SOS radici

Nature titola in copertina “Save Our Soils”, viene da leggere Save Our Souls e associare tante idee di attualità vista la metafora delle radici – da salvare e da estirpare – ricorrente nel numero di oggi. Alla lettera:

This issue of Nature — in recognition of what the UN Food and Agriculture Organization has designated the International Year of Soils — presents a series of Perspectives that discuss the make-up and functions of soils, their influence on the environment and human health, and how sustainable soil management might be achieved in the future. In a Comment piece, Luca Montanarella (del JRC, ndr) makes the case for a voluntary international agreement to protect soils worldwide.
All four articles are part of ‘Soil and its sustainability’  (www.nature.com/soils), a collection of articles related to soil research published in Nature Publishing Group journals during the past year.

Imperdibile per Ong – e  docenti e studenti di agraria del comitato scientifico delle Oche – insieme all’inserto più tecnico su diagnosi e modelli per le malattie infettive, malaria e AIDS in primis, e all’Outlook sulla “redazione del genoma“, rischi anche etici e promesse della tecnica CRISPR/Cas9 e affini. Il tutto in open access come buona parte delle bibliografie. 

 

Root causes” –  passando alle radici metaforiche – è l’editoriale che si occupa delle ricerche sulle cause della “radicalizzazione” e del terrorismo:

Shortcomings of radicalization research itself were highlighted in a 2013 review of the research literature by Alex Schmid, a director of the Terrorism Research Initiative … It concluded that the search for the causes of radicalization of young people has produced “inconclusive results”, and that counter-radicalization and de-radicalization programmes lack rigorous evaluation.
Most worryingly, the review highlighted blind spots in radicalization research. Much is “one-sided”, in that it looks only at the radicalization of Islamist, non-state actors, and ignores the fact that radicalization of Western governments can also occur, combining in a vicious circle that can fuel strife and terrorism. (link aggiunti)

Infatti Declan Butler parla di ricerche sulla jihad in Europa…

Per Sarah Reardon le “radici del suicidio” sono l’obiettivo di una ricerca in neuroscienze.

Ci sarebbe da estirpare l’idea che spetti ai parlamentari decidere quale esperimento clinico finanziare o meno, dice Alison Abbott, a proposito delle proteste suscitate dai 3 milioni di euro per la truffa Stamina, passati nella finanziaria, e quelli per un trial di fase II con staminali contro la SLA condotto da Angelo Vescovi:

Unlike the criticisms levelled against the Stamina trial, the scientists who wrote the letter complaining about the amendment told Nature that they are not commenting on the quality of Vescovi’s research. (…) Their concerns lie with how the trial was selected, which is particularly painful because Italy’s funds for research are among the lowest in Europe, and the 2016 budget foresees no increase for public institutions. (…) Patient groups have also objected to the way the funding was allocated, saying that therapies for other illnesses should have been allowed to compete. 

Andrebbe radicata l’idea che le regole vanno rispettate?

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Letture consigliate da altri
Un amico di Climalteranti segnala l’articolo sul Telegraph del glaciologo Eric Wolff della Royal Society, come esempio di buona divulgazione sul clima fatta da uno scienziato, e Andrea Idini, della Royal Society pure lui, una ricerca sul cervello di mono- e poliglotti su Nature Communications, gratis quindi, mi identificherei con le cavie poliglotte, ma parlano cinese…

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COP 21 – quelli che puntano a farla fallire
Su Nature Climate Science, Justin Farrell di Yale analizza i legami di Exxon Mobil e dei fratelli Big Oil & Coal Koch con la rete statunitense dei “mercanti di dubbio” dal 1993 al 2013:

The  data used here include two interrelated parts: the first being the  full institutional and social network structure of climate change contrarianism, and the second being its complete collection of  written and verbal texts. This comprehensive social network is made of 4,556 individuals with ties to 164 organizations involved in promulgating contrarian views.

Sintesi: $$$ = root causes.

Da collegare alla maggior efficacia della propaganda bigoilista fra i conservatori che in media preferiscono bufale rassicuranti ai fatti, stando a McCright et al. su Topics in Cognitive Science 

Debunking, da parte di scienziati vari, dell’editoriale di Matt Big Coal Ridley e Benny Peiser della GWP Big Oil & Coal Foundation, sul Wall Street Big Oil & Coal Journal.

Debunking, anche da parte di Michael Tobis, dell’editoriale del congressista Lamar Big Oil Smith sul Washington Times. Da collegare al debugging delle temperature troposferiche, derivate da dati satellitari con algoritmi segreti e invocate da Smith per accusare la NOAA di falsificare la media di quelle misurate sulla Terra, calcolata a partire da dati pubblici.

Debunking di un editoriale contro le rinnovabili scritto da Bjorn Lomborg per The Big Coal Australian. Sintesi di Paulo Frankl dell’International Energy Agency:

That is absolute rubbish.

4 commenti

  1. La storia fra il mitico e il mitologico delle misure di temperatura satellitari mi ha sempre lasciato alquanto interdetto. Io non amo e non vorrei mai usare il termine negazionista. Però di fronte all’accettazione fideistica di alcune misure rispetto allo scetticismo su altre mi viene difficile non pensare ad una posizione preconcetta e quindi al negazionismo. Se scettici e non negazionisti bisogna essere, si dovrebbe dubitare delle misure satellitari più di quelle termometriche di superficie. Non voglio parlare male delle misure satellitari, sono preziose e ci hanno dato ottime informazioni che altrimenti non avremmo. Ma bisogna essere realistici su cosa possono e non possono dire.
    Cambiando argomento, sulla radicalizzazione dell’islamismo ricordo (vagamente) nell’era post 11 settembre un commentatore sostenere che non si tratta di questo ma di una islamizzazione del radicalismo. Non so se sono daccordo con questa inversione dei termini ma credo che alla luce di quanto succede in Europa dovremmo rifletterci su un po’ più attentamente.

    1. La storia fra il mitico e il mitologico
      Lol, è vero per la serie UAH, quella delle RSS mi sembra più realistica.
      Sono per rifletterci anch’io, ma anche il cristianesimo ha avuto un suo radicalismo, rif. albigesi, strage di San Bartolomeo e “guerre sante” varie.

  2. Attenzione: Penny Black (tramite Alphy P) scarica l’Egatto Red. Tutto su CS.
    Povero Rossi, non c’ha più gli amici d’una volta.

    1. Scantinato,
      ma… ma… ma bisogna fermarli o finisce che mettono in dubbio la memoria dell’acqua e la genesi rivista dall'”ottimo Masiero”.

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