"Non c'è partita"

Per ingannare la trepidante, sì sì, attesa del rapporto scritto da esperti indipendenti sulle prestazioni del container di Rossi, del barattolo di Keshe (foto sopra), della lampada che si auto-alimenta, del MagneGas di Santilli, del reattore piezonucleare di Cardone-Fucilla ecc. ecc., ripiego su “Realtà vs. Immaginazione, non c’è partita” del ten. col. Guido Guidi:

Sarà pure scettico e quindi dannato per definizione, però, cosa volete, i dati che riporta l’autore del paper di cui parliamo oggi sono lì, basta leggerli per farsi un’idea propria.
Trends in Extreme Weather Events since 1900 – An Enduring Conundrum for Wise Policy Advice

Chi vuole farsela e clicca sul link – preciso per i fainéants – si ritrova a leggere le risposte di Jim Hansen et al. alla peer-review di

Ice melt, sea level rise and superstorms: evidence from paleoclimate data, climate modeling, and modern observations that 2 °C global warming could be dangerous

uscito il 22 marzo in versione definitiva su Atmospheric Chemistry and Physics.

Dopodiché l’alt.uff. delle FF.AA. traduce del suo meglio l’abstract di una pubblicazione che Michael Kelly, professore di ingegneria elettronica a Cambridge, s’è comprato sul Journal of Geography & Natural Disasterrivista senza peer-review di un noto spennapolli:

Trends in Extreme Weather Events since 1900 – An Enduring Conundrum for Wise Policy Advice

L’autore ammette d’emblée di accorpare alla rinfusa dati reali (taroccati) e immaginari:

Not all the relevant data is located in the regular scientific literature. Much of this data is on official government-backed meteorological websites,

ai quali non ha mai creduto:

while other data is only available secondarily or appears in appropriately derived form in various web-sites devoted to critiques in the global warming debate. By referring to a much broader base than temperature data only, I hope to avoid the continuing debate on the myriad of adjustments made to original data that has almost without exception exacerbated the trends being sought, particularly in rising temperature over the 20th century.

Metà delle sue fonti sono fantasie globalcooliste, così ne risulta il classico GIGO aggravato da confronti tra capre e cavoli. Per esempio (grande formato):

Kelly_2016

Il grafico a sinistra è ritagliato dalla figura 3 in Hansen et al. 1981, quello a destra la serie GISS-NASA fino al 2013 (h/t ATTP).

Nell’immaginazione di Kelly & Guidi, nel 1980 la NASA avrebbe “aggiustato” di +0,20 °C la tendenza del riscaldamento 1940-1980 del data set GISS-NASA, mentre per Hansen et al. era di 0,15°C.

Nella realtà del 1980, non esisteva alcun data-set della NASA (GISTemp), tant’è che Hansen et al. scrivono di aver usato quello che Jenne et al. avevano derivato da “poche centinaia di stazioni” quasi tutte nell’emisfero nord e nessuna sugli oceani. Ma Kelly non ha nemmeno letto il paper, in bibliografia rimanda al blog di “Steve Goddard” con tanto di link:

Hansen J (1981) Climate Impact of Increasing Atmospheric Carbon Dioxide. Real Science.

Soddisfatto di aver sparato queste ed altre bufale, conclude

the accumulated data presented in this paper requires a systematic rebuttal based on real world data if claims of increases in extreme weather caused by anthropogenic global warming are to be taken seriously.

Soddisfatto pure lo “scettico” così scettico che c’è cascato un’altra volta:

Comunque, lo studio è stato soggetto a referaggio (sic, ndr) ed è anche open source (sic, ndr), quindi ognuno è padrone di farsi una propria idea. Non avrebbe senso infatti fermarsi alle univoche terrificanti notizie che accompagnano con abbondanti dosi di superficialità la cronaca quotidiana. Ho letto recentemente un pensiero molto condivisibile che suona più o meno così: come sono pericolose le idee quando si ha una sola idea!

Lui ne ha almeno due: il global cooling è iniziato nel 1999 e gli eventi estremi diminuiscono.

Nella realtà, questo grafico riguarda gli Stati Uniti per i quali tutti i dati sono disponibili:

Incertezze e metodo, approfondimento in Attribution of Extreme Weather Events in the Context of Climate Change (2016).

5 commenti

  1. Magrav …
    A parte il fatto che nessuno mi toglie dalla testa che sia una buffonata bella e buona …
    non è che sotto il nome stesso si nasconda una manovra subliminale per attirare anche tanti personaggi afflitti da sovrappeso? Mi riferisco all’esercito di ciccioculoni bravissimi in informatica e che pullulano nel web, casalinghe con qualche chilo di troppo che cercano il miracolo zampettando sul tablet …
    Ci vorrebbe una sentenza dell’infallibile techunta-unta-unta per una risposta decisiva
    Bah!

  2. A me davvero un po’ spiace per Ermy Ermy…Mi sembra una persona buona, in parte vittima delle proprie minchiate :/
    credo che il mondo degli inventori possa essere anche cosi, un po farlocco e fatato allo stesso tempo.
    Finche uno non inquina con schifezze industriali o inganna in malafede secondo me e` bello anche cosi.

    1. Shine,
      non so se ha visto la notizia:
      Finalmente la Tecnologia Keshe potrà essere studiata e compresa in lingua italiana grazie a insegnanti estremamente qualificati in fisica, alchimia, astrologia con cenni di astrofisica, medicina, antropologia e non solo.Presenteremo anche gli insegnamenti di Marconi, Tesla e Ighina e li integreremo con le conoscenze del Dr. Keshe sui campi Magneto-Gravitazionali e sul Plasma.
      Il Dr. Keshe, volendo agevolare gli Italiani per lo sforzo sin qui profuso, ha stabilito una donazione annua minima per l’iscrizione al corso di appena cento Euro (più un forfait di 50 Euro per le spese). Ovviamente importi superiori saranno bene accetti, ci permetteranno di ampliare il corpo insegnante e investire nella ricerca.

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