"Attendibile probabilità causale"

Al movimento anti-vaccinazioni italiano che esulta per una sentenza nella quale correlazioni, probabilità e cause sono festosamente equiparate, segnalo un’ulteriore occasione di giubilo. In Pakistan, nei territori tribali confinanti con l’Afghanistan, la campagna per debellare la polio ha subito l’ennesima sconfitta.

Dopo l’assassinio in 18 mesi di 31 persone tra medici, infermiere e poliziotti che dovevano garantirne la sicurezza, perfino gli intrepidi volontari mussulmani dell’Ong fondata e finanziata da Imran Khan (non il mio tipo, ma chapeau lo stesso) hanno battuto in ritirata.

Con una probabilità causale altrettanto “attendibile” di quella usata dal Tribunale del Lavoro di Pesaro, questo successo è dovuto all’alleanza tra i fondamentalisti, gli spacciatori di medicine alternative e la CIA che aveva usato la campagna di vaccinazione contro l’epatite B per rintracciare Osama Bin Laden.

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Un bel risparmio
L’Unione Europa  ha adottato nuove regole per la trasparenza dei trial clinici. Adesso Stefano Calamita, il sociologo bitontino promosso da Passerini & Rampado a salvatore dell’umanità, deve pubblicare i risultati dei trial clinici con la spirulina che guarisce l’AIDS in una settimana e la malaria in cinque ore. Risultati per vedere i quali a maggio mi chiedeva 1 milione di euro

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Stima IEA delle fonti di petrolio, convenzionali e non, attualmente disponibili, che non vuol saperne di stare al centro della pagina…

Gridavano “al lupo”?
E’ il titolo dell‘introduzione di Miller e Sorrel al numero speciale sul picco del petrolio delle Phil Trans of the Royal Soc A – h/t The Guardian. Alto tenore di informazioni, incertezze ben delineate, grafici colorati, quasi quasi li copiavo tutti. Sunto finale del problema
At present, rising oil prices are incentivizing the development of supply-side options whose large-scale pursuit would guarantee dangerous climate change (box 3). …Climate-friendly solutions to ‘peak oil’ are available, but they will not be easy, they will not be quick and they appear unlikely to allow the majority of the world’s population to achieve the levels of mobility currently enjoyed in the West. Lower mobility, in turn, implies a very different direction for future economic development. In sum, adapting rapidly and peacefully to oil scarcity in a manner that does not destroy the global environment provides humanity with a formidable challenge.

Già. Però in questo grafico, non vi sembra strano l’aumento costante dal 2015 al 2035 dei giacimenti di greggio ancora da scoprire? Da bayesiana ingenua, lo trovo poco probabile…

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In tema e di stagione: l’impronta carbonio di Babbo Natale, calcolata da Ethical Ocean, sta deliziando gli amici di Climalteranti. D’altronde, il poveretto deve viaggiare a velocità superluminale.

3 commenti

  1. Fare conto sul “da scoprire” mette i brividi, quasi come dire che “per certo” scopriremo…

  2. mi pare ci sia un bel picco del crudo (non prosciutto purtroppo..) nel 2005 e poi una bella discesa..che inizia a quanto pare tra qualche mese..
    gli NGL’s salvicchiano la situazione ma non modificano i quadro declinante..
    mi pare di aver letto dal Prof. Bardi che la parola ‘picco’ non venga mai menzionata nel rapporto..
    la sensazione è che il petrolio dovrebbe essere centellinato da subito..se lo continuiamo ad usare per andare a comprare il giornale o per riscaldarci, la via, comunque segnata, subirà una brusca accelerazione in poco..pochissimo tempo..come d’altronde fece notare la Foss ad Aspo Italia di Firenze un paio d’anni fa..
    s.

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