Risparmi

Su Nature Climate Change, Alexander MacDonald et al. della NOAA e dell’università del Colorado a Boulder calcolano quanta elettricità – e quindi emissioni di CO2 – risparmierebbero gli USA se si decidessero a dotarsi di una rete di distribuzione meno fatiscente. Lo sento dire da una vita e per di più il prezzo dei combustibili fossili non incita agli investimenti. Però il modello che hanno usato è esportabile ovunque, basta variare i dati in ingresso.

Paper a pagamento, ma sul sito dell’università ci sono informazioni ancora più dettagliate. Con le tecnologie e i prezzi attuali (usano scenari diversi), una “inter-state per gli elettroni” – come la rete autostradale costruita negli anni ’60 – ad alto voltaggio e corrente continua perde molto meno del 30-40% di quelle attuali, si ripaga in 15 anni e paga pure l’ammodernamento delle reti locali:

Even in a scenario where renewable energy costs more than experts predict, the model produced a system that cuts CO2 emissions 33 percent below 1990 levels by 2030, and delivered electricity at about 8.6 cents per kilowatt hour. By comparison, electricity cost 9.4 cents per kWh in 2012.

Rif. anche Carbon Brief; sullo stesso tema Chris Mooney, Washington Post.

Risparmiare terra
Oggi in radio si parlava di agricoltura urbana, di bonifica e riutilizzo di terreni abbandonati, di colture idroponiche a elevata intensità di sapere, con poco spazio e poca acqua. Ieri su Science, ricercatori inglesi e brasiliani elencavano quattro sistemi che aumentano la produzione senza aumentare la superficie coltivata. Oltre alla pianificazione territoriale (land zoning), agli incentivi fiscali o i sussidi,

Spatially strategic deployment of technology, infrastructure, or agronomic knowledge 
Land sparing can be encouraged if yield-enhancing measures (such as technical advice on soil, nutrient, or water management; improved germplasm; multiple cropping; integrated pest and disease control; and improved access to roads or irrigation) are intentionally directed toward certain areas and not others. Such interventions could enhance yields and reduce post-harvest losses in established farmlands, while avoiding the risks involved in stimulating agriculture in areas of extensive natural habitat.

Per finire criteri (standards) chiari e controllabili, e certificazioni, che non escludano dal mercato i piccoli contadini. Anche questo si dice da decenni e qualche progresso si fa ma troppo lento, la corruzione non aiuta. (A proposito…) Come Policy Forum s”è visto di meglio, cmq in bibliografia ci sono esempi concreti che dovrebbero interessare le Ong.

Risparmiare acqua
Sul Guardian, c’è un reportage di Susan Goldenberg dagli Emirati (UAE):

The UAE this month launched an international research prize for weather modification (= far piovere, ndr), awarding a first tranche of $5m to researchers from Germany, Japan and the UAE.

A testa, gli abitanti consumano tre volte più acqua degli europei, in particolare per l’agricoltura e l’edilizia.

An expanding urban population with a taste for water parks, golf courses, and lush green landscaping is also rapidly draining groundwater reserves.
By mid-century, the country will be desperately short of water, and the costs of running the desalination plants to secure its supply are already prohibitively expensive.  The plants, powered by fossil fuels, suck up huge amounts of sea water and energy, accounting for about 20% of the country’s entire electricity supply.

Con il petrolio a $30/barili è lusso che gli Emirati non si possono più permettere. Inseminare le nubi con del sale costa molto meno, ma per ora la resa resta da dimostrare.
Rinunciare a qualche campo da golf, no?

***

Per il week-end (h/t Retraction Watch)

Altri problemi per il super-chirurgo Paolo Macchiarini: nel centro di Krasnodar trapianta a pazienti non in pericolo di vita trachee artificiali “inseminate” con cellule staminali, secondo il presidente dell’Istituto Karolinska che annuncia una nuova indagine, e in Italia la Cassazione ha annullato il suo proscioglimento, verrà processato di nuovo in febbraio. (aggiornamento)

Su STAT, Sharon Begley fa un bel “profile” di Eric Lander, del  Broad Institute, attaccato per l’articolo “Heroes of CRISPR”.

Nel caso voleste mettervi in “posa di potere” per sentirvi invincibili come sostiene la psicologa Amy Cuddy, gli statistici Andrew Gellman e Kaiser Fung spiegano perché non sta in piedi.

Boycott Elsevier, cont. >1.500 psicologi chiedono a Elsevier un “prezzo equo” per pubblicare in open access su Cognition

one of Elsevier’s 1,800 hybrid open-access journals, meaning authors have the traditional option of publishing their paper behind a paywall, or paying a $2,150 article-processing charge to make their article freely available to the public.
E un pony…

Bernard Carroll ha scritto al Journal of the American Medical Association per dire perché non apprezza la sostituzione “necessaria” di “conflitto d’interessi” con “confluenza di interessi” e pubblica la lettera che il JAMA rifiuta di pubblicare.

Traditi da software incompatibili, Andrea Manica et al. correggono un paper su Science in cui deducevano dal genoma “dell’uomo di Mota” che H. sapiens emigrato in Europa 100 mila anni fa era tornato in Etiopia prima di tremila anni fa e che geni eurasiani (H. s. + Neanderthal) si erano diffusi anche in Africa centrale e occidentale. Spiegano quello che è successo a Nature.

aTTP commenta il “comment” di Stephan Lewandowsky e Dorothy Bishop, “Don’t let transparency damage science”.

3 commenti

  1. L’ocasapiens è una persona disonesta, serva delle università e della mainstream science e contro i veri innovatori come il Professor Santilli. VERGOGNA

  2. ah bene, seguire la scienza per alcuni è diventano un difetto. Puntiamo al futuro in retromarcia …

    1. Riccardo,
      certe persone non riescono a immaginare che non siamo tutti come loro.

      passanti occasionali,
      Santilli non è mai stato prof, deve ancora riuscire a far funzionare “l’innovazione” detta reattore adronico MagneGas che ha venduto a un consorzio pubblico di Benevento nel 2009 per >1 milione di euro e doveva produrre metano dai rifiuti. L’ultima “innovazione” che spamma sui forum degli astrofili è un telescopio ottico con lenti montate all’incontrario che costa 100 volte il prezzo di uno funzionante. Stando al dépliant, servirebbe a osservare asteroidi di antimateria perché emettono un’anti-luce (rifrazione negativa, lol) che anti-espone la pellicola e dis-carica i CCD.
      Paper crackpot di falsi autori su false riviste scientifiche compresi nel prezzo e nei com stampa della ditta, elogi di inesistenti
      Professor Svetlin Georgiev of the Sorbonne University (Bulgaria!)… Agence de la Recherche Scientifique Division de Guadaloupe
      ecc. ecc. BTW, questa è la fabbrica dei telescopi e dei MagneGas.

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