Le Oche e Andrea Idini in carne ed ossa

Cari orecchietti di radiopop,

Il mese scorso Andrea, il fisico teorico delle interazioni nel nucleo di un atomo nonché del nostro/vostro comitato scientifico nonché Newton Fellow all’università del Surrey, ha pubblicato due articoli colpo su colpo con dei colleghi, sul Journal of Physics G (link alle bozze su arXiv, sono gratuite):

questa invece è una presentazione a una conferenza:

Inutile dire che non ci abbiamo capito niente, a parte che nel primo c’è un trucco per non fare i calcoli. Prima Andrea era a Seattle fuori fuso orario, adesso è in vacanza qui: lo sequestriamo in studio e gli facciamo il terzo grado sul senso della sua ricerca.
E su com’è l’ambiente Brexit.
E su cosa dicono i suoi colleghi americani del governo Trump.

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intervallo musicale

Appuntamento di Milano: sabato 22 dalle 10.30 alle 12 in via Principe Amedeo 2

Metro Turati

E visto che dopodomani noi si vota ups, domani è la giornata della Terra, e per la prima volta in 500 città del mondo ci sarà la Marcia per la scienza
Se a Milano ce ne fosse una, Andrea marcerebbe? Se sì, con quale cartello? E se no, perché?
E voi? tel. 02 33 001 001 e sms 331 62 14 013

post scriptum: qualche fonte l’evoluzione delle religioni
HECC, University of British Columbia (ricerche in corso)
– Justin Barrett, Exploring the natural foundations of religion (rassegna)
Robin Dunbar (a Oxford, dirige un nuovo progetto di ricerca)

Science pubblica il numero speciale “Ecosystem Earth” per la giornata della Terra.

In onda dalle 10.35 alle 11.25: sul 107,6 FM o in streaming o in podcast dopo. Per dirci se abbiamo sbagliato qualcosa FaceBook e mail oche at radiopopolare.it

4 commenti

  1. Ciao Sylvie,
    Non per celebrazione, ma il link al podcast e’ broken :P.
    Ma invece numeri della March of Science sono disponibili? Quante persone e quale impatto?

  2. http://www.slate.com/articles/health_and_science/science/2017/04/the_march_for_science_was_eerily_religious.html
    Per far incazzare qualcuno con una sequela di luoghi comuni, forse tanto male non e’ stata 😛
    Quello che mi genera sempre un po’ di dubbi e’ che alla fine i numeri crudi di queste marce sono sempre relativamente scarsi. Alla fine se si fa una protesta dei venditori ambulanti di Hot Dog non so come ce la fanno a racimolare sempre piu’ persone…
    Non vorrei che questo creasse il pretesto per gente come Trump di fare i suoi spregiudicati conti elettorali, cosi’ come alla fine avviene in Italia ogniqualvolta si cerca di fare una marcia per la scienza o similare.
    A volte, specialmente quando c’e’ la politica di mezzo, non e’ importante quello che dici, ma in quanti lo dici.

    1. Andrea,
      un capolavoro di “benaltrismo”.
      i numeri crudi di queste marce sono sempre relativamente scarsi.
      siete scarsi statisticamente e come appeal, ho notato che dove c’erano star mediatiche c’era più gente.
      A volte, specialmente quando c’e’ la politica di mezzo, non e’ importante quello che dici, ma in quanti lo dici.
      Discorso lungo, in breve i politici hanno sempre cercato di reprimere quello che non gradiscono – non a caso in democrazia libertà di parola e di ricerca sono legate.
      Forse è più importante chi lo dice e dove? rif. Celentano che promuove la truffa Stamina o di converso Paul Nurse che fa a polpette Delingpole.
      A me sembra che i tagli annunciati da Trump e i suoi fatti alternativi abbiano suscitato una mobilitazione multidisciplinare e “istituzionale”. Non la butterei via perché nei sondaggi la maggioranza degli elettori americani dice di essere contraria e l’anno prossimo ci sono le elezioni di mid-term. Né butterei via la solidarietà espressa all’estero, visto quello che succede agli scienziati in Turchia, Ungheria, Iran ecc.

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