Affiancamenti

L’altro ieri, il titolare della ditta Xenia e promotore del web marketing, già premiato nel 2015rif. p. 11 ha annunciato che porterà dai suoi avvocati la pubblicità fatta in luglio ai suoi prodotti: maglieria intima, indumenti sportivi e copri-bottiglia in una fibra che emette radiazione infrarossa con la quale declusterizza l’acqua.

Chi li indossa o ingerisce l’acqua contenuta nella bottiglia così coperta otterrebbe una lunga serie di effetti terapeutici, attestati anche da un chirurgo su You Tube.

Ieri, Dario ricopiava proprietà terapeutiche simili attribuite a una fibra simile (combinazione, è dovuta a promotori del web marketing che cercano web makerters pure loro), e spiegava meglio la richiesta di luglio in cui affiancava fibre tessili e bioceramiche:

Qualche “argomento scientifico” da affiancare alle giuste prese per il sedere di chi sostiene queste scemenze mi sembrava il minimo. Così come si possono trovare validi articoli che confutano la dieta alcalinizzante (chissà poi di cosa). Tutto lì. Peraltro vorrei far notare che queste “aziende” hanno pure dei comitati scientifici e “professori” che spiegano le virtù della FIR su video su Youtube. Non credo di chiedere poi troppo.

Prese per il sedere” pare appropriato.

c’è molta concorrenza

All’oca-custode del Parco pareva di averne già affiancati il giusto, ma un IbeC ne affianca uno di Butac in dicembre che ne affianca uno della magistratura nel 2011

per l’ Istituto Superiore di Sanità, infatti, «l’ attribuzione di quelle proprietà a capi di abbigliamento sembra priva di fondamento», e così l’ azienda che produce il miracoloso tessuto è finita nei guai con l’accusa di frode in commercio. Le maglie “dopanti”, effetto “tuta di Superman”, sono diventate oggetto di una nuova inchiesta del pm Raffaele Guariniello dopo che ha ricevuto per competenza territoriale gli atti di un’ indagine dei carabinieri dei Nas di Latina (…)

Altri argomenti scientifici da affiancare, oltre a quelli del prof. Martin Chaplin?

***

Affiancamento per eventuali lettrici
Il tonico La Mer che contiene oltre il 90% di acqua “declusterizzata” costa sui 350 euro/litro ed è altrettanto efficace dell’acqua di rosa (5-10 euro/litro).

9 commenti

  1. @ Oca Sapiens
    otterrebbe una lunga serie di effetti terapeutici, attestati anche da un chirurgo su You Tube
    Forse sono io che sto perdendo colpi, ma cercando prove scientifiche, nel sito della Xenia, trovo solamente il citato video del chirurgo.
    A parte il fatto che non capisco che cosa dovrebbe provare questo video (che tenere al caldo la mano puo’ essere utile, in alcuni casi? C’e’ qualcuno che dice il contrario? Ma cosa avrebbe di particolare il tessuto della Xenia rispetto alla buona vecchi lana o ad altri tessuti meno “tecnologici” ma molto piu’ economici? Ci sono verifiche sperimentali, possibilmente a doppio cieco, per provarne concretamente la superiorita’? E cosa dovrebbe provare in relazione a clustering/declustering dell’acqua?) mi domando perche’ questo chirurgo si definisce “professore”.
    Non solo nella descrizione del video linkato, ma anche in un sito personale nel quale, nella home page, si definisce chiaramente “Prof.”.
    Nella pagina della bibliografia trovo
    Professore a contratto in Traumatologia della mano presso la Scuola di Specializzazione in Ortopedia dell’Università di Genova dal 2002
    Professore a contratto in Chirurgia dell’arto superiore presso la Scuola di Specializzazione in Ortopedia dell’Università di Pavia dal 2002 al 2014
    Professore a contratto-Insegnamento “Chirurgia ricostruttiva della mano” presso la Scuola di specializzazione in Chirurgia plastica dell’Università di Padova dall’anno accademico 2008-2009

    A parte il fatto che mi risultava che i “professori a contratto” avessero la facolta’ di usare il titolo di “professore” solo nel periodo di insegnamento e mai omettendo “a contratto”, questo professore non lo trovo nel database del Cineca. Neppure facendo regredire la ricerca, di anno in anno, fino al 31 dicembre 2002.
    Sarebbe interessante sapere dall’Universita’ di Genova se ha attualmente in corso un contratto con questo professore (?) e se lo ha autorizzato a usare, in bella evidenza, il titolo di “professore” omettendo “a contratto”.
    Analogamente sarebbe interessante, relativamente al passato, sapere le stesse cose dall’Universita’ di Pavia e da quella di Padova.

  2. @Oca S
    Affiancamento per eventuali lettrici
    Il tonico La Mer che contiene oltre il 90% di acqua “declusterizzata” costa sui 350 euro/litro

    Grazie per il suggerimento, stavo proprio cercando un tonico da abbinare al mio nuovo facial wash preferito, basato sul succo di frutta al solfato di condroitina appena lanciato dalla Silver Spring Sagl di Arzo, Svizzera, come alternativa allo yoghurt magico per vegani e intolleranti al lattosio.
    Naturalmente, l’effetto anti-età sarà completo solo usando insieme anche il Rerum® for beautiful skin di cui hai scritto su OggiScienza lo scorso 26 luglio.

  3. @ Dario
    Qualche “argomento scientifico” da affiancare alle giuste prese per il sedere di chi sostiene queste scemenze mi sembrava il minimo.
    A me non sembrerebbe il minimo; sembrerebbe il massimo.
    Non credo di chiedere poi troppo
    Secondo me, chiede troppo.
    E, senza entrare nel caso specifico ma ragionando, in generale, sulla richiesta di “argomenti scientifici” di fronte ad affermazioni straordinarie… be’… e’ proprio quello che desiderano i fuffari di tutto il mondo: cercano di ribaltare l’ordine della prova facendo passare il principio che siano gli scettici a dover provare il non funzionamento di tecnologie presunte innovative.
    Mi dispiace: continuo a pensare che siano i sostenitori di queste tecnologie a doverne dimostrare l’efficacia se vogliono essere presi sul serio.
    In questo caso, oltre alla solita e banale minaccia di rivolgersi agli avvocati, cosa propongono?
    Un video di un (presunto) professore universitario?
    Se non propongono almeno un articolo peer reviewed in una rivista con un decente impact factor, proporre degli “argomenti scientifici” da contrapporgli sarebbe (sempre IMHO) dargli una dignita’ da interlocutori scientifici che, nel caso specifico, non mi sembra meritino.
    Almeno, non ancora.

    1. Dora,
      vegani e intolleranti al lattosio
      Ma… ma è una truffa, la condroitina è di origine bovina! Facial wash all’olio di mandorle e tonico all’acqua di rose, te la cavi con 15-20 euro ogni tre mesi.

      Dario,
      il dott. Rossello elenca 125 pubblicazioni, ma su PubMed ha soltanto 3 casi clinici e non c’entrano con l’acqua declusterizzata – che su Pubmed ha 0 pubblicazioni in tutto, idem la fibra Xenia e la fibra FIR.
      Come dice E.K.Hornbeck, l’onere della prova non spetta a noi scettici. Dobbiamo solo chiederla a chi vende la merce – di solito la risposta è una minaccia di querela.

  4. Sono d’accordo. Non basta un video su Youtube a provare nulla. Il Link lo hanno mandato pure a me, colpevole (io) di aver scritto (mesi fa) un paio di commenti in proposito.

  5. @ Dario
    [dal vecchio post] per i soli miei commenti sono stato minacciato di “azioni legali”
    Benvenuto nel club.
    A chiunque si mette a contrastare, anche solo con un minimo di efficacia, le pseudoscienze, le pseudomedicine e le pseudotecnologie, capita, prima o poi. E poi ancora poi.
    Capita la minaccia, intendo. Difficilmente l’azione legale.
    Poiche’ minacciare non costa niente. Un’azione legale invece costa e, a volte, si rivela controproducente. Poiche’ puo’ mettere in evidenza che i mezzi legali fanno parte di una strategia per cercare disperatamente di nascondere l’assenza di argomenti convincenti sul piano scientifico.

  6. @ Oca Sapiens
    Chi li indossa o ingerisce l’acqua contenuta nella bottiglia così coperta otterrebbe una lunga serie di effetti terapeutici, attestati anche da un chirurgo su You Tube.
    Ho guardato una seconda volta il video del chirurgo. Questa volta sono riuscito a non addormentarmi (purtroppo l’argomento non mi appassiona molto) ma non ho sentito nessun accenno all’acqua declusterizzata, alle modalita’ per ottenerla o ai relativi effetti positivi.
    Si tratta semplicemente un inno alle mani calde e agli strumenti per tenerle calde. Con l’assicurazione (una sorta di classico e banale “credetemi”; senza prove, senza dati, senza riferimenti) che i prodotti della ditta in questione sono efficacissimi, in questo.
    Premesso che non ho nessuna difficolta’ a credere che, in molti casi, tenere le mani in caldo possa essere salutare e che dei buoni guanti possano essere estremamente utili, mi sembra che, come atteggiamento, si tratti di una regressione di almeno un paio di secoli riguardo alle metodologie per determinare l’efficacia di una terapia.
    Atteggiamento tutt’ora molto diffuso tra i medici (a meno che non sia capitato proprio a me di incontrare tutti quelli che sono convinti di poter concludere che qualcosa e’ efficace in base all’esperienza casuale e personale) ma, fortunatamente, sono pochi (credo e spero) quelli che passano dal raccontare a pochi intimi aneddotica personale al mettersi a fare pubblicita’ per prodotti commerciali.

I commenti sono chiusi.