Elegia per la Grande barriera corallina

È in copertina di Nature e nell’editoriale preoccupato per i tagli trumpisti al World Climate Research Programme, e dai risultati del sopralluogo fatto da Terry Hughes e altri 45. Li confrontano con i precedenti “eventi di grande riscaldamento”, dopo di che ci sono stati esperimenti di restauro alcuni dei quali sembravano funzionare. Invece:

Water quality and fishing pressure had minimal effect on the unprecedented bleaching in 2016, suggesting that local protection of reefs affords little or no resistance to extreme heat. Similarly, past exposure to bleaching in 1998 and 2002 did not lessen the severity of bleaching in 2016. Consequently, immediate global action to curb future warming is essential to secure a future for coral reefs.

Il nord della barriera australiana è la zona più colpita, scrivono, ma parlano della situazione in aprile, sul finire del Niño. Da allora è peggiorata. Il primo sopralluogo del 2017 ha trovato “una seconda ondata di sbiancamento” che si estende verso sud, dove l’acqua dovrebbe essere meno calda. Non moriranno tutti, alcune specie resistono meglio, ma è difficile che la maggior parte si adatti in fretta a uno stress termico prolungato. Rif. anche The Conversation, Climate Feedback ecc.

Per di più
Dal 1998 l’aumento della temperatura marina sta accelerando, scrivono Lijing Cheng, Kevin Trenberth, John Abraham et al. in Science Advances. Usano un nuovo metodo per correggere la stima dell’Ocean Heat Content dal 1960 al 2015, fino ai 2000 metri di profondità, della sua variazione e delle incertezze:

The OHC 700 to 2000 m in this study (NCEI) indicates a one-ninth (one-third) smaller warming rate for the 1960–1991 versus the 1992–2015 period. Therefore, the maximum temperature change below 2000 m before 1991 should be one-third of its change after 1991 (that is, 0.04 × 1022 J/year).

Sospetto lo zampino di “Brontolo” Trenberth. Vanno a nozze con i dati “dell’era Argo”, ma trovano che lungo le coste le boe sono carenti e poi non captano i “segnali su mesoscala”.

Come se non bastasse
L’Uff. meteorologico australiano ha pubblicato le proiezioni dei suoi modelli per l’ENSO e ha cambiato l’indice da “inactive” a “watch”

there is approximately a 50% chance of El Niño developing in 2017, which is about twice the normal likelihood.

… sea surface temperatures (SSTs) in the eastern Pacific Ocean have warmed since the start of the year… All eight international models surveyed by the Bureau show steady warming of the central tropical Pacific Ocean over the next six months.

Due modelli soltanto non lo prevedono entro luglio. E poi la smetto con le cattive notizie, ieri è stata aggiornata la serie GisTemp:

Last month was 1.1 degrees Celsius warmer than the mean February temperature from 1951-1980. The two top February temperature anomalies have occurred during the past two years. […] February 2016 was the hottest on record, at 1.3 degrees Celsius warmer than the February mean temperature. February 2017’s temperature was 0.20 degrees Celsius cooler than February 2016.

Adesso Trump chiama Gavin Schmidt e gli dice “You’re fired!”?

***

Su Nature c’è anche un’elegia per la mitica Mildred Dresselhaus del MIT.

***

L’esplosione del cratere dell’Etna vista dal satellite Sentinel 2A lanciato il 7 marzo scorso, e da inviati della BBC.

***

p.s. Diego mi ha fatto venire in mente una bella notizia – salvo per gli sciachimisti stando ai quali i semi di Camelina s. ammazzano i canarini. Su Nature, Richard Moore et al. scrivono di aver campionato e analizzato le emissioni dei motori di un DC-8:

as they burned conventional Jet A fuel and a 50:50 (by volume) blend of Jet A fuel and a biofuel derived from Camelina oil. We show that, compared to using conventional fuels, biofuel blending reduces particle number and mass emissions immediately behind the aircraft by 50 to 70 per cent.

Dicono che una miscela di Jet A e di biocarburante derivato dalla jatropha o prodotto da alghe dovrebbe fare lo stesso effetto.

6 commenti

  1. @Oca
    non dovrebbe essere
    “Due modelli soltanto non lo prevedono entro luglio”?
    E comunque, basta cattive notizie, Donald ha annunciato che si può tornare a consumare benzina senza patemi, adesso sì che c’è da festeggiare. Sob…

  2. Visto che siamo vicini alle probabilità del testa o croce magari sarà meglio aspettare qualche mesetto prima di vedere se il bambinello sia cresciuto o abortito. A giugno o luglio sarà anche possibile stabilire se la farlocchitá dei modellini sia imputabile a 2 su 8 oppure a 6. Sempre comunque un risultato utilizzabile dai pirroniani.

I commenti sono chiusi.