Quanto rende?


Anche nel Nature Outlook del 21 maggio – gratis, sponsorizzato da Bayer…  – Michael Eisenstein ricordava che le specie non mellifere declinano più delle mellifere. Lucas Laursen scriveva che per molte di loro mancano dati essenziali, perché non ci sono i fondi per studiarle e sono in via di estinzione pure i tassonomisti.

Da una ricerca in Inghilterra, risultava che le api selvatiche erano più numerose nelle città, a maggior varietà di fiori e più a lungo, che nelle campagne dove prevalgono le monoculture. Quando scrivevo il libro sulle api, c’erano solo stime del contributo economico delle mellifere. Da un paio d’anni, escono quelle per i bombi, ma non ne ho ancora viste per le api solitarie come la stupenda Osmia lignaria  (foto), molto più difficili da trovare e quindi studiare in natura, e poco propense a farsi “allevare”.

Su Nature Communications, in open access David Kleijn e decine di co-autori fanno una meta analisi di ricerche europee – nei paesi nordici principalmente –  e concludono che l’80% dei “servizi di impollinazione” è fornito dal 2% delle specie, circa:

Across crops, years and biogeographical regions, crop-visiting wild bee communities are dominated by a small number of common species, and threatened species are rarely observed on crops. Dominant crop pollinators persist under agricultural expansion and many are easily enhanced by simple conservation measures, suggesting that cost-effective management strategies to promote crop pollination should target a different set of species than management strategies to promote threatened bees. Conserving the biological diversity of bees therefore requires more than just ecosystem-service-based arguments.

(Il ragionamento è un po’ meno tautologico di quanto sembri nell’abstract: se le specie stanno declinando è ovvio che si osservano sempre più di rado!) La diversità delle piante selvatiche – una riserva genetica indispensabile non solo per l’agricoltura – dipende da quella degli impollinatori, scrivono Kleijn et al., e va difesa a prescindere dai benefici finanziari a breve.

Sul Guardian di solito più attento, Alison Benjamin scrive un lungo articolo sull’importanza delle api (dalle Apidae alle Stenotritidae), partendo proprio dai benefici finanziari:

annual global crop pollination by bees is estimated to be worth $170bn.

(1) Al MUSE di Trento, volevo chiedere se era vero anche in Italia e se riguardava solo l’entomologia, poi mi son dimenticata…

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Agg. In effetti, è spettacolare anche la Xylocopa violacea di Giovanni

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Il Comune di Venezia ha pubblicato la frequenza delle maree che superano i 110 cm di “acqua alta” dal 1870 al 2014 segnala Gavin Schmidt che, perfido, chiede se esistono serie simili per Miami o Newport Beach…

In tema, c’è una bufala da Butace l’enciclica del Papa ne suscita di nuove:

 After Pope John Paul II faced down the Soviet Union, the hierarchy of the Catholic Church was targeted by the KGB/FSB. They have a lot of patience. The current Pope is the result. Now they have their puppet in the Vatican.

Nuove, non proprio, c’erano già sotto un articolo di Science

This Thursday’s encyclical is the most important communist document since 1848. Under the cover of “care for the earth, hug a tree, peace and security, Mother Earth”, the elite are about to stage a coup. A global coup. The Communist League (League of Just Men) managed to come out of hiding and hired a couple of popular stooges (Marx and Engel) to put their name to a philosophy that was pre-existing. Now the elites are doing the same – using another popular stooge (pope) to put his name to a pre-existing idea that breathing out plant food (CO2) will kill us all. I guess his fees will be far greater than Al Gore’s.

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Uffa, l’altra domenica scrivevo sul Sole di 4 candidati a neutrini oscillati da muonici a tauonici, osservati da Opera, e lunedì Giovanni De Lellis ne ha confermato un quinto…
“The detection of a fifth tau neutrino is extremely important: the direct observation of the transition from muon to tau neutrinos has now achieved for the first time the 5 sigma statistical precision, the usual particle physics threshold for a discovery. We can thus definitely report the discovery of the appearance of tau neutrinos in a muon neutrino beam.” …

1 neutrone(h/ Andrea)ino tau = 1 sigma, ‘nsomma…

11 commenti

  1. un’esplosione di energia,un qualche contaminante batterico,un cazzo di rammendo invisibile,la congiura dei massoni…insomma….QUALCOSA …QUALSIASI COSA CAZZOOOOO

  2. neutrino tau.
    Una curiosita’: tutti i dati metereologici di ogni tipo in ogni luogo si riferiscono ogni volta al 1870 mi pare. Ma e’ successo qualcosa di speciale, una megaconferenza? Perche’ ad esempo son sicuro che a Venezia la memoria delle Maree vada indietro ben di piu’ di un secolo e mezzo…

    1. Andrea,
      be’ si dice elettronico e muonico, non vorrei che si sentisse discriminato.
      Dipende dall’adozione delle stesse unità di misura nella seconda metà dell’800, penso. Alcune serie, per es. quelle delle temperature, iniziano prima ma andando indietro è sempre più difficile “omogeneizzare” i dati. Non so quanto erano precisi i “proto-mareografi” di Venezia…

  3. e infine,con la ricerca statistica robusta…..ho le nove misurazioni ma non ne conosco l’ordine….ma si…facciamo l’ipotesi che l’ordine sia questo….ecco…..adesso…adesso costruisco una retta di regressione ….ecco…quod erat demonstrandum….la statistica robusta……c’e’ un errore…deve esserci un errore…..E’ TUTTO QUELLO CHE HO…..
    AH AH AH

  4. La risposta e’ : non 7 fantastiliardi,e nemmeno 70 volte 7 milioni ma un milione di biliardi e la mia testa ab ovo sta li’ a dimostrarlo

  5. spiacente oca,
    l’osmia è bella ma…
    il mio cuore da sempre è per la xylocopa violacea

  6. tauonico va benone, ma neutrone no! 🙂
    mi riferisco alla chiusa: “1 neutrone tau = 1 sigma, ‘nsomma…” -> “1 neutrino tau = 1 sigma, ‘nsomma…”

  7. si si avevi gia’ risposto…ma la vuoi una dritta,uno scoop sulla sindone mai finora notato da nessuno? lo vuoi ? LO VUOI O NO?
    BEH ALLORA GUARDA
    http://www.blitzquotidiano.it/wp/wp/wp-content/uploads/2015/04/sacra-sindone2.jpg
    a parte il piedistallo del bassorilievo della testa,quest’ultima nn e’ perfettamente in asse con il corpo.c’e’ una linea che parte dall’ombelico e arriva proprio sul lato destro del solco nasale. guardate ! guardate !
    e guardatela sta sindone,e che crisbio !!! ah ah ah
    GUARDATELA ! GUARDATELA ! GUARDATELA !

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