Magisteri

L’Espresso ha pubblicato la “bozza” dell’enciclica Laudato si’, un manifesto dell'”ambientalismo integrale”, scatenando la dietrologia vaticana

. Il testo è più ampio dell’appello pubblicato sette anni fa da alcune chiese protestanti. Piacerà alle Ong umanitarie, immagino, perché ne riprende le idee su sostenibilità, solidarietà e giustizia distributiva, in particolare nel capitolo sull’acqua, e fa un imperativo morale della conservazione delle risorse vitali per le generazioni future. invece di usare il pianeta come pattumiera.

Recensione su Nature:

The pope saves some of his sharpest criticism for politicians. Though they have negotiated some successful environmental deals, such as the 1989 Montreal Protocol to protect the ozone layer, progress to limit greenhouse-gas emissions has been “woefully poor”, Francis says. And a landmark United Nations conference on sustainable development in Rio de Janeiro in 2012 produced a final declaration that was “as wide-ranging as it was ineffective”, he adds.

Per i disinformatori al soldo (rimmel!) di BigOil & Coal, ricorsivisti furiosi e neghisti vari, le pagine sul “Clima bene comune” confermano che Francesco I è  un watermelon, verde greenpeace fuori e rosso comunista dentro:

(Citrullus lanatus)

Il contrattacco è partito da tempo, scriveva Gary Willis sulla NY Review of Books il 30 aprile:

 the billionaires are spending a great deal of their money in a direct assault on (Francis). They are calling in their chits, their kept scientists, their rigged conferences, their sycophantic beneficiaries, their bought publicists to discredit words of the pope that have not even been issued

E da ieri, fa notare il delizioso lagormorfo, Steve Milloy discredita i miliardari che lo pagano più di quanto si osava sperare…

Rispetto ai testi dei predecessori, colpisce la fiducia nella scienza temperata da una certa diffidenza verso la tecnologia promossa a panacea. Incorniciate da citazioni religiose, l’altro Francesco innanzitutto, ci sono aperture verso chi ritiene che “Dio” sia solo un altro nome per “la legge morale dentro di me”.

Ne parlanomedia di mezzo mondo, ma l’embargo scade giovedì quando verrà presentato il testo definitivo. Nel frattempo, per farsi un’idea si può leggere l’intervista di Gavin Schmidt sul blog della NASA:

I asked Schmidt what people’s behavior would look like “if they understood that burning fossil fuels produces carbon dioxide, which causes global warming.” He replied, “People would start focusing on policies and processes that would reduce the amount of fossil fuels without ruining the economy or wrecking society.” Then he added, “I think, I hope! that people will get it before it’s too late.”

Dice così anche il Papa, fine della Schadenfreude per oggi.

***

Per restare in tema di insegnamento, il Museo Emanuele (Lele) Luzzati di Genova rischia di chiudere perché costa 450 mila euro all’anno, ne incassa la metà ed essendo privato, non riceve sovvenzioni. Scrive il suo direttore nell’appello:

Ci teniamo a sottolineare l’importante lavoro svolto in questi anni, un lavoro in cui il carattere “culturale” prevale nettamente rispetto al “commerciale”: 

  • Le nostre mostre e cataloghi sono curati direttamente con gli artisti o  selezionando le opere di Luzzati  e sono supportati da un lavoro scientifico autonomo, una scelta complessa e culturalmente appagante che ci ha sempre caratterizzato.
  • Incontriamo annualmente oltre 14.000 bambini provenienti da scuole, famiglie e centri disabili nei laboratori dell’Officina Didattica  che svolge le sue attività a Genova e su territorio nazionale. Il costo di partecipazione è  tra i più bassi (€5), anche in confronto alle offerte di simili istituzioni pubbliche. Il lavoro didattico promuove inoltre l’educazione sociale attraverso convegni internazionali, presentazioni, incontri con esperti e addetti ai lavori.

(h/t un CimPy)

6 commenti

  1. Bravo, compagno Francesco, la terra ai contadini!
    Ogni contadino ha diritto naturale a
    possedere un appezzamento ragionevole di terra
    ” -pag 74.

  2. E così prima ancora che l’ enciclica sia uscita gli atei devoti hanno già tirato la giacchetta, o meglio la sottana, al Papa per trattarlo da ambientalista di sinistra e arruolarlo nei propri ranghi facendosi scudo della sua autorità quando le opinioni sul “bene comune” coincidano o assomiglino alle proprie.
    Chissà perché mi pare assai probabile che ben pochi di essi leggeranno davvero l’ enciclica provando a riflettere liberamente e criticamente sui suoi contenuti.
    Al massimo le daranno una rapida scorsa e la spulceranno alla ricerca di qualche frase che sia utilizzabile come slogan.

  3. Sono stata sempre una grande estimatrice di Lele Luzzati, e quando sono andata a Genova mi è spiaciuto di non essere riuscita a vedere il museo, che era chiuso.
    Ammirevole l’ impegno culturale, però se l’ istituzione è privata deve cercare di stare in piedi con le sue gambe. Scrivono che gli servirebbero 210.000 euro all’ anno in più. Ma scrivono anche:
    “Incontriamo annualmente oltre 14.000 bambini provenienti da scuole, famiglie e centri disabili nei laboratori dell’Officina Didattica che svolge le sue attività a Genova e su territorio nazionale. Il costo di partecipazione è tra i più bassi (€5), anche in confronto alle offerte di simili istituzioni pubbliche. Il lavoro didattico promuove inoltre l’educazione sociale attraverso convegni internazionali, presentazioni, incontri con esperti e addetti ai lavori.”
    Se invece che far pagare 5 euro ne chiedessero 10 (non una cifra esorbitante comunque!) sarebbero già 70.000 euro all’ anno in più. Poi, capisco l’appello alle istituzioni, ma forse -con questi chiari di luna- non c’è molto da aspettarsi dalla politica. Forse le associazioni ebraiche, oppure qualche privato illuminato potrebbero fare di più.

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