Le oche 8 – "Simply beautiful"

Cari orecchietti di radiopop,

Dalle 9.25 alle 11.45 c’è l’eclisse, per compensare dalle 13 alle 13.30 parliamo di luce. E disincrociate pure le dita: venerdì scorso Luca Piazza ha superato l’esame finale. Ora è Sehr Geeherter Herr Doktor a tutti gli effetti, quindi gli roviniamo la pausa pranzo.

E’ il cervello in fuga che, al Politecnico di Losanna, con il gruppo di Fabrizio Carbone, ha costruito lo strumento e ideato l’esperimento con i quali, per la prima volta, è stata colta in flagrante la perfida doppiezza della luce: sembra un’onda ma è una particella e vice versa. Hanno messo il film su You Tube e pubblicato i risultati su Nature Communications, a gratis.

La rissa dura da quattro secoli, cercheremo di farla breve:

  • ‘600,  la luce è fatta di corpuscoli, l’ha scritto Newton in Opticks.
  • inizio ‘800, contrordine compagni. La luce è un’onda, lo dimostra Young con l’esperimento della “doppia fessura” partendo da un’idea venuta in mente a Eulero e a Giordano Riccardi nel ‘700
  • 1905, forse hanno ragione tutti. Einstein pubblica il famoso articolo “Un punto di vista euristico riguardante la produzione e la trasformazione della luce”,  in cui teorizza che la luce è fatta di pacchetti di energia, i quanta o corpuscoli, oggi chiamati particelle ovvero fotoni, che quando cozzano contro un metallo con l’energia giusta cedono il pacchetto ai suoi elettroni. D’altronde il 1905 era il suo annus mirabilis, roba da prendersi 5 Nobel di fila. (1)
  • 1974, all’università di Bologna, con l’aiuto di uno strumento prestato da quella di Milano, Giorgio Pozzi, Gian Franco Missiroli e Pier Giorgio Merli rifanno l’esperimento della doppia fessura con gli elettroni al posto dei fotoni. Dimostrano che anche in questo caso le particelle in partenza fanno l’onda all’arrivo: la perfida doppiezza è una caratteristica di tutta la materia (essendo fatta di atomi che tutti hanno attorno elettroni).  Il CNR ne fa un film che vince il premio del miglior documentario scientifico nel 1976 al festival internazionale di Bruxelles.
  • “Simply beautiful”. Nel 2003, l’esperimento bolognese viene votato dall’internazionale dei fisici “il più bello della storia della fisica“, un’oca va all’università per presentare il film e festeggiare i tre eroi insieme al rettore Calzolari.

Dal 1974 al 2013 i fisici misurano onde in partenza e particelle all’arrivo, o vice versa, dipende dallo strumento che usano. Mai che riescano a misurare tutte e due insieme, un nervoso… ovvero futùn come si dice a Milano mentre foton è la particella stando a Wikipedia in lumbard.

Qui arriva Luca Piazza. Racconterà lui come sono riusciti a filmare il rallentamento o l’accelerazione dei fotoni mandati con un laser su un nanofilo d’argento, quando erano urtati dagli elettroni circostanti. (h/t per il tema: Giancarlo IbeC)

Se c’è tempo avremmo un po’ di domande indiscrete (10 mesi e rotti di peer-review? Quanto è pagato un dottorando, a Losanna? Quanto ha preso all’esame finale? Da grande cosa farà?) e qualche notizia.

Frequenze o streaming o alla disperata podcast.

(1) Nota per neutrino, Andrea (non Rampado), Giancarlo (IbeC), FermiGas, Valerio Peralta, E.K.Hornbeck et al.: il povero Einstein parlava dell’entropia in termini di probabilità, che sciocco, vero?

11 commenti

    1. Lol, Einstein era un fisico dilettante rispetto all’ottimo M.
      Anche “Un punto di vista” è simply beautiful. Einstein va avanti sicuro di sé, ma con una sorta di gentilezza – forse perché lo scrive per Planck e lo corregge.

  1. Oca
    La colpa e’ nostra che lo prendiamo sul serio …
    Anche se sociologicamente e’ un soggetto interessante, molto più’ dei fuffari …
    Sprezzante il suo giudizio su shannon:
    Se Shannon è (ln2) mi sembra poca cosa. A me ricorda la relazione di Boltzmann. Sicuro che non abbia copiato, dato il suo temperamento goliardico?
    E la cosa si fa comica nel constatare che questo giudizio viene da uno che vanta ~ 0 pubblicazioni su rivista (non so valutare le 3-4 in italiano che ha scritto sulla gazzetta del Camen)

  2. @ Riccardo Reitano
    Einstein era un fisico, che ne poteva sapere di termodinamica?
    Infatti.
    Piu’ o meno come Galileo di meccanica celeste e Darwin di evoluzione. Cosa mai potevano dire di buono che non fosse gia’ scritto, e meglio, nei testi sacri?
    Certe volte ho l’impressione che il prude Franchini sia un ennesimo esempio di cervello in fuga.
    Ma — mannaggia! — poteva anche portarselo dietro il corpo; come si fa abitualmente, in questi casi.
    @ Andrea
    Ha fatto bene a non dargli troppa corda nella “sfida” relativi alla sintesi dell’acqua.
    Quando Neutrino ha accettato una sfida analoga — superandola brillantemente ricorrendo a un articolo (prontamente sospettato di eresia) — ha ricevuto l’accusa (insistita e ripetuta istericamente) di essere un “cattivo maestro” per aver corso il rischio di traviare i potenziali studenti di fisica, lettori di Fusione Fondamentalista, che avrebbero potuto arrivare a pensare che si potrebbero ottenere certi risultati con metodi diversi da quelli approvati dall’ortodossia delle sacre tabelle Nist-Janaf.
    Franchini ha spiegato chiaramente di classificare come “considerazioni da preti” quisquilie come buona fede e onesta’. Nonostante l’avvicinamento a Masiero, non sembra intenzionato a frequentarle.
    @ Neutrino
    Sprezzante il suo giudizio su shannon: […] E la cosa si fa comica nel constatare che questo giudizio viene da uno che vanta ~ 0 pubblicazioni su rivista
    A me non colpisce tanto il (non) numero di pubblicazioni ma l’ossessivo tentativo di ridurre la scienza alla costruzione di banche dati sperimentali e allo sviluppo di tabelle.
    Ma la cosa che trovo intollerabile — in un sedicente uomo di scienza e, piu’ in generale, in un uomo — e’ l’incoerenza.
    In passato si vantava del fatto che il suo blog era elitario e non alla portata di tutti; oggi scrive che “Non scriviamo per noi, ma per gli altri, che non sono necessariamente chimici o fisici, ma che hanno il diritto di capire”.
    Mercoledi’ affermava “siccome il blog è mio, desidero che le informazioni che si leggono qui siano scientificamente corrette […] Non possono restare concetti sbagliati in un post che ha la pretesa di essere scientifico.”
    Eppure a Masiero ha lasciato scrivere impunemente cose come “[il moto di rivoluzione della Terra] era stato già ipotizzato più di mezzo secolo prima da un prete (Copernico), senza che nessuno in campo cattolico avesse sollevato obiezioni, data la relatività del moto e l’assoluta indifferenza delle sacre scritture a riguardo” o anche “l’approccio riduzionista si è rivelato l’unico efficace a produrre predizioni, ma aggiungerei che la sua efficacia si è limitata alla natura inanimata, mentre ha fallito (finora) a spiegare la vita e la mente”

  3. Complimentissimi a Luca Piazza! Ottimo, ottimo, ottimo lavoro! Aspetto con trepidazione il podcast. (Ma puo’ essere che ne abbia sentito parlare sul podcast di science/nature?)
    Considerazione trista a margine: riuscira’ mai l’Italia a riprenderselo? Almeno ci prova?

  4. @Hornbeck: a un certo punto bisogna tagliar corto, la spiegazione fra l’altro c’e’ nei paper postati, se non piacciono per qualche motivi basta cercare quella che soddisfa di piu’ con minime doti di bibliotecari e un po’ di pazienza.
    Non e’ che ho tempo per giocare di ruolo alla bibliotecaria e il cliente esigente. 🙂

    1. Gvdr,
      a Luca P. piacerebbe un periodo da post-doc all’estero. Stanno già arrivando gli inviti a presentare il lavoro nelle conferenze, qualcosa dovrebbe saltar fuori.

      neutrino,
      Sprezzante il suo giudizio su shannon
      Su tutti gli scienziati che citate, l’ottimo M. escluso – in qualunque disciplina, chimica compresa. Ormai sembra un riflesso pavloviano.

      E.K. Hornbeck,
      ha lasciato scrivere impunemente
      anche se stesso, come gli hanno fatto notare in tanti. Ed è incoerente nelle regole che detta agli altri, ma coerente nelle vendette personali: cosa ci sarebbe di scientifico nel post di Ascoli65?

      Andrea,
      dicono che sia sempre stato dogmatico, ma da due anni è peggiorato. Il problema ormai è la “disonestà intellettuale”. Cmq non hai fatto un lavoro inutile, chi è interessato qualcosa legge – e magari si perde, io per esempio. Mi serve un riassunto delle puntate precedenti come nel “Punto di vista” di Einstein.

  5. Meno male che a qualcosa ogni tanto serve… 😛 la speranza e’ quello che mi frega a rispondere anche quando la situazione e’ intellettualmente catastrofica, non alimentarla! 🙂
    In che senso il riassunto?

    1. Andrea,
      In che senso il riassunto?
      Buona domanda, ma ci metterei una vita a rispondere! Provo così. Nel Punto di vista per es. Einstein parte da Newton, da un contesto familiare per me che ho solo un po’ di cultura generale. Fa “storia delle idee”, così sono incuriosita, riesco a seguire perché voglio vedere dove sta andando a parare. Anche se non capisco le equazioni, più o meno so a quali idee – per te: leggi, principi, concetti ecc. – si riferisce.
      Oggi come uscirebbe un articolo simile? Ridotto a 4 pagine e il resto in bibliografia?

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