Era glaciale fra tre settimane

Come sapete – se no, c’è un sunto qui – il 7 novembre, l’astrofisico in proprio Piers Corbyn, titolare della Weather Action che vende previsioni meteo a lungo termine, ha rimandato al 2020 l’inizio della mini-era glaciale che aveva annunciato per il dicembre 2003 (rif. snapshot sopra del web aziendale), avvertendo che sarà accompagnata da eruzioni vulcaniche e terremoti a catena.

A giugno i “ricercatori” della ditta concorrente Vencore Weather, nella persona del “dissidente” Paul Dorian, avvertivano su un Daily Bufala, che l’attività minima dell’attuale ciclo solare

potrebbe avere un impatto devastante sull’atmosfera terrestre, prefigurando una seconda era glaciale, simile a quella iniziata nel 1645.

L’avvertenza è stata ignorata, forse perché preceduta da decine di annunci analoghi e seguita dai mesi più caldi registrati dal 1850. Il 29 novembre, gli “esperti” della Vencore sono stati più precisi:

Un “Sole morto” fa temere che la Terra possa precipitare in un era glaciale entro NATALE

Erano “in una botte di ferro”. In ottobre la temperatura media globale era calata di 1 °C rispetto al mese precedente, si era appena inventato David Rose, ripreso da Breitbart e dal repubblicano Lamar Smith, collaboratore del sito neo-nazista dal 2010 e presidente del Comitato per la scienza, lo spazio e la tecnica del Congresso statunitense.

Il riscaldamento globale, noto come truffa dei cinesi, era finito un’altra volta insieme al Niño, proprio come nel 1999. Sennonché la temperatura di novembre ha battuto un altro record, confermando le “estrapolazioni lineari” del ten. col. Guido Guidi, Piers Corbyn, Paul Dorian, allevatori di bovine e “dissidenti” vari per i quali la temperatura è stabile o in calo dal 1998 e l’era glaciale è iniziata nel 1999, 2000, 2001, 2002…

*

More crackpottery

Mentre i fedeli aspettano l’e-cat sugli scaffali dell’Ikea entro Natale come ogni anno dal 2011, da LENR Forum si discute di Ruggero Santilli, il genio di Capracotta. Tra credulonerie, ruolo di Stremmenos nella “truffa della Dekfalion” e rivelazioni di Jed Rothwell sui rapporti tra il complottista Santilli e il complottista Mallove, trovo questa osservazione

comparing Rossi to Santilli insults Rossi.

Forse è ingiusto verso Andrea Rampado che promuoveva il MagneGas in Italia. Dopotutto Santilli ne ha venduto uno al consorzio di Benevento, e la stangata non gli è riuscita a Sassari per un soffio.

Mi ha fatto venire in mente altri “dissidenti” promossi dal “techunter”…

Premessa: c’è una fitta rete di rapporti – descritta da Harry Collins et al. – tra l’Institute of Basic Research di Santilli, la Telesio-Galilei Academy of Science del clan Fucilla, che aveva candidato Santilli al Nobel per la matematica (sic), e il Noetic Advanced Studies Institute, detto ora Institute of Noetic Sciences.

Mi ha fatto venire in mente che nel maggio scorso, su Frontiers in Human Neuroscience – e dove se no?  – usciva

Prediction of Mortality Based on Facial Characteristics

di Arnaud Delorme e altri affiliati all’Institute of Noetic Sciences dove si studiano

temi che vanno dall’intuizione, alla cura a distanza o con “energia”, interazioni mente-materia, esperienze trasformativa e le interazioni tra credenze, comportamento e visioni e del mondo

e alla fondazione Bial – di un’azienda farmaceutica portoghese – che promuove cure alternative come la preghiera, e in generale

lo studio scientifico dell’essere umano da prospettive fisiche e spirituali.

Gli autori hanno reclutato 12 medium e/o veggenti capaci di dire in base a una foto se una persona è viva o morta. Nell’esperimento, hanno guardato 404 foto del volto, standardizzate, e in media hanno dato la risposta giusta nel 53,8% dei casi. Conclusione: i risultati sono compatibili con le affermazioni di veggenza.

Dopo segnalazioni dell’editore su twitter e facebook, l’articolo è stato criticato e ritrattato in settembre

dai direttori di Human Neuroscience e dal direttore editoriale di Frontiers. Gli autori non sono d’accordo con la ritrattazione.

Arnaud Delorme ha obiettato, riferiva Retraction Watch, e si capisce. Da un lato, dopo brillanti algoritmi da post-doc alla UC-San Diego, si è dato alla meditazione e insieme a un gruppo di amici altrettanto zen, è diventato un cliente degli editori predoni. Raccomando questo paper (con 6 medium, forse gli stessi) comprato sulla famigerata Frontiers of Psychology, non fosse che per l’incipit

During advanced meditative practices, unusual perceptions can arise including the sense of receiving information about unknown people who are deceased.

Purtroppo, insieme all’articolo sono spariti i nomi dei peer-reviewers e i commenti, a volte molto sensati.

3 commenti

  1. @ocathermosapiens
    “Sennonché la temperatura di novembre ha battuto un altro record, ”
    Gia’, pare proprio che l’abbia fatto… in mezzo al pacifico e al circolo polare artico, dove non abita nessuno… mentre dove abita la gente…
    “Across the country, 45 people have died due to the cold, and 266 have been taken to hospitals. In total, 542 people were injured due to the freezing temperatures, RIA Novosti reported.”
    https://www.rt.com/news/russia-freeze-cold-temperature-379/
    Domanda alla sotutto non logorroica: quanti sono morti a causa del troppo caldo di novembre?
    Dai, vai a cercare qualche numero su “and then there is physics”… no!… ‘speta!… chiedili a John “psicologo comportamentale” Cook, lui te li trova al 97% di certezza.
    Altri reality checks a richiesta, no problem sweetie.

  2. @ocafalOCcAns
    “passanti occasionali
    non badategli, soffre di crisi isterica permanente, diffama e insulta di default.”
    Eggia’!… ho solo espresso un mai opinione, come uno dei partecipanti alla discussione (il solo non climacatastrofoneuroleso) ha capito, gianluca… vedasi discussione li’… (il mio messaggio di risposta/chiarimento il tuo sodale caserini l’ha tagliato, ovviamente… 🙂 e voi sareste quelli corretti e buoni, da copiare, giusto? ).
    Riprova, ciccia.
    “Se vi servono informazioni sulle vittime delle ondate di caldo quest’anno, potete usare questo sito
    https://watchers.news/category/heat-wave/
    in attesa dei dati aggregati dall’OMS.”
    Fantastiche e come sempre precise le tue “informazioni”: una lista di articoli sulla rete, quello che fornisce alcuni dati parla di…
    “Persistent US heat wave claims six lives, scorching conditions set to continue”
    … 6 morti dopo giorni e giorni e giorni di alte temperature… uno dei 6 morti e’ questo:
    “A twelve-year-old boy died of a heat stroke while hiking the Sonoran Mountain Preserve in Arizona after temperatures reached 43.8 °C (111 °F).”
    … sarebbe colpa del globbal uormin’ o della stupidita’ dei genitori del ragazzino che l’han lasciato fare hiking in quella zona in quelle condizioni? Rispondi, oca.
    Quanto ai dati disaggregati, esistono gia’… da anni. Te li ho gia’ forniti i dati, oca, che fai… mi prendi in giro giocando a fare la smemorata?
    The Lancet… studio su decine di anni e decine di milioni di morti (piu’ di 74 milioni), nel mondo intero…
    http://www.thelancet.com/pdfs/journals/lancet/PIIS0140-6736(14)62114-0.pdf
    … che dice cose come questa:
    ” More temperature-attributable deaths were caused by cold (7·29%, 7·02–7·49) than by heat (0·42%, 0·39–0·44). Extreme cold and hot temperatures were responsible for 0·86% (0·84–0·87) of total mortality.”
    … risultato? “Un po’ piu’ caldo” ammazza molto di meno del “un po’ piu’ freddo”, e contrariamente alle leggende metropolitane climatocatastrofiste (basate SOLO ed ESCLUSIVAMENTE sui modellini farlocchi) gli episodi “estremi” (molto caldo o molto freddo) contribuiscono ad una piccola percentuale delle morti totali:
    “Most of this mortality burden was caused by days colder than the optimum temperature (7·29%), compared with days warmer than the optimum temperature (0·42%).
    Furthermore, most deaths were caused by exposure to moderately hot and cold temperatures, and the contribution of extreme days was comparatively low, despite increased RRs. ”
    … cosa nota alla specie umana da quando calca questo pianeta… i pensionati USA e Canadesi che possono permetterselo passano l’inverno in Florida, non troverai neanche un pensionato floridense che passa l’inverno in Canada… stanne certa. (ATTENZIONE!… questo era un esempio privo di rigore matematico!… ATTENZIONE!)
    Dati?
    “Comparative assessment of the effects of climage change on heat- and cold-related mortality in the UK and Australia”, pubblicato su Environmental Health Perspectives
    http://ehp.niehs.nih.gov/wp-content/uploads/122/12/ehp.1307524.alt.pdf
    … dal quale qualsiasi persona normodotata evince che…
    “The absolute number of cold-related deaths is projected to remain higher than that of heat-related deaths in both countries over the assessment period, indicating that interventions to reduce cold-related mortality are needed now and will be useful for decades to come.”
    I dati nelle tabelle puoi risparmiarteli… non li capiresti.
    E tu saresti una giornalista, giusto? 🙂

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