Bosone di Englert-Higgs


Non proprio una sorpresa, premio Nobel per la fisica a François Englert, cravatta fantasiosa, e Peter Higgs, senza,

for the theoretical discovery of a mechanism that contributes to our understanding of the origin of mass of subatomic particles, and which recently was confirmed through the discovery of the predicted fundamental particle, by the ATLAS and CMS experiments at CERN’s Large Hadron Collider.

Agli altri sopravvissuti della teoria, no.  Nel dare la notizia, Nature ricorda un articolo del 2010:

The authorship question is fraught because the mechanism was developed independently by three groups within a matter of weeks in 1964. First up were Robert Brout and François Englert in Belgium, followed by Peter Higgs in Scotland, and finally Tom Kibble in London, along with his colleagues in the United States, Gerald Guralnik (at the time in London) and Carl R. Hagen.
(Brout died in 2011 and so could not be awarded the prize.)

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Su Neuron di ottobre, il gruppo di Leslie Claire Griffith – la celebre drosofilologa autrice tra l’altro di questo recente studio sul gusto e la percezione del calore emanato dal cibo – pubblica la scoperta che il neuropeptide sNPF, il quale regola l’alimentazione e il metabolismo della nostra moscerina, le concilia anche il sonno. Quando la sua espressione veniva rafforzata nei neuroni, ella ronfava anche in una provetta piena di leccornie.

Data la somiglianza tra la biochimica del suo cervello e del nostro, si prevedono importanti sviluppi per la medicina umana.

2 commenti

  1. Per aumentare le polemiche, è partita anche quella sulla mancata assegnazione agli sperimentali.

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