Le oche 18 – Ass. giust.

Oggi a Bologna, insieme a bella gente per presentare il Bologna Award che una giuria di esperti istituzionali italiani e stranieri, e di rappresentanti di Ong darà all’autore/trice che più ha contribuito con la propria ricerca a una buona pratica agricola, sostenibile, solidale, equa ecc. alla quale dare visibilità.

Andrea Segrè ha fatto una ricerca e dice che tra le migliaia di premi scientifici, non ne esiste uno per la condivisione del sapere e dei gesti che “sfamano il pianeta” (mi vengono sempre in mente i “Governatori della rugiada” di  Jacques Roumain) a cominciare da chi lo coltiva. Nel nostro piccolo, tappiamo un buco. Se qualcuno scopre un pesticida altrettanto o più eco-friendly del Bacillus thuringiensis – i patogeni stanno diventando resistenti alle sue tossine – non avrà certo bisogno del nostro riconoscimento.

Domani bella gente di nuovo, vado a Reggio Calabria per l’assemblea dei soci di Action Aid e “field visit”. In abiti da lavoro, raccomanda lo staff, mi sa che sabato sera e domenica mattina ci sarà da riverniciare qualche asilo nido. (1)

A lunedì.

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Cari orecchietti di radiopop,

Dalle 13 alle 13.30 quindi, Filippo sarà in studio da solo, al telefono io per alcune notizie, Federico Antognazza di Climalteranti per una opinione personale sul Capitolo Primo “Quello che sta accadendo alla nostra casa”, in particolare la sezione “I. Inquinamento e cambiamenti climatici” dell’enciclica Laudato sì e le reazioni dei bigoilisti, complottisti e furiosi ricorsivi (1) vari.

(1) Rif. Lewandowsky et al., Recursive Fury: Conspiracist ideation in the blogosphere in response to research on conspiracist ideation.

Francesco I, visto da difensori di Big Oil & Coal

Domani vi diamo un compito, orecchietti.

Dovreste identificare i termini che il papa ha copiato dal Manifesto del partito comunista, dimostrando così che i furiosi ricorsivi vari hanno ragione: Francesco I è un watermelon (verde fuori e rosso dentro).

In tema di clima, su Nature (copertina molto spiritosa) Fortunat Joos spiega gratis il modello “Multicentury changes in ocean and land contributions to the climate-carbon feedback” pubblicato da Randerson et al. su Global Bigeochemical Cycles:

First, the larger the amplifying carbon–climate feedback is, the more stringent will emission reductions have to be to stabilize climate at any given level. Second, shifting the peak in carbon emissions to after 2100 imposes on future generations not only the burden of implementing a carbon-free economy, but also global warming of about 10 °C above preindustrial temperatures.
Third, carbon emitted today will change our environment irreversibly for many generations to come, and these changes increase hand in hand with cumulative carbon emissions. Sea level and the ocean’s acidity and carbon and heat content — and the associated adverse effects — will continue to increase long after atmospheric CO2 levels have stabilized, underscoring the need for near-term emission reduction. Finally, carbon-emission reductions are urgently needed if we are to limit global warming and ocean acidification to moderate levels. Any delay will narrow and eventually close the currently available window to meet stringent climate targets.

Sembra un po’ l’enciclica… A proposito, non perdetevi il “trailer hollywoodiano” con sottotitoli in italiano (h/t CimPy)

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Streaming e podcast dopo.

(1) In effetti….

8 commenti

  1. be’ via, oggi solo 4 deficienti non si rendono conto dei pericoli del global warming,questo lo sa anche francesco.

  2. Vai Bergoglio, stendili tutti! (Oggi era in prima posizione in tutti i tiggì…
    sperando che in questo match non decida, alla fine, di porgere l’altra guancia)

  3. si ragazzi ma frentate gli entusiasmi….la chiesa contro le banche ad usura? sai che novita’….in realta’ siamo sempre li : al rifiuto programmatico del liberalismo. e poi quel richiamo all’aborto,oggi e’ inaccettabile che si metta in discussione la liberta’ sul proprio corpo in occidente.
    insomma lui fa il suo mestiere,probabilmente in parte costretto dalla storia e dalla curia….mah
    sul non salvare le banche comunque sono d’accordo,all’americana. io vivo del mio lavoro e non mi importa nulla dei 4 soldi che ho sul conto corrente. e poi mica e’ detto che fallisca la mia banca….:)
    sarebbe interessante costringere i correntisti a interessarsi di quello che fa la propria banca,quale lobby sostiene,ed eventualmente mettere il conto in una piu’ sicura. questa sarebbe una vera rivoluzione :ma in italia fa ancora troppa paura.

  4. Quello che trovo di “rivoluzionario” nell’Enciclica non è tanto ciò che dice, che rientra bene nei canoni standard della Chiesa moderna, ma come lo dice.
    Innanzi tutto, la semplicità, la chiarezza e il chiamare le cose con il loro nome senza paura di urtare qualche sensibilità. E’ lo stile che Papa Francesco usa correntemente e che (non sorprendetemente) mantiene anche in questa occasione.
    Poi il forte richiamo alla scienza, incluso il linguaggio che le è proprio. Forse in questo la formazione da chimico del Papa ha aiutato. Non che la Chiesa moderna si anti- o a- scientifica, solo mi ha sempre dato l’impressione di particolare cautela, come se cercasse un difficile (o percepito tale) equilibrio fra scienza e fede.
    Infine, l’esplicita individuazione delle “colpe” e della direzione morale da seguire.
    Nulla di questo è nuovo, ma nessun Papa l’aveva spiattellato in faccia al mondo in modo così brutale, come dimostrano le reazioni spesso scomposte di chi Papa Francesco ha voluto colpire.

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