O's digest, anche per orecchietti di radiopop

Impressionante, anche con il doppio di tempo, nelle Oche non ci sta dentro tutto quello che vorremmo segnalarvi sui temi dei quali discutiamo ogni tanto e soprattutto se siete volontari in un’Ong. Tappo qualche buco.

Ghiacci polari
Su Science, Dirk Notz e Julienne Stroeve evidenziano la correlazione lineare tra concentrazione atmosferica di CO2 in aumento ed estensione estiva dei ghiacci artici in calo tra il 1968 e il 2000, non riflessa nei modelli che sottovalutano il riscaldamento del mare. Al tasso di emissioni attuali – calcolati pro capita per alcuni paesi insieme al ghiaccio che fondono – la banchisa si scioglierà del tutto nell’estate 2045, salvo in cima alla Groenlandia dove i venti prevalenti concentreranno i pezzi rimasti.
Da allora la fusione estiva è peggiorata. Commento di Warren Cornwall.

fonte

Stamattina, a proposito dell’Accordo di Parigi e della COP22 (articolo in sintonia di Giancarlo Sturloni) per mitigare i danni delle emissioni climalteranti, ho fatto il collegamento con gli Scopi dello sviluppo sostenibile e le crisi che il riscaldamento globale aggrava già adesso (rif. le attività di Action Aid nel 2015).

Ne avevo parlato prima con Stefano Caserini e mi aveva ricordato che l’arco temporale dei cambiamenti climatici è ben più lungo e bisogna pensarli a lungo termine, non solo nell’emergenza. Per esempio se si destabilizzano i grandi ghiacciai della Penisola antartica, dice, il livello del mare si alza e non si abbassa più per millenni…

Si è discusso anche delle conseguenze tre settimane fa a Habitat III, la conferenza quinquennale dell’Onu sullo sviluppo urbano, troppo focalizzata sulle megalopoli e con pochi scienziati. Volevamo dirlo in onda, sigh…

Intanto la UE sovvenzionerà con crediti gratuiti le emissioni di due centrali a carbone in Grecia…

*

Questa magari interessa Andrea Idini. Al Cern, l’esperimento Asacusa ha precisato il rapporto tra la massa dell’antiprotone di elio superfreddo rispetto a quella dell’elettrone:

The antiproton-to-electron mass ratio was determined as 1836.1526734(15), which agrees with a recent proton-to-electron experimental value within 8 × 10^10.

Com. stampa

2 commenti

  1. Signora Oca,
    abbia pazienza, ma non riesco a trattenermi:
    un tizio geniale che è da trent’anni dottore in teologia, ma non in geologia, ha finalmente trovato la correlazione giusta tra i terremoti e
    un altro fenomeno: la nostra attività legislativa.
    E pensare che è già scritto tutto nella Bibbia.
    Evidentemente le coppie di fatto riconosciute si distribuiscono, chissà perché, lungo i principali margini delle zolle tettoniche, anche in mare aperto; e questo ancor prima che la Bibbia stessa fosse scritta, anzi prima della comparsa di noi esseri umani.
    Era così semplice. Come abbiamo fatto a non accorgercene?
    Che fessi i geologi, meglio i teologi, per capire i terremoti!

I commenti sono chiusi.