L'e-micio


Su Nature Comunications, lo studente Ming Gong dell’università di Stanford et al. descrivono un catalizzatore per “spaccare l’acqua” in H da una parte e O dall’altra, altrettanto efficiente di quelli in platino nanostrutturato, e molto meno costoso. L’hanno fatto attaccando schiuma di nichel e di ossido di nichel sopra un nanotubo di carbonio.

Il risultato, foto sopra, è

  •  A water electrolyzer that achieves ~20?mA?cm?2 at a voltage of 1.5?V, and which may be operated by a single-cell alkaline battery.

Ming Gong et al. ci avevano già provato con un misto di ferro e nichel, meno vantaggioso. La schiuma va ancora perfezionata, dice Hongjie Dai, il capo del lab, nel com. stampa di Stanford:

  • The electrodes are fairly stable, but they do slowly decay over time. The current device would probably run for days, but weeks or months would be preferable. That goal is achievable based on my most recent results.

h/t Gvdr, il quale nota che Hongjie Dai è un fisico, così come Stephen Pennycook, un altro degli autori.

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EKH segnala questa “piccola buona notizia” dal Corriere Salute. Su ordine della Procura di Torino,

  • I carabinieri del Nas hanno sequestrato, sabato pomeriggio, agli Spedali Civili di Brescia, le cellule destinate alle infusioni con il contestato metodo Stamina. …  Il sequestro, secondo quanto si è appreso, è stato disposto per impedire la prosecuzione di «attività delittuose». 

Le infusioni erano state ordinate da un tribunale. Dice Mario Andolina

  • Sembra una battaglia fra magistrati… Sembra che ormai sia reato ottemperare alle sentenze dei tribunali.

Ha ragione, e le vittime sono proprio i pazienti e i loro famigliari. Ma non nel senso che vuol far credere Vannoni, quando sostiene che la “cura” è efficace in 7 casi su 7 – come se fosse stata somministrata soltanto a sette persone e fosse stata risolutiva…

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MV di Climalteranti segnala un’analisi di Michael Gillenwater dell’Istituto per la gestione dei gas serra. Dai sondaggi fatti negli USA tra gennaio 2006 e gennaio 2014

  • the fraction of Americans reporting they are unconcerned because they deny or are skeptical about climate change has more than doubled. Trebling from 12% in 2001, skeptics now make up a quarter of the U.S. public.

Gillenwater lo attribuisce, tra altri fattori, alla scuola che instupidisce, a un’opinione pubblica sempre più divisa da una “guerra tribale” nella quale ognuno si schiera con il gruppo politico-economico nel quale si identifica, alla percezione che gli effetti del risc. glob. si manifesteranno in un futuro distante, a una diffidenza generale verso gli scienziati:

How much do you trust what scientists say about the environment

Sondaggio Washington Post-Stanford University, giugno 2012

quando danno brutte notizie per chi ritiene di avere il diritto di inquinare l’ambiente comune, aggiungo io. Sul da farsi perché gli USA agiscano da superpotenza anche nei negoziati sulla riduzione dei gas serra, Gillenwater è pessimista

  • My sense is that climate change will only become a majority concern and priority for the American public when it manifests as an imminent threat to the people and places they care about, which is sadly an obvious insight that comes without a solution.

Interessante anche questo confronto:

How the world sees climate change

Visto che, oceani a parte, i gas serra sono assorbiti innanzitutto dalle foreste, metto qui un po’ di studi sull’andamento della deforestazione fra i Tropici (c’è un bell’articolo sull’Economist anche se mi sembra parecchio ottimista sulla riafforestazione in India e in Cina)

What drives deforestation and what stops it, Center for Economical Development

– Deforestation success stories, Union of Concerned Scientists

Il rallentamento è dovuto soprattutto al Brasile, da quando una legge voluta da Lula ha reso le tribù dell’Amazzonia proprietarie del loro territorio. In Indonesia, i finanziamenti internazionali di REDD non hanno fermato nulla, leggevo su Nature Climate Change.

Da quanto dicono le Ong, in India gran parte del finanziamento viene prosciugato prima di arrivare a destinazione e la “Grande muraglia verde” piantata nel ventennio scorso in Cina per fermare la desertificazione del nord-est sta morendo per via della siccità e dell’inquinamento.

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Lungo la costa tra il Nord Carolina e il Massachusetts si conoscevano 3 fonti di metano, su Nature Geoscience invece Adam Skarke et al. scrivono di aver identificato

about 570 gas plumes at water depths between 50 and 1,700 m between Cape Hatteras and Georges Bank on the northern US Atlantic passive margin. About 440 seeps originate at water depths that bracket the updip limit for methane hydrate stability. Contemporary upper-slope seepage there may be triggered by ongoing warming of intermediate waters, but authigenic carbonates observed imply that emissions have continued for more than 1,000 years at some seeps. 

Authigenic  = nato sul posto. Statisticamente, dovrebbero essere migliaia e il bilancio delle emissioni sarebbe da rifare.

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C’è anche una valutazione della peer-review in doppio cieco (gli autori e i revisori sono anonimi), un esperimento iniziato 6 mesi fa anche da N. Climate Science:

although three quarters of respondents in our 2012 reader survey supported the principle of double-blind peer review (Nature Geosci. 5, 585; 2012), participation so far has amounted to only about 15% of authors overall.

Gli altri non sembravano saperlo anche se c’è scritto su ogni numero della rivista e sul suo sito. Suggerimento: fate passare.

2 commenti

  1. e’ importante il caso stamina,perche’ documenta gli effetti della pseudoscienza su persone malate. negare l’Olocausto,darwin,inventarsi teorie strampalate sull’acqua…ecco chi paga per questi ciarlatani. urge una pesante repressione.

    1. pennette, al salmone prego
      mi sembra meglio una pesante derisione (e anche per i cronisti-portavoce) ché già si atteggiano da soli a martiri e perseguitati.

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