"Ne uccide di più il freddo"

Da ATTP si discute del modello di Camilo Mora et al. con le proiezioni della mortalità in funzione dell’aumento dei picchi di temperatura e dell’umidità, rif, anche The Guardian, Inside Climate News, Carbon Brief ecc. I margini di incertezza sono cospicui, comunque i risultati non sono una sorpresa: da mezzo secolo si sa che le ondate di freddo fanno meno vittime.

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Su un tema collegato, segnalo il modello epidemiologico di Kevin Olival et al. dell’EcoHealth Alliance, anticipato on line da Nature, più ambizioso e con più incertezze anche perché è il primo del suo genere. L’idea è di stimare dove stanno i virus per ora ignoti che potrebbero esserci trasmessi da altri mammiferi.
Si conoscono un po’ meno di 600 “specie” di virus (fra virgolette, quelli di EcoHealth hanno appena scoperto un sacco di coronavirus, ma la loro novità va confermata), presenti in 754 specie di carnivori, pipistrelli, primati – noi compresi – e ungulati. Dei 263 virus “nostri”, 188 sono ospitati da almeno un altro mammifero.

Non vuol dire che siamo stati noi a rifilarglieli.

Più siamo parenti stretti del mammifero, ne occupiamo l’habitat, lo mangiamo o lo alleviamo, più ce ne prendiamo i virus. È probabile che la maggior parte non sia pericolosa, ma sono parametri utili per mappare le zone a maggior rischio di nuove zoonosi. Anche in questo caso, il modello produce conferme:

Geographically, the biggest hotspots are the tropical regions of the world, such as Central and South America, West and Central Africa, and Southeast Asia.

Apart from being some of the most biodiverse places on the planet, they are also the regions that are home to the greatest number of species that have the highest risk of carrying and transmitting viruses to humans.

One of the most striking findings is that bats carry a significantly higher proportion of zoonotic diseases than any other group of mammals.

Risultati immagini per EcoHealth alliance map
Nella rassegna stampa di EcoHealth, i titoli mi sembrano esagerati. Le mappe non “prevedono” le pandemie, quello è un lavoro in corso.

No surprise, cont. Le ricerche di EcoHealth fanno parte di PREDICT e sono finanziate dall’Agenzia per lo sviluppo internazionale (USAID), un ente federale “superfluo” e sprecone secondo Trump che ha deciso di tagliare un terzo dei fondi.