Le Oche nell'Hic sunt leones

Cari orecchietti di radiopop,

su una nuova rivista che ci piace da matti, Nature Ecology & Evolution, il prof. Francesco Ficetola del Dipartimento di Scienze Politiche e Ambientali alla Statale di Milano e del CNRS di Grenoble – insieme a Florent Mazel e Wilfried Thuiller – ha disegnato la mappa del mondo abitato dalle altre specie animali negli ultimi 65 milioni di anni.

– Comodo, se n’era appena estinta la metà.

Comodo lo dice lei. Gli zoogeografi, una sottospecie dei biogeografi che sono una sottospecie di Homo geographans, provano a farlo da quasi due secoli e ancora non si sono messi d’accordo sulle frontiere fra un taxon e l’altro.

Un che?

Un gruppo di specie imparentate. E ha cercato di capire perché abitavano proprio lì, il lama nelle Ande e il dromedario in Egitto per dire, il panda in Cina e il grizzly nel nord America. E perché erano separate da frontiere, alcune profonde e insuperabili, altre no, paragonando la loro distribuzione sul pianeta con modelli di variazione del clima, con l’evoluzione delle catene montuose e la deriva dei continenti nei 60 milioni di anni seguenti.

I risultati lo hanno sorpreso o coincidono con la linea Wallace? Cosa conta di più, l’innalzarsi dell’Himalaya o un’era glaciale? Gli altri zoogeografi sono d’accordo con le frontiere che ha tracciato o le contestano? H. sapiens le sta modificando?

E quali sarebbero per le oche e gli altri migranti? O per le specie senza fossili come le farfalle monarche? O le balene e le acciughe? C’è una dipendenza da altre variabili oltre a quelle geo-climatiche, tipo la distribuzione/evoluzione/adattamento dei vegetali?

Abbiamo un paio di domande, insomma, e forse

l’intervallo musicale adatto

prima di sentire il prof. Daniele Bocchiola del Politecnico di Milano che partecipa anche quest’anno alla giornata mondiale dell’acqua, il 22 marzo, con una conferenza nel pomeriggio su Sostenibilità e uso responsabile della risorsa idrica, segue Happy Hour con… acqua vite?

Proprio mentre siamo in onda, alla Statale si svolge la giornata europea delle cellule staminali, l’Unistem Day. Quest’anno è dedicata ad Ahmadreza Djalali, il ricercatore iraniano della medicina dei disastri, detenuto da quasi un anno in Iran con accuse assurde (ci sono un po’ di informazioni da Amnesty International).

Nell’Aula magna di via Festa del Perdono, se uscite di corsa riuscite raggiungere Elena Cattaneo, Roberto Burioni, il virologo del San Raffaele che combatte le bufale sui vaccini, e Marco Cattaneo, non parente, direttore di “Le Scienze” e cacciatore di bufale pure lui. Al pomeriggio è aperto il laboratorio.

Oltre alle segnalazioni, abbiamo delle news…
– Dite sempre così e poi non ci stanno.

post-scriptum: le news scientifiche – questa volta ce l’abbiamo fatta! – sono in Elegia per la Grande barriera corallina; quella sul fiume neozelandese riconosciuto come “persona giuridica” è stata data dal Telegraph, dalla BBC, dal Guardian ecc.

Appello: Cercasi a Roma masochista/umorista che segua e ci racconti la conferenza sulle scie chimiche organizzata il 20 marzo al Senato da Bartolomeo Pepe (e chi, se no?), il senatore ex grillino ex Gruppo misto oggi GAL e domani chissà.

Dalle 10.35 alle 11.25 sul 107,6 FM o in streaming o in podcast dopo. Per dirci se abbiamo sbagliato qualcosa FaceBook e mail oche at radiopopolare.it