Hacking the Atom


Steven Krivit, ex ingegnere informatico ora giornalista e direttore di New Energy Times, mi ha mandato Hacking the Atom. Explorations in Nuclear Research, vol.1: the new science of low energy nuclear reactions (1990-2015), pubblicato da Pacific Oak Press il 16 settembre: 459 pagine di cui 26 di bibliografia e altrettanto per l’indice, la cura editoriale è da editore universitario. Non ho visto un solo refuso!

Gli altri volumi, Fusion Fiasco (1989-1990) e Lost History (1912-1927) usciranno entro quest’anno.

Bei titoli, copertine sobrie, foto e diagrammi nitidi e un primo volume tempestivo. Giovedì scorso il Dipartimento della Difesa doveva fornire una valutazione delle ricerche sulle LENR a una commissione del Congresso.

Meglio se lo dico d’emblée: secondo me, per ora non esiste né “nuova scienza” né “nuova energia” e non saranno i creduloni del Pentagono a farmi cambiare idea. Seguo la faccenda dal 1989 e ho visto solo ricercatori che sbagliano misure, non lo ammettono, non tengono conto di critiche e consigli, non collaborano nemmeno tra di loro figurarsi con degli scettici, rispondono ai cronisti solo se sono dei simpatizzanti, pubblicano spazzatura su riviste e atti di conferenze spazzatura.

Cosa più grave, trovo, non riescono a capire che un esperimento deve saggiare la validità o meno di un’ipotesi. Se è progettato per confermarla, è sbagliato in partenza.
Ma Krivit è un fact-checker maniacale, un bravo giornalista che distingue i fatti dalle opinioni, proprie e altrui. In sedici anni, ha raccolto una documentazione sterminata – in parte inedita fino al suo libro – incontrato i protagonisti americani, russi, giapponesi, italiani, osservato con occhio critico esperimenti e dimostrazioni in giro per il mondo (finanziato da un donatore, solo in America…), e imparato nel frattempo più fisica e chimica nucleare di molti prof.

Il suo racconto della rinascita delle LENR (nomenclatura adottata dall’American Chemical Society su suo suggerimento) nel 2005-2006 dopo i fiaschi precedenti è stupendo. Rispetta i suoi personaggi, così perseveranti nonostante tutto, ma tiene aperti gli occhi e le orecchie.
Claims improbabili sono sostenuti da “teorie” contraddittorie, tenui rapporti con “poteri forti” sono ingigantiti da sospetti, maldicenze e paranoie. Forse inevitabili nella piccola cerchia di pensionati, ricercatori dalla carriera molto modesta, dilettanti e imbroglioni che s’incontrano nelle ICCF. Di Michael Melich, per esempio, uno dei cattivi del libro, Krivit si sente dire ripetutamente (rif. anche la mail particolareggiata a pp. 327-328)

“è una spia.”

Come avevamo previsto l’autore e io, dissento dalla sua interpretazione della “teoria” di Lewis Larsen e Allan Widom. Nel libro è onnipresente, fa da metro di misura per le altre ed è spiegata – molto bene – nei capitoli 26 e 27. In sintesi (p. 298)

    • Le LERN sono primariamente un effetto di superficie e non di massa (bulk)
    • L’approssimazione Born-Oppenheimer non è più valida
    • Effetti collettivi multi-corpi sono necessari per creare elettroni pesanti
    • La QED è intrinseca a questo meccanismo
    • Vengono creati neutroni con momento angolare bassissimo
    • I conseguenti processi di cattura neutronica producono i cambiamenti isotopici degli elementi
    • La radiazione gamma è convertita localmente in radiazione infrarossa

Quanto sopra dovrebbe unire “regno nucleare e regno chimico” e spiegare post-hoc “dati eccellenti” raccolti e mai pubblicati da Ernest Sternglass, dati pubblicati da altri e mai replicati o, se replicati, con un crollo catastrofico dei valori misurati la prima volta.

Ehm… no, Sternglass, Iwamura or Mizuno did not collect “excellent data”. I’d call the former’s “creative data”  and the latter’s “Iwamura’s face-saving data”.

Stimo Krivit perché chiede anche il parere di Richard Garwin, un critico della prima ora che continua a seguire gli sviluppi della fusione fredda comunque sia chiamata. Conosco Garwin dai tempi delle conferenze Pugwash sul disarmo nucleare: per il rigore metodologico ha il senso di Smilla per la neve.

Garwin non dice “la teoria di Larsen e Widom è sbagliata”, ma chiede dati che gli autori non gli danno perché sono in attesa di brevetto. Come Robert Park, altro critico della prima ora, non esclude la probabilità di reazioni a bassa energia. Secondo Krivit la doppia negazione significa che Garwin ritiene che le reazioni descritte da Larsen e Widom sono “reali”, che smentiscono la “fusione fredda” à la Fleischmann & Pons e che producono energia in eccesso.

An inference too far, in my view.

Se Garwin lo pensasse, lo direbbe senza farsi problemi. Comunque i fusionisti del deuterio non gradiscono che al posto suo lo dica Krivit:

Sono rimasto stupefatto dall’apparente rifiuto della teoria di Larsen-Widom da noti ricercatori in LENR. Era poco probabile che la dozzina circa di teorici attivi all’epoca (2006, ndt) fosse deliziata d’aver perso la gara, d’accordo. Mi aspettavo però che almeno gli sperimentalisti apprezzassero il valore e i benefici di una teoria potenzialmente valida e che stava ottenendo consensi fuori dal settore LENR. Non mi ero mai sbagliato così tanto.

Dal 1989 Garwin non esclude a priori la probabilità di un evento (da oca bayesiana, nemmeno io). In attesa di dati rigorosi, esclude che l’evento si sia realizzato e dubita che potrà realizzarsi ed essere replicato come previsto da Larsen e Widom. (1a)

Per esperienza Garwin sa che è inutile cercare di influenzare Krivit o altri giornalisti convinti che le LENR esistono e che lui rappresenti i poteri forti che ne ostacolano lo sviluppo. Mi dispiace che Krivit lo prenda per una vigliaccheria, un non andare contro-corrente per chissà quale paura di farsi nemici.

That’s unfair, Steven.

Da non addetta, trovo che l’idea degli elettroni – o plasmoni di superficie, come sosteneva il poco rigoroso Violante dell’ENEA prima di ricredersi – resi “pesanti” da un’azione collettiva e di raggi gamma diventati infra-rossi “localmente”, sia come la coerenza/super-radianza di Preparata: un edificio costruito su dati traballanti puntellato da wishful thinking.

Se Krivit fosse un antropologo, sarebbe un “osservatore partecipante”. Fa circolare le informazioni nella comunità delle LENR ed è il suo cronista più affidabile per i “gatekeepers” della scienza mainstream. Scrive rassegne per l’American Chemical Society, è il curatore dell’enciclopedia di Wiley sull’energia nucleare ecc. Critica le cantonate e gli imbrogli, ma sta dalla parte dei ricercatori che giudica onesti e competenti e ne studia il lavoro, chiede spiegazioni, ci ripensa finché è certo di capirlo.
Complimenti.

Non arrivo alle stesse conclusioni, ma invidio la sua indagine, il tempo e la perseveranza che ha investito. La mia obiezione di fondo non è su quello che dice, ma un’inferenza su quello non dice. Semmai Andrea Idini, neutrino, Roald et al. mi correggeranno, ma dal poco che so di fisica nucleare e di chimica teorica dell’idrogeno, ho l’impressione che se la tesi di Larsen-Widom fosse corretta, invaliderebbe le interazioni osservate (e non osservate) da circa 80 anni. Mi vien da dire: “Eppur si muove…”

Forse i teorici sono più competenti degli sperimentalisti, nel mondo LENR dove la barra è molto bassa. Fuori no. La prima cosa che Feynman ha insegnato alla traduttrice di Sta scherzando, Mr Feynman è che l’onestà – nel senso di farsi in quattro per trovare i propri errori, riconoscerli e correggerli – è la prima competenza da acquisire.

(Dubitava della mia in fisica e in italiano, e aveva ragione, ma sottovalutava quella dei redattori della Zanichelli…)

Però Krivit fa una ricostruzione storica dall’interno ed è il suo bello: è piena di vita vissuta, di manovre per promuoversi, di uomini e qualche donna con pregi e difetti – meno le molestie sessuali di Widom e le lampadine a LERN di Larsen. Non si finge un estraneo né nasconde le sue preferenze, così ognuno può fare la tara quando esprime un parere.

E cosa dice di Rossi?

Astutamente, Krivit tiene l’esilarante saga dell’e-cat per ultima e gli ammiratori dello Sceicco della Brianza sulle spine fino ai capitoli 32 “Their Worst Enemies” e 33 “The Big Con”. Farebbero piangere i creduloni nostrani se leggessero altro che i Rossi dice e i Levi scrive. Comincia così. Nel 2011 i sopravvissuti al fiasco di Fleischmann e Pons

affidarono il proprio nome e la reputazione delle LENR a Rossi, un uomo disonesto… già condannato per frode.

Se volete sapere il resto sul pregiudicato e il suo entourage di prezzolati, promotori e boccaloni come Mats Lewan, comprate il libro. E toglietevi il rimmel quando arrivate a p. 376.

Le LENR si sono riprese anche da questo fiasco, conclude Krivit, il ponte tra fisica e chimica di Larsen e Widom è sempre più accettato. Sicuro? Solo dai credenti, direi, perché il picco infrarosso delle LENR in un apparato da scrivania e a temperatura ambiente che quel ponte promette sarebbe rilevabile da 10 anni. (1b)

(1a) Per i particolari, rif. questa risposta alle tesi di Larsen e Widom ai quali s’è poi aggiunto Yogendra Srivastava, direttore scientifico dello spaccio di scatolette ucraine per conto del clan calabrese dei Fucilla. (1c)

Agg. 26/9: Steven mi dice di aggiungere il link alla replica di Widom, Swain, Srivastava e Cirillo. Fatto, ma consiste nel dire che Ciuchi, Polosa et al. non hanno fatto una “replica” dell’esperimento di Mizuno “accurata e identica” e quindi non ne hanno smentito i risultati.
Secondo me, è un errore di metodo. Per riprodurre un risultato in modo “robusto”, i.e. non dipendente dalle scelte e dalle premesse originali, serve un esperimento che misuri lo stesso fenomeno con mezzi diversi. Ci sono migliaia di esempi, basti pensare alle “increspature” gravitazionali trovate dall’esperimento BICEP2 e smentite da osservazioni con la sonda Planck.

(1b) Non è mai stato misurato un tasso di neutroni simile a quello che risulta dal loro calcolo. Eppure sarebbe 300 volte superiore a quello previsto dalla teoria mainstream. Se fosse così, a naso ho calcolato che accadrebbe spontaneamente in natura ovunque c’è deuterio e farebbe svettare le registrazioni dei termometri a infrarosso.
Un riscaldamento locale della madonna.

(1c) aggiunto 29/9
Cari Andrea e Giancarlo,
Steven Krivit pretende da voi “gentlemen” un lavoro già fatto. Colpa mia. Un IbeC mi fa notare che la mia bibliografia per la demolizione della “teoria” di Larsen e Widom, pubblicata nel 2012 su rivista svagata, è incompleta. Rifo:

28 settembre 2012, risposta teorica sulla svagata

S. Ciuchi, L. Maiani, A. D. Polosa, V. Riquer, G. Ruocco, M. Vignati, Low Energy Neutron Production by Inverse ? decay in Metallic Hydride Surfaces

17 ottobre 2013, smentita sperimentale

R. Faccini, A. Pilloni, A.D. Polosa, M. Angelone, E. Castagna, S. Lecci, A. Pietropaolo, M. Pillon, M. Sansovini, F. Sarto, V. Violante, R. Bedogni, A. Esposito, Search for Neutron Flux Generation in a Plasma Discharge Electrolytic Cell

11 novembre 2013 patetica (auto)difesa

A. Widom, B. Swain, Y. Srivastava and V. Cirillo, Analysis of an attempt at detection of neutrons produced in a plasma discharge electrolytic cell

30 gennaio 2014, volete scherzare?

R. Faccini, A. Pilloni, A.D. Polosa, S. Loreti, M. Angelone, E. Castagna, S. Lecci, A. Pietropaolo, M. Pillon, M. Sansovini, F. Sarto, V. Violante, R. Bedogni and A. Esposito, Further investigations on the Neutron Flux Generation in a Plasma Discharge Electrolytic Cell

26 marzo 2014, risposta teorica per dummies sulla rivista sbadata:

L. Maiani, A.D. Polosa and V. Riquer, Neutron Production Rates by Inverse-Beta Decay in Fully Ionized Plasmas

Natale 2014, Antonello Polosa, sunto rimmel per i colleghi

A beta of 61 is needed to recover the numerical value of WL; this means an electron with 30 MeV !

29 settembre 2016, si aspetta tuttora la replica di Larsen, Widom, Swain, Srivastava, Cirillo, Krivit & Co. Va  bene anche su arXiv…

103 commenti

  1. In principio Krivit si appassionò a Rossi, con giubilo di Passerini che lo considerava un alter ego americano; poi si trasformò in odioso snake.
    Krivit ha abbandonato tutti da vari anni, trincerandosi nell’ultima trincea ff offerta da Widom-Larsen. Rifugio poco sicuro. Dopo l’articolo critico di Ruocco et al., nessuno sembra aver preso sul serio quella teoria.
    Krivit si impegna a scrivere libri, ma se il solo supporto sulle LENR gli viene da WL farebbe meglio a occuparsi d’altro. In fondo non è molto diverso da Mats Lewan; hanno solo scelto beniamini diversi, ma si tratta sempre di tifosi da scrivania. Come autodidatti possono solo essere tifosi, servono a niente.
    Non credo comprerò quel libro.

    1. Camillo,
      Krivit è di parte come tutti in questa storia. A differenza di Lewan, ha fatto un’ottima cronaca “warts and all” senza farsi imbeccare da nessuno, nemmeno da Larsen. L’unica forzatura che ho trovato è su Garwin come gatekeeper. D’altronde anche tu sei come Krivit: vuoi certezze, non probabilità.
      Come autodidatti possono solo essere tifosi, servono a niente.
      fino a pochi anni fa tutti gli science reporter erano “autodidatti”, ma anche quelli usciti da Stanford o dal MIT con una laurea in una disciplina scientifica e un master in comunicazione devono farsi aiutare da ricercatori competenti.

  2. @ocasapiens
    D’altronde anche tu sei come Krivit: vuoi certezze, non probabilità.
    Chi, come me, è abituato ad affidarsi alla probabilità delle funzioni di eccitazione, non può essere paragonato a Krivit che affida la sua fortuna personale a un personaggio come Widom. Se non si impara a partire dal noto e consolidato per procedere verso l’ignoto non si fa scienza. I ff dimostrino che le funzioni di eccitazione delle reazioni che propongono sono scorrette e verranno presi in considerazione dal GAS. Devono proporre altre funzioni di eccitazione, altrimenti saranno presi in considerazione solo dai laureati in informatica come Krivit, alla ricerca di emozioni eccitanti.
    Krivit dispone di una notevole abilità editoriale, ma resta vincolato alla sua preparazione di informatico. Tutto quello che si trova nel suo libro era già stato scritto in New Energy Times.

    1. Camillo,
      Tutto quello che si trova nel suo libro era già stato scritto in New Energy Times.
      No. Con “certezza” mi riferisco a quella che Garwin non ha, non alle funzioni di eccitazione.

      Lux,
      LOL! If Krivit has money in a company expecting to use the WLT, he just lost it. He writes that a WL device might produce microwatts, but it will not produce watts for decades.
      Come sanno i bene informati di questa storia (Rossi e pochi altri fortunati fra cui lo scrivente),
      Rossi and the few others are so well informed they think Marie Curie (born 1867) was Napoleon (dead 1821)’s lover…

      Andrea,
      nella fisica nucleare “tradizionale” esistono già tutti gli strumenti per trattare gli stessi identici fenomeni!
      Thanks, that’s what I was trying to imply with “80 years of observed (and not) reactions”.

      Steven,
      multi-body nuclear interactions are Andrea’s field of expertise, way over my head, but his older colleagues say he’s bright. Most of his papers are in arXiv and – for me –this one is an example of how he bridges theoretical physics (first method) and chemistry (second method)… with tin!
      p.s. thanks for the visit. It’s my first book review here, a bit of an experiment but safe, we don’t sling mud unless attacked with b.s.

  3. Widom Larsen deriva da una fondamentale incomprensione della natura della massa efficace, non solo non è sperimentalmente verificata (perché è facile da verificare nei casi in cui la massa efficace raggiunge valori alti), ma teoricamente derivata dal fatto che la fisica molti-corpi non la capiscono in molti e in tanti si improvvisano.
    Esistono condizioni ovviamente in cui il mezzo agevola (o proibisce) decadimenti beta o reazioni nucleari modificando il Q-Valore, che vengono rappresentati nella teoria con quello che si chiama “potenziale chimico” o “energia di Fermi”.
    Ne avevo già discusso da Franchini e avevo portato un esempio di una mia pubblicazione in cui un decadimento proibitissimo in condizioni di laboratorio (per due motivi: avviene al controcorrente rispetto al solito, dal Neon al Fluoro anziché dal Fluoro al Neon, e avviene attraverso un canale che di solito è piccolo piccolo e “proibito”), diventerebbe fondamentale e dominante nelle condizioni che si verificano nelle supernove.
    Ma la massa efficace che è la chiave di WL (che pur c’è anche nella “mia” teoria) non c’entra niente, dato che è il potenziale chimico a determinare il Q-valore della razione!
    La cosa pazzesca è che questi errori da studenti diventano capisaldi delle teorie fuffare fredde, quando in realtà nella fisica nucleare “tradizionale” esistono già tutti gli strumenti per trattare gli stessi identici fenomeni!
    Insomma bisognerebbe calcolare il contributo al potenziale chimico del cristallo, non il contributo alla massa efficace, ma dato che il contributo al potenziale chimico è di pochi eV e gli fa il solletico ai processi nucleari allora vanno a ribaltare la fisica molti-corpi e far ribaltare nella tomba Landau e Fermi…

  4. Cit.: “A differenza di Lewan, ha fatto un’ottima cronaca “warts and all” senza farsi imbeccare da nessuno, nemmeno da Larsen.”
    Vero. Non ne aveva bisogno. Come sanno i bene informati di questa storia (Rossi e pochi altri fortunati fra cui lo scrivente), Krivit è socio della società che sta dietro (o davanti, faccia lei) W-L. Se quindi parlasse male di quella teoria sarebbe un cretino, in quanto al conflitto di interessi è grande come una casa. Lewan avrà mille difetti ma da Rossi non ha preso un centesimo. Faccia lei la tara a chi è meglio dei due…

  5. Caro Camillo Franchini,
    It has been a few years since we have spoken. I hope you are well. You apparently have many opinions about me and my book, but you’ve not read the book. Of course, everyone is entitled their own opinions (but not their own facts). I’d be happy to send you a free copy so you can attempt to critique the book (and me) accurately, and with facts. Let me know.
    Cordiali saluti,
    Steven

  6. Caro Andrea Idini,
    Has somebody published a peer-reviewed paper in a respected journal that shows that WLT’s mass renormalization is wrong? Or is this just your informal opinion?
    Steven

  7. Steven,
    I’d be happy to send you a free copy so you can attempt to critique the book (and me) accurately, and with facts.
    I am glad to hear from you directly again. I hope you are well too.
    Thank you for your offer; in fact Sylvie’s review is attractive and makes me curious.
    I’ll let you have my postal address.
    Thank you very much.
    All the best
    Camillo

  8. “Lewan avrà mille difetti ma da Rossi non ha preso un centesimo”
    Vero: ha sostenuto (e sostiene) la frode di Rossi – come prima quella della DGT – per molto meno di cash alla mano dal frauder per eccellenza; tipo uscire dall’ombra in cui stava e vendere qualche copia in più delle sue agiografie, ad esempio.

  9. Sylvie and Andrea,
    Ciuchi et al calculate a rate 300 times different than WL. Yes, of course they will get a different – and wrong – result than WL. The problem with Ciuchi is that they calculate based on a two-body interaction. The fundamental concept of WL is that the calculation is a based on a multi-body interaction. See page 276 of my book.
    Andrea, here’s the information you need to learn about Ciuchi’s calculation error:
    Widom, Allan, Srivastava, Yogendra N., and Larsen, Lewis (Oct. 17, 2012) “Erroneous Wave Functions of Ciuchi et al. for Collective Modes in Neutron Production on Metallic Hydride Cathodes,” http://arxiv.org/abs/1210.5212
    If there is an error in http://arxiv.org/abs/1210.5212 I would like to see a published response, ideally in a peer-reviewed journal.
    Thanks,
    Steven

  10. @Steven B. Krivit
    Dear Steven,
    I found what I think is a major fault in the WLS theory concerning exploding wires, as appearing in “A primer for electroweak induced low-energy nuclear reactions” Pramana October 2010, Volume 75, Issue 4, pp 617–637 DOI: 10.1007/s12043-010-0143-3.
    I’m, referring to Eqs (8)-(11). In particular equation (11) contains the term v that is the electron
    velocity that the authors set equal to 0.1c (1/10 of the light speed) to evaluate the effective mass.
    According to my understanding this is a terrible mistake since there is no object traveling so fast in a wire. Electrons that contribute to the electrical current are very slow indeed, let’s say in the order of mm/s [millimeter per second = 10 to the minus 11 c].
    Since the authors used v to calculate the relationship between the electrical current and the total number of electrons creating such a current, without any doubt they have to use that figure (10 to the minus 11) to
    calculate energy: this will provide meV and not MeV. The v represents what is called drift current.
    Should the electrons in wires move at 0.1c, we would have indeed LENRs any time we switch on an electrical appliance. Also thermal electrons in wires (noise) move at about 0,00001c.
    In a paper of theirs I read a few years ago, I will try to find it again, they made a similar calculation based on the time needed for charges on one plate of a capacitor to reach the other plate when the plates are short circuited by means of a wire about 20 cm long, if I remember well.
    I’m sorry but there is no charge traveling from one plate to the other. There are only charges moving very short distances, less than 1 mm. There are many more electrons in the wire then on the plate!
    So, it is very easy to increase the effective mass of an electron if the values you use for the physical parameters are clearly wrong also by high school standards. But real world behaves differently from your theory.

  11. I don’t see why anyone would “reply” in a peer review journal on WL.
    I have frankly to read again the original work since are some years since I’ve read it, but if I remember correctly it was very crude with a rapid mention of the effective mass as a direct source for Q-value change and thus rare processes becoming favored.
    If that’s the case, an eventual reply straightening the narrative would not be a piece of original work and not qualify as “peer review article” since it would only be just an application of well known physical principles. Other journals allows “comments” to be submitted on the journal itself, that’s does not seem to be the case on EPJ-C.
    It is common practice in nuclear astrophysics to consider the environment contribution to the nuclear reactions rates, in particular I was referring in my reply to this work of mine https://jyx.jyu.fi/dspace/bitstream/handle/123456789/47929/nic%20xiii002.pdf?sequence=1
    As you can see in Eq. (3.1) the beta decay-rate explicitly takes into account the conditions of the surrounding electron gas (in this case since the nuclei are bathing in a star core prior the supernova explosion) which contributes by the so-called chemical potential defining the “Fermi Distribution” in Eq. (3.4).
    In Fig. 2 you see that at different electron densities you have different beta decay and electron capture rates…etc…etc… So everything is dynamic and the medium is well taken care.
    Now, effective mass is a many-body effect as is tightly linked with a finite effective chemical potential (and, most importantly, with a differential in the chemical potential), so there cannot be one without the other, but the narrative is not as straightforward and simple as W-L “theory” puts it.

  12. Regarding the comment on arXiv 1210.5212, it’s late and I’m just browsing through, but I see that they fundamentally misinterpret the nature of Psi(0).
    There is for sure, also in a many-body system that is occupied in a collective excitation, the probability of “superposition of an electron and a proton” ( Psi(0) ), otherwise how they possibly hope the electron-capture to happen?
    The quantum numbers of the single electrons are not all forgettable, an electron in a plasmon is still labelled and attached to its atom, especially a core electron that will participate in an EC!
    But it does not really matter, the whole point is that a proper calculation has to be done calculating the full phase space and integrating obtaining the shape factor, not multiplying independent coefficients like some sort of glorified engineers…

  13. Gentlemen, if any of you are serious about your “faults” with WLT, you should publish them in a respectable peer-review journal, if not the same journals in which WL have published. I cannot take seriously your informal un-peer-reviewed claims in an Internet chat. Unless and until that happens, take care.

  14. …….affidarono il proprio nome e la reputazione delle LENR a Rossi, un uomo disonesto… già condannato per frode.
    Dalla versione cartacea del libro E-Cat Il Nuovo Fuoco di Vessela Nikolova pag. 131-132 pag. 136-137-138 pag. 249-250 pag. 271-272

  15. Steven,
    Before reading your book, let me know: have ever found a LENR registered in EXFOR (Experimental Nuclear Reactions) by BNL or IAEA or JCPRG?
    I cannot take seriously your informal un-peer-reviewed claims in an Internet chat.
    Informal chats are very common in the scientific world. Precondition is that the chatting people should be real scientists like Andrea Idini, not would-be scientists.
    Your interventions would be welcome in my blog fusionefredda.wordpress.com

  16. “Gentlemen, if any of you are serious about your “faults” with WLT, you should publish them in a respectable peer-review journal, if not the same journals in which WL have published. I cannot take seriously your informal un-peer-reviewed claims in an Internet chat.”
    Steven, you have to understand two things:
    1- arXiv is not a peer review journal.
    2- There is no reason to publish to “disprove” something of limited reach such as WLT. A publication is an original piece of work which adds to the human knowledge in some way. I can just quote a many-body theory book, such as Fetter and Walecka on how to calculate properly a Green Function, or I can quote a Beta Decay theory book such as Behrens and Buehring, but I cannot make an original work out of it.
    Pointing out mistake of other people is not the place of peer review papers, is the place of “comments”, which EPJ does not allow.
    Moreover I already provided you with another peer review article, by me, with a different and way more complete treatment of electron capture in dense environment (and including all the type of electron capture, both allowed and forbidden ones).
    So what would you like? Something that starts “WLT is wrong for reason such and such?”. This is not how academia works, especially when the stake is so low (the article has 20 citations, less than what I wrote while I was a PhD student) and when the error so blatant, and I will never get pass peer review with such premises.
    I could write an arXiv, but to what point? Everybody that know the first thing about beta decay already know how to do electron capture in the medium…
    I would just make my collaborators angry to see that I cannot find time for them but for useless exercise 😛 Out of joke, maybe in the future I will be invited to teach and will be able to organize as lecture notes, but as I have just said, the material is already everywhere, just take the review by Langanke on weak processes I cite in my article…
    The theory of Beta decay in the medium has its origin by John Bachall [1] in the ’60, so what can we say about something so rough doesn’t even address the main points given by Bachall 50 years ago?
    Why should I improptu write on why WLT is wrong, if Widom and Larsen don’t bother to write in their article why a giant like Bachall is wrong?
    What could be a sound academic article would be an application of the article [1,2] to a possible heavy condensate considering plasmon, auger electron and all the fauna of the electron spectrum. I simply don’t have the time to do so, but if you’re willing to pay for a student bursary is no problem…
    [1] http://journals.aps.org/pr/abstract/10.1103/PhysRev.126.1143
    [2] https://jyx.jyu.fi/dspace/bitstream/handle/123456789/47929/nic%20xiii002.pdf?sequence=1

  17. @Steven Krivit
    Gentlemen, if any of you are serious about your “faults” with WLT, you should publish them in a respectable peer-review journal, if not the same journals in which WL have published.
    You are perfectly right Steven and actually I tried to publish a paper on Nature saying that the drift current in a wire moves at mm/s and WL&S were wrong in their assumptions.
    But, the board replied they could not publish the paper since the matter is well known at least since one century. They addressed me to wikipedia under section Drift Speed:
    Typically, electric charges in solids flow slowly. For example, in a copper wire of cross-section 0.5 mm2, carrying a current of 5 A, the drift velocity of the electrons is on the order of a millimetre per second.
    https://en.wikipedia.org/wiki/Electric_current#Drift_speed
    Please read carefully the wikipedia article and the WL&S paper eq. 11 (and the following alinea). Unless and until that happens, take care.

  18. @ Steven B. Krivit
    Gentlemen, if any of you are serious about your “faults” with WLT, you should publish them in a respectable peer-review journal, if not the same journals in which WL have published. I cannot take seriously your informal un-peer-reviewed claims in an Internet chat. Unless and until that happens, take care.
    Sorry for my bad English but …
    With the previous sentence, you remind me of some creationist I know (not so many, but we have some in Italy too).
    Fortunately we’re living in free countries, so we’re free to believe in what we want. In Adam and Eve created directly by God, in Santa Claus, in a flat Earth, in Cold Fusion and in existence of honest politicians.
    But if you ask for your beliefs to be negated in a respectable peer-review journal, you’re reversing the burden of proof: it is Widom and Larsen who have to convince the world (Idini and other nuclear scientists in primis) that their theory is correct, not the opposite.
    Or do you think that we have to take seriously the Focardi/Rossi paper because no one published a paper in a respectable peer-reviewed journal, that shows its errors?
    Anyway… maybe it isn’t the case, but… I’m really worried when I see that a theory is developed to explain unproven phenomena. I fear that the theory will be used to add credibility to the same disputable experiments that should prove the theory itself.

    1. E.K. Hornbeck (edited for clarity…)
      I fear that the theory will be used to add credibility to the same disputable experiments that should prove the theory itself.
      My main disagreement with Steven. He believes excess heat and nuclear phenomena are real. I’m pretty sure (tks to my “peer-reviewers”) that they are instrumental errors at best, and basic errors in the “theory” discredit LENRs even more. I can’t understand why he trusts W&L who only managed to split the LENR community, but it makes his book fun to read.
      p.s. and I disagree with Camillo as well: if you design an experiment in order to confirm your hypothesis you’re aiming to collect only the data you expect. A post-hoc theory will suffer from the same confirmation bias.

  19. EK Hornbeck,
    I ask you and others to support and publish your critique scientifically, as scientifically as you expect researchers to present and publish their data.
    This forum has been informative for me, but I have no more time for such discussions. If anyone here would like to continue discussing LENRs, please contact me through the http://www.newenergytimes.com Web site.
    Grazie,
    Steven

  20. @ Steven B. Krivit
    I ask you and others to support and publish your critique scientifically
    I’m not interested in criticizing the WLT scientifically; others, better than me, can do it if they have time to loose.
    I’m interested in criticizing the way the cold fusion fans are supporting it.
    I criticize your way of thinking: you conclude that the fact that nobody “publish them in a respectable peer-review journal” proves that the theory is valid.
    It’s an illusion and a futile attempt to reverse the burden of proof.
    Scientifically speaking, indifference is a very effective criticism.
    And I repeat my question (hoping that it’s written in a understandable English): do you think that we have to take seriously the Focardi/Rossi paper because no one published a paper, in a respectable peer-reviewed journal, that shows its errors?
    as you expect researchers to present and publish their data
    Regarding cold fusion, I’m not interested at all in theories.
    What I expect, from cold fusion researchers, is a description of an experiment that it’s easy to implement and that shows, systematically and without any doubt, the existence of the phenomenon.
    Only if, and when, cold fusion researchers will be able to do this, and convince the whole scientific community, I will be interested in regarding theories.
    Not before.
    This forum has been informative for me, but I have no more time for such discussions.
    OK.
    Grazie
    Grazie a lei.
    And good luck in your books and sorry if I’m o I’ve been too harsh; it’s very very difficult, for me, to express myself in English.

  21. @ Oca Sapiens
    E.K. Hornbeck (edited for clarity…)
    For clarity o per carita’ di patria ? 🙂

  22. @ocasapiens
    if you design an experiment in order to confirm your hypothesis you’re aiming to collect only the data you expect.
    Experiments typically aim to confirm a theory. Experiments must be riproducible by other experts at any time and in any country. Without experiments a theory is useless and at most must be considered only an interesting suggestion.
    Experiments aimed to disprove a theory do not exist, they are not even conceivable.
    All the same you can’t request an article disproving a theory. It does not belong to the scientific mood. If somebody complies, you have only to thank him for the attention he has deserved to your theory.
    Anyway, on 23 March 2102 I wrote two lines about Widom/Srivastava in my post “Srivastava”.
    Widom badly needs an experimental confirmation, otherwise his theory belongs to the cloud where Hagelstein’s hundred theories are hidden.
    Too many theories should be considered scientific spam.

    1. E.K. Hornbeck,
      veda lei! Nel mio mestiere “to edit for brevity” ci vuole il permesso dell’edited, “to edit for clarity” non serve.

      Steven,
      I ask you and others to support and publish your critique scientifically, as scientifically as you expect researchers to present and publish their data.
      Right, that’s what Ciuchi et al. have done and no data challenging their results have been published since. Meanwhile we – the vulgum pecus – can still learn something when Andrea o Giancarlo show us somebody’s errors.

      Camillo,
      Experiments typically aim to confirm a theory
      when you’re teaching children. In research there are competing theories, competing hypotheses or questions arising from a theory, competing interpretations of former results etc. So you design an experiment in order to collect data whether they support your hypothesis or not.
      Experiments aimed to disprove a theory do not exist, they are not even conceivable
      How do think theories are being disproven? How do you know phlogiston doesn’t exist? Or that Pasteur was right?
      Too many theories should be considered scientific spam
      yes, they are usually called “theories” in scare quotes.

  23. @ocasapiens
    How do you know phlogiston doesn’t exist?
    Because nobody was able to prove its existence.
    So you design an experiment in order to collect data whether they support your hypothesis or not.
    The experiment is recorded only if the data support the hypothesis. Otherwise hypothesis and experiment disappear together. It is not difficult to imagine that plenty of scientific hypotheses have been put forward without getting an experimental confirmation. There is no trace of the hypotheses and related experiments left.

    1. Camillo,
      Because nobody was able to prove its existence (of phlogiston).
      Exactly, the M&M experiment disproved the theory.
      Steven se n’è andato, ripasso all’italiano.
      The experiment is recorded only if the data support the hypothesis.
      Ma va?. Ci metterai 2 anni a pubblicarli invece di 6 mesi, ma poi ti danno il Nobel per la chimica. O per la medicina se non hai trovato il DNA di un virus. Altri esempi a richiesta.
      It is not difficult to imagine that plenty of scientific hypotheses have been put forward without getting an experimental confirmation
      99/100 esperimenti non portano a nulla di nuovo, ma non vuol dire. L’ipotesi di Schwartzschild-Einstein sulle onde gravitazionali è rimasta senza conferme per un secolo. Einstein non ci contava, dubitava che esistessero buchi neri. In compenso era convinto che che il paradosso Einstein-Podolsky-Rosen fosse un’assurdità e oggi si replica tutti i giorni.
      Sei come Steven, prendi le tue credenze per certezze. QED…

  24. @Giancarlo
    But, the board replied they could not publish the paper since the matter is well known at least since one century. They addressed me to wikipedia under section Drift Speed:
    ..ehm..
    thermal velocity
    and Vthermal=1.2?10^6 m/s at t=300 K.

    1. Pippo Esploratore (ma lei è il laureato dalla Boiron in omeopatia? Se sì, la sua visita è un onore)
      ehm… non ho capito io!
      Giancarlo parlava degli elettroni nel tungsteno della lampadina di Larsen? Se intendeva la thermal velocity nel deuterio di Widom-Larsen non saprei esattamente, direi un paio di km/s massimo.

  25. Giancarlo wrote:
    I’m, referring to Eqs (8)-(11). In particular equation (11) contains the term v that is the electron
    velocity that the authors set equal to 0.1c (1/10 of the light speed) to evaluate the effective mass.
    According to my understanding this is a terrible mistake since there is no object traveling so fast in a wire. Electrons that contribute to the electrical current are very slow indeed, let’s say in the order of mm/s [millimeter per second = 10 to the minus 11 c].

    @ocasapiens
    ehm… non ho capito io!
    It’s not rocket science!
    c ~= 3*10^8 m/s, Vthermal = 1.2*10^6 @300K
    drift speed has nothing to do with thermal speed!

    1. Pippo Esploratore
      M’è servita la tele-visione psicotronica, altro che rocket scienze o a quel paper ci arrivavo l’anno prossimo. Cmq non ho capito lo stesso perché la drift speed non c’entra. WLS parlano proprio della velocità della corrente:
      Thus, we see that even with a moderate (v/c) ? 0.1, if currents are much larger than the Alfv´en value, the chemical potential can be of the order of MeV’s or higher

  26. @ Camillo
    Experiments aimed to disprove a theory do not exist, they are not even conceivable.
    Affermazione sorprendente.
    Evidentemente lei non e’ d’accordo con Popper (il che e’ assolutamente lecito, sia chiaro) che sosteneva che una teoria, per essere scientifica, deve essere falsificabile.
    D’altro canto la sua affermazione e’ falsificabile: basta immaginare un esperimento in grado di smentire una teoria scientifica.
    Quindi la sua affermazione sarebbe scientifica, secondo Popper.
    Congratulazioni; peccato che lei sia in disaccordo con Popper.
    E peccato anche che la sua affermazione sia facilmente smentibile.
    Perche’ non solo e’ concepibile ipotizzare degli esperimenti in grado si smentire delle teorie scientifiche, ma e’ stato fatto piu’ volte nel corso dei secoli.
    Del resto, a volte, gli esperimenti vengono fatti proprio per discriminare tra due teorie. Il che vuol dire che sono fatti per smentirne almeno una.
    All the same you can’t request an article disproving a theory. It does not belong to the scientific mood. If somebody complies, you have only to thank him for the attention he has deserved to your theory.
    Un esempio di un articolo che smentisce una teoria: Michelson and Morley, “On the Relative Motion of the Earth and the Luminiferous Ether”, Third Series, Vol. XXIV, n° 203, Art. XXXVI, p. 333-345, 1887.
    Oca Sapiens: How do you know phlogiston doesn’t exist?
    Camillo: Because nobody was able to prove its existence.

    Questo vuol dire che oggi il flogisto non esiste ma che se domani qualcuno ne riuscisse a provare l’esistenza, da domani esisterebbe (e non da prima).
    Ovvero, domani potrebbe esistere quello che oggi non esiste e l’esperimento che ne prova l’esistenza lo genererebbe.
    Visto che l’esperimento e’ una conseguenza del pensiero umano, il pensiero umano diviene creatore della realta’.
    Franchini: lei e’ un idealista. Non l’avrei mai detto.
    The experiment is recorded only if the data support the hypothesis. Otherwise hypothesis and experiment disappear together.
    Quindi lei sta affermando che l’esperimento di Michelson e Morley e’ scomparso insieme all’ipotesi dell’etere luminifero.
    Interessante.

  27. @ocasapiens
    La mamma va a fare la spesa con l’automobile nuova. Il negozio è vicino (100 metri) in linea d’aria ma per arrivarci bisogna fare un giro lungo per le vie della città (500 metri). La mamma Impiega circa 100 secondi
    per arrivare al negozio. Zio Giancarlo dice che la sua velocità media è stata di 100 m/s mentre Zio Pippo dice che la sua velocità media è stata di 500 m/s.
    Ha ragione lo zio Pippo o lo zio Giancarlo ?

  28. “Ha ragione lo zio Pippo o lo zio Giancarlo ?”
    Ma infatti: pieno così di semafori e deviazioni per lavori in corso quando si va a corrente fusionista

  29. @Pippo Esploratore
    drift speed has nothing to do with thermal speed!
    Perfettamente d’accordo.
    Però nel lavoro di WL&S si parla della corrente e non del rumore termico. Subito dopo la (9):
    where v is the mean velocity of the electrons in the current.
    E’ in grado di capire che cosa questo vuol dire in italiano? Faccia uno sforzo.
    Prima di fare lo spiritoso dovrebbe leggere il lavoro di cui si parla.
    Per dimostrarle che Lei è completamente ignaro di fisica la invito a far uso del calcolatore che ci ha proposto mettendo 300 K. Vedrà che vengono circa 95 km/s. In un plasma. Che cosa la induce a credere che il valore da Lei riportato per i metalli [preso da un blog amatoriale]
    Vthermal = 1.2*10^6 @300K
    non sia errato?
    Difatti basta andare su wikipedia
    https://it.wikipedia.org/wiki/Corrente_elettrica
    dove trova:
    velocità termica 118 km/s
    velocità di deriva (corrente) 0.1-1 mm/s
    Mi stia bene e studi la fisica invece di fare lo spiritoso.

    1. Giancarlo,
      Ma certo! A 300 K le LENR trasmutano il filo in un plasma stellare. Non è rocket science infatti, è la pycnofusion di Mizuno. E zio Pippo è un trubì.

  30. EKH
    Questo vuol dire che oggi il flogisto non esiste ma che se domani qualcuno ne riuscisse a provare l’esistenza, da domani esisterebbe (e non da prima).
    Se qualcuno dimostra che il flogisto esiste dobbiamo solo prenderne atto. Se esiste, esiste da sempre.
    Quindi lei sta affermando che l’esperimento di Michelson e Morley e’ scomparso insieme all’ipotesi dell’etere luminifero.
    Nessuno dubitò che l’esperimento fosse stato condotto bene, per cui fu dimostrata la non esistenza dell’etere. Immagino che Lei veda la cosa come la dimostrazione della non esistenza di mozzarelle sulla Luna.
    Come mai si interessa di scienza? Finora ho creduto che fosse laureato in filosofia. Ha seguito il mio consiglio di scegliersi una bella pista ciclabile di campagna?

    1. Camillo,
      Nessuno dubitò che l’esperimento fosse stato condotto bene, per cui fu dimostrata la non esistenza dell’etere.
      LOL. Come tutti possono vedere, ne hai dubitato tu il 27 settembre 2016
      Anche l’esperimento di Michelson Morley fu progettato in positivo, dato che si voleva dimostrare l’esistenza di un etere immobile. Un esperimento non può essere progettato per negare un’ipotesi.
      E stamattina ti sembrava inconcepibile:
      Experiments aimed to disprove a theory do not exist, they are not even conceivable.
      Forse dovresti provare a interessarti di scienza un giorno, nel frattempo ti consiglio di “sceglierti una bella pista ciclabile di campagna”.

  31. @Pippo Esploratore
    La mamma va a fare la spesa con l’automobile nuova. Il negozio è vicino (100 metri) in linea d’aria ma per arrivarci bisogna fare un giro lungo per le vie della città (500 metri). La mamma Impiega circa 100 secondi
    per arrivare al negozio. Zio Giancarlo dice che la sua velocità media è stata di 100 m/s mentre Zio Pippo dice che la sua velocità media è stata di 500 m/s.
    Ha ragione lo zio Pippo o lo zio Giancarlo ?

    Ma Lei ci sta prendendo in giro o è proprio stupido di natura? Zio Giancarlo al massimo Le può dire che la velocità media è stata 1 m/s mentre Zio Pippo dirà 5 m/s.
    Quanto aveva in aritmetica? Trauma infantile? Colpa del maestro Bartocci?

  32. @Giancarlo
    ..ehm..
    Vediamo un po’ …
    Lei è proprio sicuro sicuro sicuro che Widom e Larsen si riferissero alla velocità di drift ?
    A me pare proprio di no..
    @Camillo
    Lei che ne pensa ?
    Seguo il suo blog con molta attenzione

    1. Pino Esploratore,
      @Camillo
      Lei che ne pensa ?
      Seguo il suo blog con molta attenzione

      Ecco da dove le viene l’idea che la corrente elettrica è una temperatura e un metallo un plasma!
      Avete buttato all’aria la possibilità di creare un dialogo costruttivo con Krivit
      Lei cos’avrebbe fatto per crearla, di preciso?
      e di mettere in luce seriamente le contraddizioni e le debolezze di una delle piu accreditate (v. NASA et al) teorie dei fusionisti!
      E quale sarebbe?
      I lettori sono in grado di distinguere le critiche fondate da quelle campate in aria.
      Lei no.

  33. @Giancarlo
    Lei pensa che gli altri siano stupidi.
    Crede seriamente che Widom e Larsen confondano la velocità di drift con quella termica ?
    Certi atteggiamenti non fanno altro che portare acqua al mulino dei fusionisti.
    I lettori sono in grado di distinguere le critiche fondate da quelle campate in aria.
    Avete buttato all’aria la possibilità di creare un dialogo costruttivo con Krivit e di mettere in luce seriamente le contraddizioni e le debolezze di una delle piu accreditate (v. NASA et al) teorie dei fusionisti!

  34. @Pippo Esploratore
    Lei pensa che gli altri siano stupidi.
    Non tutti. Solo quelli che scrivono stupidaggini.
    Crede seriamente che Widom e Larsen confondano la velocità di drift con quella termica ?
    No. Difatti scrivono esplicitamente di velocità di drift della corrente. E in ogni caso v=0.1c non ha senso neppure per la velocità termica che Le ripeto (si guardi la teoria di Sommerfeld) è circa 100 km/s e non 30.000 km/s.
    I numeri sono numeri. Quanto a Krivit ritengo abbia perso una buona occasione per chiarirsi le idee sulla WL&S. Peggio per lui. Io faccio un altro lavoro.

  35. @ Camillo
    Se qualcuno dimostra che il flogisto esiste dobbiamo solo prenderne atto. Se esiste, esiste da sempre.
    Su questo siamo perfettamente d’accordo.
    Quanto sta dicendo pero’ e’ in contrasto con quanto affermava prima, ovvero che lei sa che qualcosa non esiste poiche’ nessuno e’ stato in grado di dimostrarne l’esistenza.
    Nessuno dubitò che l’esperimento fosse stato condotto bene, per cui fu dimostrata la non esistenza dell’etere. Immagino che Lei veda la cosa come la dimostrazione della non esistenza di mozzarelle sulla Luna.
    Al contrario: e’ lei che afferma (anzi: affermava prima) che la mozzarelle sulla Luna non esistono poiche’ nessuno e’ stato in grado di dimostrarne l’esistenza.
    Io ritengo che quell’articolo, e l’esperimento che descrive, dimostrino (previa conferma da parte di altri sperimentatori, che del resto non manco’) che l’etere luminifero non esiste; e mi sembra di capire che siamo d’accordo su questo.
    Ma ritengo anche che quell’articolo dimostri che lei ha inequivocabilmente torto quando afferma che “Experiments aimed to disprove a theory do not exist, they are not even conceivable” e anche che metta pesantemente in dubbio la sua seguente affermazione secondo la quale “you can’t request an article disproving a theory. It does not belong to the scientific mood”.
    Speravo fosse evidente.
    Come mai si interessa di scienza?
    E lei?
    Finora ho creduto che fosse laureato in filosofia.
    E continua a crederlo dopo le sciocchezze pseudo-idealiste che ho scritto nel precedente intervento? Sia serio. O anche no: se Benedetto Croce fosse ancora vivo, mi rincorrerebbe per percuotermi col suo libro di ricette.
    Comunque, lei aveva anche ipotizzato che io fossi uno psicologo, un laureato in lettere, un fisico in disarmo e non ricordo piu’ quant’altro.
    Ma e’ inutile: non glielo dico in cosa sono laureato. Le confermo solo di essere un giullare.
    Continui pure a credere (e ipotizzare) quello che vuole. La sua abitudine a deviare il discorso verso le persone con cui dialoga, e la loro presunta inadeguata preparazione, rende sempre evidente la sua difficolta’ a ribattere nel merito.

  36. @ Pippo Esploratore
    Avete buttato all’aria la possibilità di creare un dialogo costruttivo con Krivit e di mettere in luce seriamente le contraddizioni e le debolezze di una delle piu accreditate (v. NASA et al) teorie dei fusionisti!
    Davvero lei crede che fosse possibile un dialogo costruttivo che portasse a questo risultato?
    A me sembra che Krivit fosse solamente interessato a far passare il messaggio che la WLT e’ valida perche’ nessuno pubblica articoli per smentirla. Lo vedo solo io il pericolo che si corre a lasciare incontrastata una simile posizione o lo vede anche lei?
    E, comunque, e’ sicuro che sia un bene creare un “dialogo”?
    Non pensa che la propaganda fusionista possa alimentarsi proprio grazie alla presenza di tale dialogo?
    Se non lo pensa, Krivit ha invitato anche lei a dialogare nel suo sito; cosa aspetta?

  37. “Pippo” pare il solito fusionista in disguise che cerca solo di far avere alla FF dignità di dialogo – peccato confonda 100:100 o 500:100 per 100 e 500 e, sgamato, sollevi eccezioni relative a dialoghi inesistenti.
    Pieno di tornanti a gomito, sulle strade della corrente, D’altronde, anche una goccia d’acqua tra le onde – sapeste quanta strada fa, se a misurarla è un fusionista

  38. ocasapiens
    Forse dovresti provare a interessarti di scienza un giorno
    Non esagerare Oca, sappiamo tutti che sei laureata in Storia.

  39. @Camillo
    Confesso che ammiro l’ostinazione con cui difendi le tue idee. Soprattutto quelle sballate.
    Francamente non capisco perché tu intervenga in un dibattito su teorie ed esperimenti che richiederebbe una laurea specifica, tipo Filosofia della Scienza o Metodologia della Scienza. Che ci azzecca una laurea in chimica con tali argomenti.
    Io di mio mi affido infatti ai grandi, tipo Popper o Feynman
    “In general, we look for a new law by the following process. First, we guess it (audience laughter), no, don’t laugh, that’s really true. Then we compute the consequences of the guess, to see what, if this is right, if this law we guess is right, to see what it would imply and then we compare the computation results to nature, or we say compare to experiment or experience, compare it directly with observations to see if it works.
    If it disagrees with experiment, it’s wrong. In that simple statement is the key to science. It doesn’t make any difference how beautiful your guess is, it doesn’t matter how smart you are who made the guess, or what his name is… If it disagrees with experiment, it’s wrong. That’s all there is to it.”

    Un esperimento non può provare che una teoria è giusta, può solo provare che la previsione fatta sul risultato dell’esperimento è giusta. Può invece provare, senza dubbio alcuno, che la teoria è errata. Vedi sopra. Per cui la tua affermazione che non si fanno esperimenti in negativo mi pare un po’ azzardata.
    Proviamo a formalizzare il tutto:
    T(I) ==> R(E)
    Una teoria T derivata da un vettore di ipotesi I prevede che in corrispondenza di un vettore di possibili esperimenti E si abbia un vettore di risultati R.
    Basta che una sola istanza del secondo membro sia falsa perché la teoria sia errata.
    Invece se il secondo membro è sempre vero (congruente con le previsioni della teoria) la teoria è plausibile ma non vera. Nessuna teoria è vera per definizione. Tenere a mente la gravitazione universale di Newton che ha resistito qualche centinaio di anni fino ad Einstein e oggi è messa a dura prova, insieme alla relatività generale, dalle stelle che vanno troppo veloci e costringono gli scienziati creativi a piazzare qua e là nel cosmo, dove fa più comodo, quintali e quintali e quintali di materia oscura.
    Il caso più subdolo è quello di una teoria che è fondata su ipotesi errate e produce risultati in linea con la teoria. Le previsioni sono giuste ma la teoria è errata.
    Prendiamo la WL&S di cui stiamo parlando: immaginiamo per un attimo che un filo che esplode produca una qualche firma nucleare che certifichi una fusione. La WL&S è vera? No, pura coincidenza: non può essere vera una teoria che parte da un’ipotesi bislacca sulla velocità degli elettroni nei metalli per ricavare i MeV necessari alla bisogna. Occorrerebbe trovare una teoria più adatta della WL&S.
    PS Alcuni di noi conoscono l’identità di EHK e le sue lauree: debbo dire che preferisco la tua comicità a quella di Alberto Sordi, e detto da me…

    1. Giancarlo,
      Io di mio mi affido infatti ai grandi, tipo Popper o Feynman
      Da aspirante debunker preferisco la chiarezza di Feynman.
      Le fantasie di Camillo sugli interlocutori che vorrebbe discreditare sono sempre buffe, ma anche quelle sulle scienze, dalla A come Astronomia alla Z come Zoologia. Fosse l’unico pazienza, il problema che ci sono tanti laureati come lui. Sembrano non aver mai imparato a studiare.
      p.s. coincidenza oggi Nature ha un inserto sui problemi del Dark Universe.

      CimPy,
      povero Pippo, era venuto tutto baldanzoso a dare una lezione di patafisica e invece di imparare da lui, Giancarlo l’ha rimandato a scuola.

  40. @Ocasapiens
    Io invece non la rimando a scuola, onestamente non credo che le servirebbe a molto.
    Credere che W&L non conoscano gli ordini di grandezza della velocità di drift è semplicemente demenziale!
    Ho cercato di farvelo capire nell’intento di evitarvi una ulteriore figura barbina.
    Per quello che mi riguarda poi …contenti voi… contenti tutti!
    Un saluto a Camillo Franchini!

    1. Grazie signor Pippo Esploratore, ma duole costatare che la figura l’ha fatta lei nonostante – con tipica premura materna – cercassi di impedirle di farsi del male.
      Oltre a salutare Franchini, forse potrebbe ricordargli la domanda su drift speed e thermal velocity? Magari s’accorge della sua esistenza.

      Giancarlo,
      E’ demenziale che Lei si rifiuti di leggere il lavoro in cui scrivono quello che affermo.
      Sorpreso?
      Lei lo capisce che se fosse vero saremmo già tutti morti?
      Per un riscaldamento locale della madonna.

      Andrea,
      Steven deve aver problemi di memoria, sull’EJPC sono uscite ben 2 smentite teoriche a firma Luciano Maiani e altri sapientoni. Ho messo tutte le smentite in ordine cronologico nel post di oggi. Poi le incollo qua sopra.
      Se Zio Pippo s’impegna, secondo me i disegni a colori di Antonello Polosa li capisce perfino lui.

  41. “Credere che W&L non conoscano gli ordini di grandezza della velocità di drift è semplicemente demenziale!”
    Mai dire mai…
    D’altronde fanno un paper sull’electron capture senza mettere in referenza un singolo paper sull’electron capture, e Krivit vorrebbe pure che pubblicassimo per smentire… O_o

  42. @Pippo Esploratore
    Credere che W&L non conoscano gli ordini di grandezza della velocità di drift è semplicemente demenziale!
    Ho cercato di farvelo capire nell’intento di evitarvi una ulteriore figura barbina.

    E’ demenziale che Lei si rifiuti di leggere il lavoro in cui scrivono quello che affermo.
    Io scrissi a Widom e Srivastava: mi hanno coperto di insulti senza spiegarmi il perché la loro assunzione v=0.1c (che Le ripeto non vale neppure per le velocità termiche) dovrebbe essere bevuta da chiunque abbia una preparazione liceale appena discreta. Segno che avevo ragione, altrimenti mi avrebbero spiegato con le buone dove sbagliavo.
    Lei lo capisce che se fosse vero saremmo già tutti morti?

  43. “Zio Pippo” è qui a fare caciara – in tipico stile fonde come dico io, dove l’unica cosa che conta è sostenere che chi non accetta (rigorosamente per fede) che ci sia di più dietro a calcoli sballati che non valgono una cippa è solo un ignorante – la prova (che dovrebbe esserci di più)? Il 4 in matematica sfoggiato con orgoglio: non è lui che sbaglia né W&L che sbarellano, siamo noialtri che non capiamo che la matematica è un’opinione e che il 99,99% dri professori – dalle elementari all’università – non sanno niente o ci hanno deliberatamente ingannato – mentre i loro eroi (di anno in anno suscettibili di mutazione) spiccano per specchiata onestà e precisione in mezzo alla brodaglia di Fuffari di cui fan parte…

  44. @Giancarlo
    Io di mio mi affido infatti ai grandi, tipo Popper o Feynman
    Anch’io di mio mi affido ai grandi, tipo Rabelais e Sterne.
    Ti trovi bene in un ambiente protetto e flatteur, vero? Prova a uscirne e vedresti che musica.

    1. Camillo,
      Se ci dici di che laurea disponi sapremo modulare i commenti. Filosofia?
      Come puoi vedere, quelli che hanno fatto ricerca anche per poco li modulano così bene che riusciamo a discutere di tutto. A loro basta sapere che so leggere e di mestiere faccio domande.
      Anch’io di mio mi affido ai grandi, tipo Rabelais e Sterne.
      Strano, sono spiritosi.
      Ti trovi bene in un ambiente protetto e flatteur, vero?
      Confondi oca sapiens con fusione fredda? Non censuro nessuno e lo dimostra il fatto che insulti chiunque non sia un tuo flatteur – come Pippo Esploratore…

  45. @ocasapiens
    mi confondi con qualcun altro
    Se ci dici di che laurea disponi sapremo modulare i commenti. Filosofia?

  46. @ Camillo
    Non ho mai insinuato che Lei sia un fisico in disarmo.
    Non e’ lei che mi ha scritto “Da come si esprime mi sembra un fisico in disarmo” ?
    Comunque… passando ad altro… le segnalo, nel suo blog, una frase che mi sembra espressa in maniera confusa: “la sua affermazione [di Krivit] che il solo modo corretto di contestare una pubblicazione con cui non si è d’accordo è allucinante”.
    Dato il contesto, e tenuto conto di quanto ci ha scritto Krivit, immagino che sia da leggere come “l’affermazione di Krivit — secondo la quale il solo modo corretto di contestare una pubblicazione, con cui non si è d’accordo, e’ pubblicare un articolo di critica — è allucinante”.
    Se e’ cosi’, siamo sostanzialmente d’accordo.
    Certo sarebbe stato bello se mi avesse dato una mano a cercare di farlo capire allo stesso Krivit, visto che anche lei era intervenuto e interviene a commento di questo post.
    [rivolto a Giancarlo] Ti trovi bene in un ambiente protetto e flatteur, vero?
    Ambiente protetto questo?
    Guardi che siete lei e Passerini a bandire le voci sgradite.
    [rivolto a Oca Sapiens] Se ci dici di che laurea disponi sapremo modulare i commenti. Filosofia?
    Si rende conto che, in questo modo, evidenzia di essere incapace di argomentare nel merito delle questioni?
    Ha fatto delle affermazioni assurde, dal punto di vista epistemologico, e, come al solito, l’ostilita’ che prova nei confronti degli interlocutori le impedisce di ammetterlo.

  47. @ Giancarlo
    Una teoria T derivata da un vettore di ipotesi I prevede che in corrispondenza di un vettore di possibili esperimenti E si abbia un vettore di risultati R.
    Basta che una sola istanza del secondo membro sia falsa perché la teoria sia errata.

    Temo sia una boccia persa.
    Non credo che Franchini sia in grado di capire la terminologia; men che meno la sostanza.
    Nel suo commento di stasera (22:28), nel suo blog (nel quale si e’ rifugiato), evidenzia persino di non capire la differenza tra teoria e fenomeno. O, se vogliamo, tra quantificatore esistenziale e quantificatore universale.
    debbo dire che preferisco la tua comicità a quella di Alberto Sordi, e detto da me…
    Speravo che fosse la mia, di comicita’, paragonabile a quella di Sordi 🙁
    Be’, d’accordo, Sordi non e’ alla mia portata.

  48. @EKH
    Ambiente protetto questo?
    Ambiente protetto per Giancarlo (Giancarlone) intendo. Lavora nell’ovatta.
    Grazie per avere reso più chiara la mia frase.
    Si rende conto che, in questo modo, evidenzia di essere incapace di argomentare nel merito delle questioni?
    Un conto è avere come corrispondente Ascoli65, un altro è avere ocasapiens. Culture e preparazioni diverse; diverse capacità di affrontare gli argomenti. In campo medico certamente ocasapiens è preparata e ci mette una passione che tutti apprezziamo. Vale per tutti noi, non è per niente imbarazzante. O considera ocasapiens in grado di occuparsi di qualsiasi argomento scientifico?

  49. @ocapaiens
    Strano, sono spiritosi
    Per questo non li conosci. Guarda che di questo passo possiamo andare avanti per mesi. Ti conviene? A me piace, quindi non mi stanchi. Confrontarsi con una donna è sempre divertente.

  50. @ocasapiens
    Non censuro nessuno e lo dimostra il fatto che insulti chiunque non sia un tuo flatteur
    Spazientita vero? Da francese usi il verbo insultare a sproposito. Porta un esempio di un mio insulto e ti accorgerai che non corrisponde alla definizione che ne danno i dizionari della lingua italiana.
    Non sai che cosa è un insulto, ed è grave per una che vive in Italia da anni.

    1. Camillo,
      Q.E.D.
      Ti consideri un modello di elegante persiflage, è fin troppo ovvio, ma hai des gros sabots.
      In campo medico certamente ocasapiens è preparata
      Per niente, non me ne sono mai occupata.

      E.K. Hornbeck,
      (Per favore non lo dica a Giancarlo o mi toglie il saluto, ma Sordi non mi fa ridere, è come se gli mancasse un po’ di assurdità amichevole. Tati invece…)

  51. @ Camillo
    Guarda che di questo passo possiamo andare avanti per mesi. Ti conviene? A me piace, quindi non mi stanchi.
    Quindi ci sta confessando di essere un troll.
    Confrontarsi con una donna è sempre divertente.
    E con questo anche di essere sessista.
    Grazie per avere reso più chiara la mia frase.
    Non grazie per non aver scritto una parola per aver contrastare l'”allucinante” affermazione di Krivit.

  52. @ Camillo
    Porta un esempio di un mio insulto e ti accorgerai che non corrisponde alla definizione che ne danno i dizionari della lingua italiana.
    Sta scherzando, vero?
    E’ davvero convinto di non aver mai insultato nessuno?
    Le riporto la definizione di insulto dal Vocabolario Treccani
    Grave offesa ai sentimenti e alla dignità, all’onore di una persona (per estens., anche a istituzioni, a cose astratte), arrecata con parole ingiuriose, con atti di spregio volgare (come per es. lo sputo, un gesto sconcio, ecc.) o anche con un contegno intenzionalmente offensivo e umiliante
    Si riferiva solo ai suoi interventi in questo blog o possiamo cercare suoi insulti anche su Fusione Fredda?

  53. @ocasapiens
    Ti consideri un modello di elegante persiflage, è fin troppo ovvio, ma hai des gros sabots.
    Espressione molto infelice da cittadina con la puzza sotto il naso. Gros sabots come i contadini? Li porto quando non scrivo. Disprezzi i contadini?

  54. @ocasapiens
    Non grazie per non aver scritto una parola per aver contrastare l'”allucinante” affermazione di Krivit.
    Rendo il favore segnalando una Sua frase mal riuscita.
    Il 27 settembre ho commentato qui:
    Informal chats are very common in the scientific world. Precondition is that the chatting people should be real scientists like Andrea Idini, not would-be scientists.
    Lo stesso Andrea amministra un blog dove intervengono persone competenti. Anche Stefan Pomp partecipa a blog. L’operazione Carpenter è nata dal mio blog, in seguito a un vivace scambio con Andrea Rampado, mi pare nel 2012.

  55. @ocasapiens
    Ho sbagliato intestazione; il commento precedente era rivolto a EKH.
    Scusa.

  56. @ocasapiens
    vediamo se indovino
    Je vous vois venir avec vos gros sabots==>
    vous cachez mal vos intentions

    1. Giancarlo: 10+, poi se un giorno hai tempo ci sarebbe da spiegare che péter seguito da complemento oggetto non vuol dire scorreggiare. Per il resto, meglio rinunciare o sostiene di nuovo che in francese calabrone si dice bourdon…

  57. @ocasapiens
    j’ai pété la vieille radio en la branchant sur le 230
    ma anche senza complemento oggetto
    il péte de santé

    1. Giancarlo,
      10++ – è vero, oggi si usa come in mourir de rire, pleurer de joie ecc., ma l’espressione corretta sarebbe péter la santé, i.e.non scoppi tu, ma hai tanta salute da farla scoppiare.

      Camillo,
      ri-QED.

  58. @ocasapiens
    ci sarebbe da spiegare che péter seguito da complemento oggetto non vuol dire scorreggiare.
    Sapevo che eri in confidenza con Giancarlone, ma non immaginavo fino a questo punto. Un po’ di decoro, parbleu.
    A proposito: cosa vuol dire? Devo guardare il Littré?

  59. @ocasapiens
    E hai la pretesa di darmi lezioni di francese
    No, ho la pretesa di darti lezioni di moderazione.
    Nessuno ha mai scritto in francese nel tuo blog, e nemmeno nel mio. Qualche timida puntata in inglese, quando l’interlocutore era inglese. Mi dispiace, il francese è quasi scomparso dalla circolazione. Figurati che in TV non sanno nemmeno come si pronuncia Hollande. In Italia non gliene frega niente a nessuno come si pronuncia Hollande. Credo di essere il solo a indignarsi.

  60. @ocasapiens
    Per niente, non me ne sono mai occupata.
    Ti sei occupata di staminali, di vaccini, di omeopatia, di Hamer. Tutta medicina.
    Hai fatto bene, visto che hai la passione.

  61. @ocasapiens
    Scusa, péter non è una parola pesante come merde? Perché ne fai uso?
    Cambronne era un soldataccio, ma tu sei una signora, perdipiù stimata da Giancarlo.

    1. Camillo,
      merde è pesante perché è usato per insultare, a differenza dei sinonimi: “ma crotte” equivale a “ma cocotte”.
      Péter è polisemico, il senso dipende dal contesto. Riferito a una persona è come ruttare, non si fa in pubblico, ma il verbo non c’entra.
      Semmai mi occupo di diritti umani, di medicina non so quasi niente.

  62. @ocasapiens
    Péter è polisemico, il senso dipende dal contesto.
    Boh, contenta tu…
    In Italia ci andiamo cauti con le parolacce; quando si fa, si è coscienti di provocare. Il Vaffa di Grillo è efficace, proprio perché è volgare. Per molti la volgarità è uno strumento retorico. Dopo Grillo lo è sempre di più. Per forza, è dirompente come tutti i comici.

    1. Camillo,
      lasciamo perdere il francese che non è la tua lingua, in italiano:
      – “rompere” ha lo stesso senso in qualunque contesto?
      – dirti “hai rotto un bicchiere” è altrettanto volgare che dirti “Vaffa”?
      – che cosa c’è di comico in “Vaffa”?

  63. @ Camillo
    Il 27 settembre ho commentato qui
    Ha ragione, mi era sfuggito: ha speso, anche qui, piu’ di una parola contro l'”allucinante” affermazione di Krivit.
    Le mie scuse.

  64. @ocasapiens
    E hai la pretesa di darmi lezioni di francese!
    Non di darti lezioni di francese ma di dire che il francese è una lingua greve: fout le camp, fiche moi la paix, merde, péter, con, sono secondo me espressioni intollerabili.
    Però ripeto che mi spiace che in Italia siano rimasti in quindici a studiare il francese, a giudicare da quello che esce dalla televisione. Mi fa anche piacere che tu abbia scelto di esprimerti in italiano.

    1. il francese è una lingua greve
      Solo per chi confonde lingua e locutore, così come confonde esperimento e fenomeno ecc.
      A proposito di italiano greve:
      – “rompere” ha lo stesso senso in qualunque contesto?
      – dirti “hai rotto un bicchiere” è altrettanto volgare che dirti “Vaffa”?
      – che cosa c’è di comico in “Vaffa”

  65. @ocasapiens
    che cosa c’è di comico in “Vaffa”
    Per me niente; Grillo invece schiatta dalle risate ogni volta che lo dice. I comici sono come i bambini, imprevedibili.
    Ai comici come Grillo sono concesse espressioni grevi. Mi ricordo Daniele Luttazzi che infarciva di sconcezze i suoi show. Ai giullari è permesso tutto come ai nani di corte.

    1. Camillo,
      almeno abbiamo chiarito che in Italia come nel resto del mondo sono certi locutori ad essere grevi e non la lingua. A proposito di italiano greve:
      – “rompere” ha lo stesso senso in qualunque contesto?
      – dirti “hai rotto un bicchiere” è altrettanto volgare che dirti “Vaffa”?
      “Vaffa”, faccio presente, era lo slogan di molti italiani che di mestiere non erano comici. Anche questo.

  66. Non sapevo che a chimica facessero anche lezioni di linguistica. Non si doveva parlare solo di quello in cui si è titolati, Camillo? Cos’è, ci hai nascosto una laurea in Linguistica fin ad ora? (E una in Filosofia, e una in …)

  67. @gdvr
    Non sapevo che a chimica facessero anche lezioni di linguistica.
    Nessuna lezione di linguistica; cerco solo di convincere Ocasapiens che in Italia non si deve mai scrivere “scoreggiare”.
    Ma in fondo il blog è suo e può anche affondarlo, se le sembra opportuno.
    Al Liceo Classico dei miei tempi si studiava una lingua moderna fino in quinta ginnasio, cominciando dalla seconda media. Quattro anni, un impegno serio che cessava a quindici anni.
    Mi sorprende che una francese non apprezzi gli sforzi che un italiano fa per imparare la sua lingua. Cosa si deve fare per renderla felice? Devo mettermi a studiare inglese?

    1. Camillo,
      A proposito di italiano greve, ti avevo chiesto:
      – “rompere” ha lo stesso senso in qualunque contesto?
      – dirti “hai rotto un bicchiere” è altrettanto volgare che dirti “Vaffa”?
      Finché non rispondi, provare a convincermi di qualcosa è tempo perso.

      E.K. Hornbeck
      il rimmel costa
      è una tragedia, il “prude F***i” mi ridurrà sul lastrico prima del templare honoris causa.
      “In Italia non si deve mai scrivere scoreggiare” quando la letteratura abbonda di scoregge prodotte da cul fatto a trombetta secondo me fa ancora più ridere dell’inconcepibilità di esperimenti che smentiscono un’ipotesi.
      E detto da uno che prima dice di fidarsi di Rabelais e poi che non tollera il verbo péter…

      Gvdr,
      con Letteratura italiana direi che superano la dozzina. Escludo quella latina e greca, Petronio gli avrebbe fatto venire un infarto con tutti ‘sti discorsi sui peti.

  68. @ Camillo
    Mi ricordo Daniele Luttazzi che infarciva di sconcezze i suoi show.
    Cioe’… a lei, praticamente, non piacciono gli sketch di Daniele Luttazzi?
    Va’ be’… continuiamo cosi’… facciamoci del male.
    Mi sorprende che una francese non apprezzi gli sforzi che un italiano fa per imparare la sua lingua. Cosa si deve fare per renderla felice?
    Ad esempio, potrebbe iniziare a non cercare di insegnargliela.
    Per dirla con Sylvie, il rimmel costa.

  69. @ Camillo
    Nessuno ha mai scritto in francese nel tuo blog, e nemmeno nel mio. Qualche timida puntata in inglese, quando l’interlocutore era inglese.
    Davvero?
    Neanche nel suo?
    Proprio nessuno?
    Una volta tanto che quel commentatore aveva fatto una carineria per mettere a suo agio un interlocutore straniero, lei lo riduce a un “nessuno”.
    Che tempi, che tempi.

  70. Sentite tutti, io la finisco qui con queste foutaises da perdigiorno.
    State bene.

  71. Ecco, bravo Camillo, la finisca qui. Le assicuro che nessuno sentirà la mancanza dei suoi predicozzi mal informati e peggio ragionati su qualunque ambito dello scibile umano.

    1. Gvdr,
      sì, ma ogni tanto un perdigiorno che spara foutaises a raffica ci vuole, fa da pro-memoria: “Comment is free, but facts are sacred”.

  72. @ocasapiens
    ma ogni tanto un perdigiorno che spara foutaises a raffica ci vuole
    Allora colgo l’occasione.
    Tu che sei francese e te ne intendi: come mai “con” è maschile?
    Mi viene in mente il tedesco, dove Luna è maschile e Sole è femminile. Sono Pazzi Questi Barbari.

  73. @gdvr
    Le assicuro che nessuno sentirà la mancanza dei suoi predicozzi mal informati e peggio ragionati su qualunque ambito dello scibile umano.
    Peccato che Lei non intervenga più spesso qui e altrove.

  74. @ Camillo
    Sentite tutti, io la finisco qui con queste foutaises da perdigiorno
    Promesse, promesse…
    Comunque, credo che nessuno pretenda che lei smetta di scrivere.
    Quello che spereremmo e’ che lei non sporchi in casa altrui.
    Peccato che Lei [, gvdr, ] non intervenga più spesso qui e altrove
    Una volta tanto, sono d’accordo con lei.

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