Misconduct per tutti

Dopo la trasmissione, Caterina La Porta e Stefano Zapperi della Statale mi hanno detto che il 26 settembre hanno invitato Leonid Schneider del blog “For Better Science”, attualmente post-doc in un istituto Max Planck – agg. non più,  h/t L. Schneider, dal 2015 è un giornalista scientifico indipendente.

Tema dell’incontro: “Research misconduct: science’s self-administered poison”, un ottimo modo per iniziare l’anno accademico nell’aula BS (bullshit per un giorno?) di via Celoria, 26. Per ora sul sito del Center for Complexity & Biosystems non c’è altro, ma se siete da queste parti “save the date”.

Come “giornalista scientifico indipendente”, Leonid Schneider è famoso per l’analisi dell’affaire Macchiarini; segue casi meno clamorosi, per esempio quello di Sonia Melo & Regu Kalluri, una brutta storia di dati falsificati nella più totale impunità:

Kalluri himself was never investigated by his employer MD Anderson, which is easy to explain with the fact that the Texan cancer research centre is a stakeholder in his company, Codiak Biosciences, which raised in this way at least $80 Million investment (see my report here). And the main product Kalluri and MD Anderson intend to market with Codiak is… Melo’s findings of GPC1 as pancreatic cancer biomarker, published in Melo et al, Nature 2015.

Un classico. Nella ricerca bio-med, un disonesto con finanziamenti privati non è quasi mai “indagato” e così sottrae il posto a un onesto (in Italia succede anche al disonesto che non ne ha. rif. università Federico II). Avevo segnalato alcuni scandali all’Anderson, per quelli recenti provate “md anderson cancer center controversy” con google…
Leonid Schneider è anche famoso per il caratterino, per es. se l’è appena presa con Retraction Watch per un titolo sopra le righe.

A proposito, Retraction Watch una bella storia sui broccoli il cui microRna doveva essere rintracciabile nel sangue di chi ne mangia. Non era così, lo hanno dimostrato gli autori dell’articolo ritrattato rifacendo bene l’esperimento…

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Occasione imperdibile

Avviso ai globalcoolisti. Se volete pagare il truffatore OMICS per presentare una pseudoricerca a una conferenza pseudoscientifica sul clima e abbellire così il vostro cv, a Roma il 19-21 ottobre ci sarà la

4th World Conference on Climate Change

Nel comitato organizzativo figurano “representatives from the UN’s World Meteorological Organization (WMO), the European Space Agency, and the European Environment Agency (EEA)”, che lo hanno smentito.

Devono ancora smentirlo Nils-Axel Mörner, geologo in pensione dell’univ. di Stoccolma e radiestesista scopritore di un falso villaggio preistorico, e prestigiosi scienziati italiani:

Franco Maranzana, 80enne geologo “contro-corrente“, direttore generale della Stratex Djibouti e compagno di globalcoolismo sia del radiestesista che di Sua Signoria Christopher Monckton, il potty peer dalla rosa saracinesca;

– Pierluigi Siano, prof. associato di ingegneria elettrica all’università di Salerno, affezionato complice a spese nostre di varie truffe OMICS

– Daniele De Wrachien, prof. emerito di Scienze agrarie alla Statale di Milano, idem.

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Elsevier vs. Alexandra Elbakyan

Scrive Quirin Schiermeier:

One of the world’s largest science publishers, Elsevier, won a default legal judgement on 21 June against websites that provide illicit access to tens of millions of research papers and books. A New York district court awarded Elsevier US$15 million in damages for copyright infringement by Sci-Hub, the Library of Genesis (LibGen) project and related sites.

Sci-hub et al. sono gestiti in Russia da volontari, dubito che Elsevier recuperi i suoi $15 milioni e visti i suoi abbonamenti da strozzinaggio, non è esattamente dalla parte degli angeli. Trovo interessante che Springer-Nature e Wiley-Blackwell, i più piratati dopo Elsevier, hanno rifiutato di partecipare alla causa.

Rettori tedeschi vs Elsevier
L’intransigenza di Elsevier aveva causato il progetto tedesco DEAL: istituire un’unica trattativa per l’acquisto delle riviste elettroniche invece di lasciare che le biblioteche universitarie paghino prezzi diversi stabiliti dagli editori. L’Associazione degli editori aveva denunciato la conferenza dei rettori per abuso di potere e violazione delle norme sulla concorrenza, ma se ho capito bene, l’altro ieri l’Antitrust ha respinto la denuncia.

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Grazie di tutte le lezioni, prof.

2 commenti

  1. Dear Sylvie,
    many thanks for reading and linking my articles! Small correction: I left science in 2015, my last job was indeed with a Max-Planck-Institute, but it is utterly irrelevant even to my past research, never mind to my current work as independent science journalist. May I ask to correct the article? Feel free to delete this comment afterwards.
    Leonid

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