Vera Rubin 1928-2016

Le si devono le prime misure che hanno confermato la presenza di una materia oscura al centro di galassie, incoraggiamenti costanti alle giovani scienziate e molto altro. È morta a Natale, a 88 anni, ce lo aspettavamo – dicevo ieri – perché da un po’ aveva smesso di incontrare colleghi. Chissà se ha saputo delle misure che confermano una delle previsioni di Erik Verlinde.

Mi sento un po’ in colpa perché volevo fare un suo profilo, o farlo scrivere ad altri (dai, Monica!) da quando esiste l’Enciclopedia delle donne. Discreta com’è sempre stata, senza il suo aiuto sarebbe come una voce per la Treccani…

Stralci della sua intervista in “Creativity”; rif. anche NPR e Carnegie Institution.

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La banda Finelli-Tarantino, cont.  Altro giro, altri regali

Fra i pacchi di Natale, da Smut Clyde sono arrivati altri plagi, chissà se Carmine Finelli ha mai scritto qualcosa in proprio. Dal dott. Roberto Cutajar (1), direttore generale della Fondazione Stella Maris – la casa madre della Stella Maris Mediterraneo (FSMM) – mi è arrivata una letterina molto cortese su carta intestata Stella Maris. Mi chiede

di ulteriormente precisare che il dr. Finelli non è un dipendente della Fondazione Stella Maris Mediterraneo come Ella scrive nel commento alle precedente smentita.

A dir il vero la “nota stampa” del dott. Marra, presidente della FSMM, sarebbe stata una smentita se avessi attribuito alla FSMM “l’odioso furto intellettuale” di Finelli e suoi colleghi della FSMM. Invece avevo linkato e su Oggi Scienza avevo tradotto la ritrattazione in cui Finelli afferma di esserne l’unico responsabile.

Rettifico volentieri perché a dir il vero bis, avevo capito Roma per toma: il promosso non è il ladro, ma la FSMM. Prosegue il dott. Cutajar:

In questo senso, non abbiamo ovviamente alcun potere gerarchico su di lui. In una Istituzione di ricerca il plagio di un articolo scientifico non è e non può in alcun modo essere motivo di promozione come Ella scrive, ma solo di inevitabile licenziamento per giusta causa, come Ella comprenderà.

Il licenziamento parrebbe il minimo sindacale, anche perché il furto dei risultati di un trial clinico da parte di un revisore che ne boccia la pubblicazione e poi li pubblica come propri denota un livello di disonestà assai superiore a quello richiesto per i 12 plagi commessi da Finelli e altri appartenenti alla FSMM.

Però nelle dichiarazioni a Medscape, il dott. Marra sostiene di aver “redarguito severamente” Finelli e nella nota stampa attribuisce alla FSMM il merito della ritrattazione. Qualche “potere gerarchico” deve pur averlo, no?

Carmine Finelli risulta dirigente medico dell’ASL di Potenza, co-fondatrice della FSMM nel 2009, sua socia fino all’anno scorso, e con la quale la FSMM gestisce, per conto della Regione Basilicata, il Centro dove Finelli lavora. O devo credere che il logo della FSMM sia capitato sul sito del Centro per caso?

E devo credere che in sei anni nessuno dei suoi colleghi e/o co-autori si sia accorto che Finelli si/li qualifica sulle riviste scientifiche come appartenente/i al «Center of Obesity and Eating Disorders, Stella Maris Mediterraneum Foundation»? E che sulle testate italiane per le quali fa da consulente, Finelli si qualifichi come «Dirigente medico di I livello alla Fondazione Stella Maris Mediterraneo Onlus, Centro di riferimento regionale dei disturbi del comportamento alimentare e del peso “G. Gioia”»?

Il dott. Cutajar scrive inoltre

Quando, in base al protocollo d’intesa con la Regione ci verrà affidata la gestione scientifica e assistenziale della Residenza, provvederemo a verificare la questione; se il dr. Finelli sarà stato nominato nel frattempo responsabile della Residenza chiederemo che sia rimosso da tale incarico, quale condizione preliminare all’assunzione della gestione medesima.

Il minimo sindacale per evitare altri “furti”.  Ma se non esiste ancora un protocollo d’intesa per una gestione che dovrebbe iniziare entro “gennaio-febbraio 2017”, che cosa fa di preciso la SFMM nel Centro “G. Gioia” dove, tra l’altro, ha trasferito la propria sede proprio quando l’ASL è uscita dalla SFMM?

Chi paga chi e con quali fondi e/o donazioni? Che ruolo ha la “casa madre” toscana nelle filiali delle varie Regioni, a parte avere un rappresentante nel CdA?

In Italia quanti IRCCS pubblici sono gestiti privatamente da Stella Maris e filiali e al contempo co-gestiti da Aziende Sanitarie locali? Magari dopo essere stati edificati grazie a campagne della Stella Maris? Quante sono le operazioni di “costruzioni edilizie” del tipo Compagnia delle Opere e Fondazione/IRCCS San Raffaele?

Perché la gestione di strutture e personale pagati con fondi pubblici dovrebbe essere affidata a Onlus che godono di regole diverse rispetto a quelle dell’amministrazione pubblica? Non sarebbe più semplice e conveniente eliminare i “lacciuoli” e vigilare davvero sull’uso corretto di beni e fondi pubblici da parte di amministratori pubblici?

Sbaglio o in tutte le Sanitopoli scoppiate da nord a sud, sono sempre saltate fuori collusioni for profit tra “aziende” pubbliche e fondazioni variamente private?

(1) Nonché medico psicologo psicanalista presso l’azienda immobiliare Globo Costruzioni S.r.l., la quale garantisce “l’assenza di elettrosmog” negli edifici che restaura o costruisce. Ma tutte a me…?

4 commenti

  1. La lettera del dott. Cutajar e il comunicato del dott. Marra, mi lasciano alquanto perplesso.
    In primo luogo per quel “non abbiamo ovviamente alcun potere gerarchico su di lui”, che CutaJar scrive, basato su “il dr. Finelli non è un dipendente della Fondazione Stella Maris Mediterraneo”.
    A me non sembra per nulla chiaro e per nulla ovvio.
    Non mi e’ chiaro, ad esempio, se quando Marra scrive che “il dr. Finelli ne vanta una collaborazione [con la Residenza disturbi alimentari di Chiaromonte]” intende affermare che si tratta di una vanteria di Finelli, che non corrisponde alla realta’, o confermare che quella collaborazione esiste?
    Infatti non lo trovo riportato nella equipe del centro del quale Finelli sembrerebbe vantarsi di essere un “Dirigente Medico di I livello”. Il che e’ sorprendente, visto che l’elencazione dell’equipe arriva a mostrare nomi e fotografie anche delle infermiere e del consigliere spirituale.
    Forse la Regione Basilicata (alla quale, se non capisco male, ora spetta la “gestione scientifica e assistenziale”) ha gia’ provveduto a estrometterlo (almeno dal sito)?
    Se fosse confermata, su quali basi sarebbe questa collaborazione? Finelli sarebbe un dipendente o un libero professionista che collabora con la Residenza?
    A prescindere dalla natura esatta della collaborazione, la FSMM ci mette la faccia, per cosi’ dire, nella Residenza Disturbi Alimentari; basta vedere il relativo sito con tanto di logo della FSMM.
    Non hanno (ancora?) “la gestione scientifica e assistenziale della Residenza”? Dubito pero’ che non abbiano la capacita’ di farsi sentire presso la ASL di Potenza e la Regione Basilicata per poter prendere di comune accordo e rapidamente (non vedo perche’ non dovrebbe essere possibile, in un caso come questo) gli opportuni provvedimenti nei confronti di Finelli.
    Ma sia pure e diamo tempo alla FSMM di prendere la piena “gestione della Residenza” e il pieno “controllo e la responsabilità della produzione scientifica”.
    Non mi e’ per nulla chiaro come intendano muoversi, quando verra’ il momento.
    Da un lato Cutajar scrive che “In una Istituzione di ricerca il plagio di un articolo scientifico” comporta inevitabilmente “licenziamento per giusta causa”. E, anche se non e’ esplicitato, mi auguro, nel caso di collaborazione con un libero professionista, comporti l’interruzione della collaborazione.
    Poi pero’ scrive che “se il dr. Finelli sarà stato nominato nel frattempo responsabile della Residenza chiederemo che sia rimosso da tale incarico, quale condizione preliminare all’assunzione della gestione medesima”.
    D’accordo. Ma se non e’ stato nominato in tale incarico, vuol dire che non prenderanno provvedimenti? O intendono rifiutare l’assunzione della gestione anche se e’ semplicemente un dipendente o un collaboratore esterno? O intendono assumere la gestione e poi prendere provvedimenti?
    Insomma: mi sembra che questo caso meriterebbe un intervento rapido e inequivocabile; questo comunicato e questa lettera mi sembrano andare nella direzione opposta.

    1. E.K. Hornbeck,
      grazie dell’analisi dei testi! L’assenza di chiarezza e le incoerenze sembrano quasi volute. Per dirne una, a settembre Stella Maris – intesa come “casa madre” e filiale – sa che “l’odioso furto” è firmato da sette suoi affiliati, ma non smentisce l’affiliazione sugli Annals of Internal Medicine né lo fa Finelli nella ritrattazione che Stella Maris l’avrebbe convinto a scrivere.
      Perché chiede a me di farlo a scandalo scoppiato da settimane, solo nel caso di uno dei firmatari e solo per il furto più odioso? Secondo me, Stella Maris, ASP e Regione (consultata, visto il protocollo d’intesa in fieri) contano di cavarsela con un capro espiatorio che plachi i rari indignati e con un “va e non peccare più” per gli altri sei. Sarei curiosa di vederne i contratti…

      Smut Clyde,
      I shudder to think what academic practices they are being taught.
      Finelli was taught by Giovanni Tarantino, perhaps other co-authors as well. I wonder what made Tarantino become a serial plagiarist and when, and whether he suggested Finelli as a reviewer.
      I also wonder why the Foundation (and its public partners) is using me to parade Finelli as the sole culprit.

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