Naturopatia…

Da far circolare tra i fautori della medicina tradizionale cinese. Su Science Translational Medicine, ricercatori di Singapore e Taiwan analizzano i tumori causati dai rimedi a base di Aristolochie il cui principio attivo è l’acido aristolichico (AA) e la loro frequenza.

 we sequenced the whole exomes of 98 HCCs from two hospitals in Taiwan and found that 78% showed the distinctive mutational signature of AA exposure, accounting for most of the nonsilent mutations in known cancer driver genes.

Non solo a Taiwan:

We then searched for the AA signature in 1400 HCCs from diverse geographic regions. Consistent with exposure through known herbal medicines, 47% of Chinese HCCs showed the signature, albeit with lower mutation loads than in Taiwan. In addition, 29% of HCCs from Southeast Asia showed the signature. The AA signature was also detected in 13 and 2.7% of HCCs from Korea and Japan as well as in 4.8 and 1.7% of HCCs from North America and Europe, respectively, excluding one U.S. hospital where 22% of 87 “Asian” HCCs had the signature.

Foto: H. Zell, Wikimedia. Aristolochia clematitis, diffusa anche come “supplemento dietetico” dimagrante, all’origine della nefropatia balcanica.

Un po’ di notizie da Science: la rissa sulle stime delle nascite evitate con la politica cinese del figlio unico; i dissensi interni agli NIH su finanziare o meno poche ricerche sugli effetti sociali della libera vendita delle armi da fuoco in USA; gli insetti che spariscono dalla Germania; i bizzarri conti del governo Trump sui costi del censimento 2020 se fosse altrettanto dettagliato del precedente…

Da Nature: l’Intelligenza Artificiale che impara da sola le strategie per vincere al go; su un tema affine, le conseguenze dell’IA, dei robot, delle nuove tecnologie digitali in generane sul futuro del lavoro; nonostante le proteste, al Parlamento ungherese la maggioranza intende chiudere la Central European University:

The country’s parliament voted on 17 October to postpone for a year a decision that would allow the university to keep operating there. At a press conference held by the university shortly after the vote, CEU rector Michael Ignatieff called the delay “unacceptable” and “unnecessary”.

In April, the Hungarian government unexpectedly amended its higher-education law to require that all foreign-accredited universities there had to operate as higher-education institutes in their countries of origin by 1 January 2018.

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Sul Fatto Q, Marco Bella e Marco D’Abramo, entrambi del Dip. di Chimica alla Sapienza, propongono un ius culturae per i giovani “italiani senza cittadinanza”, trai quali alcuni loro studenti:

Mentre l’inclusione scolastica è una realtà fino alle superiori, frequentare l’università è un percorso a ostacoli per dei ragazzi capaci e meritevoli. I compagni di banco dei nostri figli, finché minorenni, sono tutelati da un permesso di soggiorno per motivi familiari. Al compimento del diciottesimo anno, gli italiani senza cittadinanza divengono stranieri in patria. Queste persone si trovano di fronte una serie di difficoltà burocratiche enormi. Ad esempio, è possibile ottenere un permesso di soggiorno di cinque anni, ma solo dimostrando di avere un impiego fisso.

Gli studenti dovrebbero lavorare e studiare allo stesso tempo, con il risultato che tendono a escludere proprio quelle facoltà che richiedono un impegno maggiore e presentano anche delle prospettive di impiego migliore. Qualcuno, poi, arriva a pagarsi di tasca propria i contributi di un impiego fittizio pur di potersi dedicare allo studio.

Fra i commenti tristemente prevedibili:

Autore : Marco Bella. Al fondo però si legge : “Gli autori ringraziano Desantila Halimi, studentessa di Chimica presso Sapienza, di origine albanese, per aver corretto la grammatica.” Quindi questo malloppone propagandistico è opera di un pool di autori ? Competenze in CHIMICA ed in ALBANESE consentono di occuparsi di revisioni di bozze in ITALIANO ? Interessante, speriamo che non lo scoprano ad Il Fatto Quotidiano. Del contenuto meglio non parlare, ennesimo penoso tentativo di legittimare uno scandaloso sopruso ai danni dei cittadini.

seguito da uno di Marco Bella:

Fantastico. Questo entra di diritto nella top 10 dei commenti del blog. Dopo decine di migliaia di contributi di gente che crede all’omeopatia e Di Bella, non era facile. Le mie congratulazioni.

Mi piacerebbe vedere gli altri nove.

3 commenti

  1. Cara Sylvie,
    Per la top ten bisogna essere dei veri fuoriclasse. Si tratta di competere con qualche decina di migliaia di commenti. Non si entra lì per caso: questo è un onore riservato solo agli Eletti, che si applicano con profonda dedizione.
    Non basta buttare giù sul tema omeopatia delle frasi rivolte a un docente universitario del tipo:
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    A tutti quelli che mi dicono che quanto ne scaturisce è “acqua fresca” consiglio di riflettere sulle recenti scoperte di fisica delle particelle (ma anche oltre le particelle di materia, sulle vibrazioni e le “impronte” vibrazionali). Il determinismo e il meccanicismo ci hanno lasciato in eredità una definizione di “scienza” storicizzata, di cui si fa fatica a intravedere i limiti storici stessi.
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    Robetta, forse degna solo di una menzione. Per vincere bisogna essere davvero creativi.
    Nel top assoluto c’ è una commentatrice di quando si parlava di Sindone. Le stavo spiegando che la Sindone non può rappresentare un cadavere, perché con il Rigor Mortis un cadavere non può tenere le mani incrociate sul pube. La sua risposta: “beh, qual è il problema?? Lui appena risorto ha pensato di coprirsi sennò che figura ci avrebbe fatto sapendo che poi l’immagine sarebbe stata esposta in chiesa e che tutti avrebbero guardato laggiù?”.
    Insuperabile. Ma anche gli altri non scherzano. Che dire del veterinario agopuntore che ha scritto questo:
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    …Addirittura ci sono gatti, cani, cavalli che non solo traggono beneficio dalle sedute di Agopuntura, ma vi si sottopongono molto volentieri!!
    […]
    Il team brasiliano coordinato dal Prof. Luna del Dipartimento di Chirurgia Veterinaria ed Anestesiologia della Facoltà di Botucatu ha praticato l’analgesia agopunturale in corso di ovarioisterectomia della cagna e gli interventi considerati nella ricerca erano stati addirittura richiesti dai proprietari degli stessi animali,[…], quindi per proteggere la salute ed il benessere di animali innocenti, non per torturarli.
    Il team ha operato secondo le migliori prassi cliniche effettuando il monitoraggio completo di tutti i parametri fisiologici e vitali dei soggetti sottoposti a chirurgia. L’intervento con “anestetici veri” non è avvenuto per bontà loro, come affermato dal prof. Bella, ma addirittura impiegando specifiche “scale del dolore” accettate dalla comunità scientifica internazionale, peraltro comunemente adottate in Medicina Veterinaria, per evitare ogni minima o inutile sofferenza agli animali.
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    Insomma, chi volesse cimentarsi è il benvenuto, ma sappia che la competizione è durissima…

  2. @ Marco Bella
    Le altre sette!
    Vogliamo le altre sette!
    In quanto aspirante umorista, e giullare part-time, le considererei un autentico corso di perfezionamento.

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