’altra però, quella che ha dato diplomi a un sacco di gente famosa…come si chiamava? Radio qualcosa…O era il Cepu?

  2. @Cimpy
    niente di male, dovrei fare un corso anch’io.
    Non ho capito se “le ricerche e le attrezzature dell’INFN” comprendono anche i ricercatori. Se qualcuno me lo sa dire, aggiungo una nota prima che Nando Ferroni mandi il personale in via Genzano, 45 sopra il Jin Fritz Club.

  3. @Oca
    Mi sa di no. Il dipendente pubblico puo’ essere distaccato o comandato solo presso un altro ente pubblico.
    Forse c’e’ un eccezione, nel caso di un ente di ricerca privato riconosciuto dal MIUR, ma non ne sono sicuro.
    Quello che e’ certo che il materiale inventariabile non puo’ essere ceduto a nessuno. Se obsoleto lo si toglie dall’inventario e lo si rottama.
    Io ed alcuni colleghi ci scontrammo contro questa norma quando si voleva donare materiale informatico alle scuole periferiche romane.
    Nulla da fare !

  4. Uno scrosciante applauso (rigorosamente in html 1.0 con rendering tutto spostato a destra – devo urgentemente ordinare un corso di web design a questa fantastica fondazione non (ap)profit)
    Ha fatto post i miei umili pensieri.
    Grazie
    AGS
    P.S. Non faccio uso di Rimmel come Emilio Fede o il Cava ma mi sono liberato dai residui di spuma da barba, applicata ancora da adolescente, che mi si erano sedimentati e calcificati nei pori più antichi e profondi del viso.

  5. @neutrino
    Non si può donare? Che stupido spreco.
    Dubito che il MIUR faccia eccezione per il Jin Fritz Club e piani superiori. Peccato, già immaginavo Ferroni alla guida delle esiliande che fendeva il mare del traffico romano come Mosè. E Borexino sul parcheggio del metrò vicino a casa mia.
    @serio
    A proposito di serietà, mancava la fine del commento di D. Passerini.
    @AGS
    Avevo qui le boules Quiès, ma è disattivata la colonna sonora dell’Opus Symbolicum, temo.

  6. @ocasapiens
    Cara Oca, secondo te quanto dovremo aspettare un’analoga lettera del Prof. Abundo, teorico del tempo immaginario (cosa che spega quasi tutto), ai vertici dell’ENEL per offrire, da parte della Fondazione, anche la custodia di una centrale elettrica o almeno di una cabina per media tensione?
    Perché qui, mi pare, si sta trascurando il fatto che dopo la bocciatura della Commissione 5 il lavoro di Celani è andato avanti con i fondi messi a disposizione da un contratto ENEL-INFN più volte reclamizzato, immagino.
    E immagino pure che ENEL non abbia onorato il rinnovo del contratto, visto che il laboratorio è stato definitivamente requisito.
    Speriamo solo che ENEL si sia comportata secondo il codice etico adottato e non intenda sfruttare in proprio le idee di Celani.

  7. @Giancarlo
    Grazie all’endorsement di Passerini, su 22 passi la lettera mi sembra raccogliere consensi unanimi, un po’ come l’appello per il premio Nobel al Fleischmann Project e quello per Carpinteri. Se glielo dici, magari all’ENEL scrive lui.

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