Precari, sottopagati e stacanovisti

Mentre guardavo i dati di Shin Iwamura, un fusionista “tiepido” che Hermano Tobia ritiene “uno scienziato di altissimo livello”, mi sono imbattuta nelle nuove statistiche di Science Watch. Confermano la produttività dei ricercatori italiani: they punch far above their country’s weight!
Anche scontando i baroni con valanghe di paper ma anche di gel problematici, l’eccezione sono quelli dell’INFN, ENEA ecc. senza pubblicazione valida da 15 anni sulla Ralstonia detusculanense, da 25 anni sulla fusione fredda e simili. 
Come li chiamava, il ministro Brunetta?

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Più stacanovista di Opportunity, c’è solo Curiosity che oggi pubblica sette paper e una rassegna, con dettagli affascinanti e interpretazioni ambivalenti. Vendesi terreno edificabile in Vallis Marineris con vista sul gran canyon, citofonare oca s…

Dalla geologia marziana a quella terrestre.
Marine Denolle di Stanford et al. creano terremoti (virtuali) per simularli nella faglia di San Andreas. Invece di escludere il “campo sismico ambiente” – i flebili tremori di fondo misurati dai sensori ma dovuti per es. alle onde dell’oceano – lo includono. Così ottengono previsioni più realistiche, ma anche più preoccupanti perché le onde marine e terrestri si rafforzano. Com. stampa e video.

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Nelle news, Robert Service racconta la disputa sulle nanoparticelle d’oro che nel 2004 dovevano strutturarsi a righe spontaneamente, scrivevano Francesco Stellacci et al. su Nature Materials. Le righe erano sparite in un suo paper del 2013, mi pareva un’ammissione di errore e una correzione anche se un po’ troppo implicita. Comunque dicevo che aveva fatto la cosa giusta. Mi sono ricreduta.

In realtà, ha fatto mezza cosa: ha pubblicato le immagini grezze. Doveva anche fornire il campione ai ricercatori che tentavano di confermarne o meno i risultati. Adesso si lamenta del loro cyberbullismo, ma gli bastava mantenere l’impegno, reiterato in più mail.
Come per la ralstonia di Celani, non è un optional, tanto più che non si possono brevettare né gli atomi né i batteri, quindi niente scuse. Per completare l’articolo di Robert  S., suggerisco di leggere le discussioni linkate su PubPeer (h/t i soliti “consulenti”).

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Riservato alle socie e ai soci del Drosophila melanogaster‘s Genetics & Neuroscience Fan Club
Escono sensazionali rivelazioni sull’amata moscerina: si fa nuovi geni a piacimento, le specie cugine pure, e noi? O’s digest degli altri papers  rimandato, il tempo mi stringe.

9 commenti

  1. Uh!
    Interessanti queste STATISTICHE di Science Watch
    Avranno usato delle ADDIZZZZZZIONI ??
    😀
    ‘notte

  2. E ora chi lo va a dire all’ANVUR e ai vari “opinionisti” che non perdono occasione di parlar male dei ricercatori italiani?

  3. Eh sì, perchè Science Watch è la bibbia.
    Facessero un giro nelle università italiane…

  4. A’ bleidranner, a tè gli alti concetti dell’addizzzzzione già te fanno gira’ la capoccia. Sta’ lontano dalla iuniversitì, che rischi l’infarto…

  5. Scusate un dato per capirci:
    Enti di Ricerca totale occupati 18000 unità, più 12000 precari(sottostimati), forse ci sono dei problemi !!!!!!

  6. Blade, perché non ti rimetti a scrivere qualcosa di sensato? Si puó anche avere da ridire su statistiche e dati, ma perseverare con le addizioni mi lascia perplesso – non mi sembravi così leggero quando passavi da EA – ricordo male io?
    A proposito, è un bel po’ che non ti si vede in quei lidi; sai, noi ogni tanto sconfiniamo e adesso ci trovi anche qua (finché uno dei padroni di casa non chiude il thread). Ci fai un saluto?

  7. Non ho più voglia di scrivere cose sensate.
    Il mondo, la comunicazione, appartegono a gruppi di potere, a guerre tra bande.
    Più sei “ufficiale” più le cazzate che racconti SEMBRANO vere.
    Ormai su questi lidi uso solo divertirmi.
    ‘ngiorno 😉

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