Appassionatamente

Su Scienza in rete, Filippo Bonaventura recensisce La realtà non è come ci appare di Carlo Rovelli:

Non ci si aspetti, quindi, un testo da cui poter apprendere nel dettaglio che cosa dicono la gravità quantistica a loop, la meccanica quantistica e la relatività generale: tutto questo c’è, naturalmente, ma i lettori che cercano questo tipo di divulgazione potrebbero rimanere delusi.
Quello che fa Rovelli, in questo testo, è qualcosa di più profondo e sottile: il suo scopo non è spiegare relatività generale e meccanica quantistica, ma che cosa queste due grandi teorie ci insegnano del mondo; il suo scopo non è trasmettere la LQG, ma la visione della Natura che tale teoria può offrire. La parola “visione” compare spesso nel testo: perché questo non vuole essere solo un libro sulla fisica, ma anche – e soprattutto – sull’interpretazione della realtà che la fisica ci permette di costruire.

Per Filippo Bonaventura, mancano i dettagli tecnici e troppe conclusioni sembrano “cadere dal cielo”, ma non mi sembra così. La scelta narrativa è proprio quella di condividere le idee che da Anasssimandro e Democrito lo portano alla LQG, far vedere come dal seme cresce una pianta che ne genera altre. E’ una genealogia – una dichiarazione d’amore! – della sua cultura filosofica, mediterranea, non solo della meccanica quantistica relazionale. (1)

Scrive deliberatamente per gli italiani che disdegnano la fisica e la scienza in generale. Per invitarli a riappropriarsi di un’eredità più familiare di quanto immaginino, a usarla per il piacere, per il senso di libertà che procura. Compito difficile per via di Croce e Gentile, però mi sembra che ci sia riuscito. Come scrive Bonaventura,

(Rovelli) ci comunica la meraviglia e il fascino della ricerca di un’interpretazione del mondo che non deve essere bella, ma sempre più efficace per descrivere la realtà; tenendo sempre conto – come l’autore ci ricorda nell’appassionato finale del libro – che è nella natura stessa della scienza non porre mai fine a tale ricerca, e non guardare mai a nessuna teoria (o “visione”, che dir si voglia) come a qualcosa di definitivo e stabilito una volta per tutte.

Sono entusiasta, insomma, anche della scrittura, un parlato semplice, non accondiscendente, veloce – 242 pagine apparati compresi per due millenni e mezzo di storia… – con soste ogni tanto per ammirare la quantità di pensiero racchiusa nei pochi simboli di un’equazione decisiva.

(1) Per i dettagli tecnici sulla realtà, cioè su “realismo” vs. “formalismo” della mecc. quant. relazionale, si può cominciare da “Rovelli’s World” di Bas van Fraassen.

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Fast food
A proposito di passioni, le donne preferirebbero gli uomini barbuti/rasati quando sono in pochi, una selezione sessuale dipendente dalla frequenza negativa (rif. anche BBC);
– con nuovi dati sperimentali, Michael Russell del JPL et al. ripropongono la teoria dell’origine della vita attorno alle sorgenti idrotermali alcaline, non troppo calde, dei fondali marini in presenza di molibdeno (com. stampa);
– altri arresti di ricercatori cinesi accusati di corruzione…
– l’Agenzia spaziale europea cerca volontari disposti a trascorrere un anno sabbatico “indimenticabile” nella stazione Concordia, in Antartide:

Are you a team player who is unafraid of long isolation? Do you have a medical degree and a healthy love of extremes? ESA is offering the chance of a lifetime to run space experiments in one of the world’s most isolated places.

7 commenti

  1. Sarei curioso di vedere il libro di Rovelli recensito da un teorico delle stringhe. Visti i rapporti tra looppisti e stringaroli ci sarebbe da divertirsi…

  2. Peccato che per l’Antardide cerchino un medico, altrimenti un pensierino ce l’avrei fatto.

  3. C. Corda,
    sulla LQT in sé c’è poco, e la mq relazionale arriva solo alla fine del libro.
    Riccardo,
    Ah sì? Un anno con le stesse 15 persone sembra tanto…

  4. ocasapiens
    i turni non durano sempre un anno e finito l’inverno (australe) le persone cambiano. Non che cambi granchè riguardo l’isolamento, ma la curiosità di com’è essere lì a lavorare mi resta. Comunque, potendo scegliere preferirei una stazione costiera 🙂

  5. @ocasapiens: grazie per le info. Magari leggerò il libro di Rovelli più avanti. Ora sto leggendo il bellissimo libro di Feynman “Sta scherzando Mr Feynman” da lei tradotto in italiano anni orsono. Ha mai pensato di dedicargli un articolo su questo blog? Sarebbe interessante.
    Saluti.

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