POP ovunque, anche nella Fossa delle Marianne

I POP – sta per Persistent Organic Pollutants – sono per esempio i PCB o policlorobifenili, vietati nel 2001 dalla Convenzione di Stoccolma perché tendono ad accumularsi nell’organismo con effetti dannosi sul sistema endocrino.

Hirondellea gigas, fonte

Su Nature Ecology & Evolution, proprio una bella rivista, Alan Jamieson et al. raccontano di aver mandato un robot a prelevare degli anfipodi, delle specie di crevettes, che vivono sul fondo delle Marianne e della fossa delle Kermadec, tra i 7 e i 10 km di profondità in quelli che dovrebbero essere gli habitat meno inquinati del mondo. Sennonché fanno da raccoglitori per i POP. Dei circa 1,3 milioni di tonnellate consumati tra il 1930 e il 1970, dopo la produzione è calata e dagli anni ’90 è vietata,

Approximately 65% is thought to be contained in landfills or still within electrical equipment, with the other 35% residing in coastal sediments and open oceans

Invece (grassetto mio)

in the Mariana, the highest levels of PCBs were fifty times more contaminated than crabs from paddy fields fed by the Liaohe River, one of the most polluted rivers in China. The only Northwest Pacific location with values comparable to the Mariana Trench is Suruga Bay (Japan), a highly industrialized area with historically heavy usage of organochlorine chemicals.

Più i crostacei erano grassi e più erano contaminati. La concentrazione è maggiore in quelli delle Marianne, non si sa perché ma Jamieson et al. ipotizzano che sia dovuto alla

proximity to the industrialized regions in the Northwest Pacific and the North Pacific Subtropical Gyre, famed for its reputation as the ‘Great Pacific Garbage Patch’ . As such, it is located beneath a mass accumulation of trapped plastic debris that ultimately sinks as the plastics degrade and fragment, transporting POPs to depth.

In compenso i PBDE (polibromodifenileteri), dei composti ignifughi che dovrebbero giovare poco alle povere bestiole e a quelle successive nella catena alimentare, non raggiungevano livelli così esagerati.
Bello anche il commento di Katherine Dafforn.

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Nelle news di Nature, Philip Ball spiega come i ricercatori dell’IBM a Zurigo sono riusciti a creare una molecola di triangulene, una specie di grafene con sei atomi di carbonio disposti tre, due e uno per fila, con asportazioni “chirurgiche”. Una scultura fatta con la punta di uno microscopio a scansione di sonda, che si può assemblare a forma di margherita. Ricetta e immagini su Nature Nanotechnology in libera lettura.

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LOL del giorno

Esce la stroncatura del docu-bufalo-complottista The Great Gobal Warming Swindle da Climalteranti e compaiono subito due commenti bufalo-complottisti, il secondi di… ma lo sapete già, al che Riccardo Reitano spara una raffica di statistiche.

Noi s’aspetta trepidanti la reazione del (solito) bersagliato.

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Intervista di Gavin Schmidt su Global Climate Change, per ora “gov”, della NASA e divertissement grafico dell’intervistato sulla (patetica) autodifesa di Judith “m’han lasciata sola nel Serengeti” Curry.