Se Zika, allora anche Ebola e…?

The Lancet pubblica i risultati di una ricerca fatta da un gruppo del Pasteur durante l’epidemia da virus Zika in Polinesia:

  • 42 patients were diagnosed with Guillain-Barré syndrome during the study period. 41 (98%) patients with Guillain-Barré syndrome had anti-Zika virus IgM or IgG, and all (100%) had neutralising antibodies against Zika virus compared with 54 (56%) of 98 in control group 1 (p<0·0001). 39 (93%) patients with Guillain-Barré syndrome had Zika virus IgM and 37 (88%) had experienced a transient illness in a median of 6 days (IQR 4–10) before the onset of neurological symptoms, suggesting recent Zika virus infection.

E’ un’altra conferma del passaggio del virus attraverso la barriera emato-encefalica, dopo l’identificazione del virus nel cervello di bambini brasiliani nati da madri infette all’inizio della gravidanza, e morti poco dopo, e da feti abortiti spontaneamente.
E dai risultati preliminari di Prevail 3 sembra riuscire a superarla anche Ebola.
Come previsto, in Brasile i fondamentalisti cercano di  rendere ancora più difficile abortire:

  • Abortion is already illegal — aside from rare cases of rape, anencephaly (a more extreme version of microcephaly, where a baby often dies in infancy), or when the mother’s life is in danger. Currently, if a woman is found to have had an abortion, she is sentenced to no more than three years in prison. But under this new legislation, if a court found the case to be based on microcephaly, a woman can spend up to four-and-a-half years behind bars. And for doctors that administer the abortion? They could face a 15 year sentence. Those backing this bill say that the Zika virus has unfairly loosened the country’s acceptance of abortion, and feminist groups are to blame.
  • “With the crisis that has hit our country, a feminist movement has tried to take advantage to change our abortion laws,” said the bill’s author, Anderson Ferreira, an evangelical member of Brazil’s National Congress who represents the region hit hardest by the Zika virus. “This movement needs to be confronted. Everyone needs to realize the gravity of the crime that is abortion and that it is not acceptable.”

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I megavirus – detti “mimi”, piccoli e carini in francese – hanno un sistema immunologico come il CRISP dei batteri, ma contro i virofagi invece dei batteriofagi, scrive il gruppo di Didier Raoult dell’INSERM-Marseille in un paper anticipato on-line da Nature, quindi costituiscono il quarto regno del vivente. (1)

(1) Quarto a meno che. dopo averla “scoperta” e persa, Francesco  Celani non ritrovi la Ralstonia detusculanense un po’ batterio e un po’ archeon e con i suoi 18 co-autori riesca a tirar fuori i 100 euro necessari a sequenziarne il genoma, così da poter ottenere la sua prima pubblicazione “valida” in 20 anni…

Detto questo, secondo Raoult i gas serra non hanno effetto serra, non solo ha “un caractère de cochon”, ma si crede pure onnisciente.

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E’ uscito il primo numero di Discrete Analysis, la rivista in Diamond open access fondata da Timothy Gowers.

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Da Climalteranti, per chi ha difficoltà con il linguaggio dei trattati internazionali  – come l’oca s. – Federico Bocchieri et al. spiegano in modo chiaro quali sono gli impegni vincolanti e quali no nell’accordo di Parigi.

Perfino i parlamentari della virtuosa UE non intendono rispettare il limite alle emissioni di CO2 che avevano approvato, scrive Arthur Neslen,

The EU is set to emit 2bn tonnes more CO2 than it promised at the Paris climate talks, threatening an agreement to cap global warming at 2C, a note from theEuropean commission has revealed. Carbon prices will rise too slowly to cut industrial emissions as much as needed, says a confidential note prepared for MEPs on the environment committee, which the Guardian has seen.

Su Nature Climate Change, Lesley Lancaster dell’univ. di Aberdeen, calcola il rischio di estinzione degli insetti in funzione della loro resistenza al caldo e delle previsioni per il loro habitat, in Scozia principalmente:

 non-range-expanding species, particularly insular or endemic species, which are often of highest conservation priority, are unlikely to tolerate future climatic warming at high latitudes.
Invece le specie “emigrate” dal sud se la caveranno. Come la zanzara tigre e l’Aedes aegypti? – com. stampa.

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Rajendra Pachauri, ex presidente dell’IPCC, è stato formalmente accusato di molestie sessuali.

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Anche Dana Nuccitelli parla dell’esilarante modello climatico fatto dall’econometrista Terence Mills e pubblicato dai Gentlemen Who Prefer Fantasies.

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A favore della sua guerra santa contro i ricercatori della NOAA, il congressista repubblicano Lamar Smith ha ricevuto una lettera firmata da 308 scienziati (così li chiama lui). Due hanno pubblicato ricerche – smentite o corrette – sul clima: Richard Lindzen, uno dei Gentlemen, e Roy Spencer. Nel resto, c’è di tutto, pensionati di varie discipline o di nessuna, un Cavaliere della Terra Piatta noto per truccare i dati, una blogger, CEO di varie aziende, lobbisti, PR e altri opinionisti pagati per mentire da Big Oil & Coal.

A difesa dei ricercatori NOAA hanno scritto 587 scienziati onesti e competenti (“grandi firme” delle climatologia comprese), l’AAAS a nome dei propri membri (una francese compresa), e l’altro giorno la Union of Concerned Scientitsts-USA con 450 mila iscritti.

La realtà batte le fantasie 2.000 a 1

7 commenti

  1. Salve Silvie,
    a proposito di ZIka, un quesito.
    Il virus è brevettato, dal 1947:
    http://www.lgcstandards-atcc.org/products/all/VR-84.aspx?geo_country=it#history
    E risulta in vendita, acquistabile anche on-line:
    http://www.lgcstandards-atcc.org/products/all/VR-84.aspx?geo_country=it
    Con cotanto bugiardino:
    http://www.lgcstandards-atcc.org/products/all/VR-84.aspx?geo_country=it#documentation
    Mi sono perso un pezzo circa la “naturalità” di questa pandemia?

    1. A. Spinosa,
      i virus esistono in natura e non sono brevettabili, il primo link non rimanda a un brevetto ma al numero di registrazione riguardante il deposito di una coltura di cellule infette; il secondo all’invio di cellule infette a laboratori autorizzati ad usarle per la ricerca; alle condizioni spiegate dal terzo link.
      Mi sono perso un pezzo circa la “naturalità” di questa pandemia?
      Più di uno mi sembra, a cominciare dal fatto che i virus mutano molto velocemente. Alcuni ceppi del virus dell’influenza sono letali (la “spagnola” dl 1918-1919) e altri non fanno nemmeno venire la febbre, idem per i vari ceppi Zika.

  2. Grazie Sylvie, per la risposta.
    Tutto ok, salvo che ATCC stessa riporta “Accidental infection has occurred in laboratory personnel”.
    Tra le FAQ:
    “Does ATCC distribute the Zika virus?
    Yes, Zika virus (ATCC® VR-84™) strain MR766 has been distributed by ATCC since 1953. The virus is available through ATCC, and our designated International Distributors, for Research Purposes Only (ci mancherebbe). Due to the recent high demand, the strain is currently on backorder pending production of a new lot.”
    L’alta domanda è legata ai fini della ricerca, naturalmente.
    Sulla mutagenicità virale se è vero che è artificalmente distribuito dal ’53, oltre ché dalle aedes, è curioso che attenda 50 anni per iniziare a farlo. http://www.hsph.harvard.edu/news/features/zika-virus-in-brazil-may-be-mutated-strain/

    1. A. Spinosa,
      le infezioni in laboratorio succedono anche con il lievito di birra, a quanto pare agli esseri umani capita di fare errori. ATCC è stata creata apposta per distribuire microbi e il ceppo 766 serve proprio a vedere di quanto sono mutati quelli successivi.
      è curioso che attenda 50 anni per iniziare a farlo
      sarebbe curioso se fosse vero, ma il paper che le ho linkato dice il contrario, infatti F. Cataluccia ipotizza una mutazione capace di causare la microcefalia, non la prima dal 1947 o la prima da quando è stato trovato nel sangue di altri mammiferi oltre ai macachi.

  3. Grazie ancora per la chiarezza.
    A proposito di Zika e comunicazione scientifica, mi permetto di segnalare a tutti quest’ottima sintesi
    http://www.vox.com/2016/2/19/11062000/zika-virus-unknowns-questions
    Mi era sfuggito l’outbreak nella Polinesia francese del 2013 (17 casi) http://ecdc.europa.eu/en/press/news/_layouts/forms/News_DispForm.aspx?ID=1329&List=8db7286c-fe2d-476c-9133-18ff4cb1b568&Source=http%3A%2F%2Fecdc.europa.eu%2Fen%2FPages%2Fhome.aspx
    Outbreak in qualche modo legato alla pandemia sudamericana http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4593458/
    Ad ogni modo (non bastasse la microcefalia) si inizia a parlare anche di correlazione Zika-Sindrome di Guillain-Barré http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736%2816%2900562-6/abstract
    A_

    1. A. Spinosa,
      grazie, a mia volta le segnalo che la prima frase del post sotto il quale lei sta commentando è:
      The Lancet pubblica i risultati di una ricerca fatta da un gruppo del Pasteur durante l’epidemia da virus Zika in Polinesia:
      ed è seguita da una citazione che dimostra una causalità, non una correlazione.

  4. Pardon, Sylvie.
    Mi sono fatto prendere la mano dalla fondazione Rockfeller e ATCC e mi sono perso l’incipit:
    dichiamo che la Polinesia è la chiusura del cerchio o almeno del mio sproloquio.
    A_

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