Le Oche e i pinguini (reali)

Cari orecchietti di radiopop,
avete ragione, le news in coda non ci stanno mai. Questa volta le mettiamo in testa, cominciando da quelle che riguardano gli animali andando a invadere il campo di “Considera l’armadillo“, scusa Cecilia!

  • la nuova rassegna di 700 ricerche, pubblicata l’altro ieri dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, conferma che gli insetticidi neonicotinoidi più usati – imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam – fanno male alle api mellifere, ai bombi e alle api solitarie e legnaiole che sono fra gli insetti più belli del mondo (dopo l’Agrilus coyaudi)
  • i takhi, o cavallini di Przewalski delle steppe dell’Asia centrale, salvati dall’estinzione vent’anni fa e reintrodotti nel Gobi Altaï, non sarebbero gli ultimi Equus equus selvaggi, dicono su Science gli archeologi che studiano villaggi preistorici dei Botai nel Kazakistan. Sono i discendenti rinselvatichiti dei cavalli addomesticati e allevati (come fonte di cibo) circa 5.500 anni fa dai Botai, una popolazione estinta davvero. Non solo, ma geneticamente i cavalli attuali non discendono da quelli addomesticati dai Botai. Chi li ha addomesticati?
  • in una pozza d’acqua del Giappone è stata scoperta una nuova specie di tardigrado, un Macrobiotus anche se è microscopico, ma c’è un po’ di incertezza sul suo albero filogenetico quindi è stata battezzata Macrobiotus shonaicus specie nuova in attesa di chiarimenti;
  • se collaborate con un’Ong attiva nell’Africa subsahariana o semplicemente vi ricordate gli Scopi del millennio o quelli dello Sviluppo sostenibile approvati dall’assemblea dell’Onu nel 2015, su Nature ieri sono uscite due mega-ricerche – “Mapping child growth failure in Africa between 2000 and 2015” e “Mapping local variation in educational attainment across Africa” in open access, non serve essere abbonati – che misurano i progressi nell’educazione di uomini e donne, sopratutto le donne, e nell’alimentazione dei bambini sotto i cinque anni, fatti in 51 paesi;
  • altra ricerca un po’ deprimente per gli animali umani europei e urbanizzati. In 571 città stanno aumentando gli eventi meteo “estremi” a causa del riscaldamento globale – alluvioni e ondate di calore e siccità prolungate – e la situazione peggiora stando alle proiezioni degli scenari “a basso, medio e alto impatto” per le emissioni di gas serra. Nemmeno le capitali hanno piani per migliorare le infrastrutture e ridurre i rischi. Questo il paper con i particolari, per esempio sui rischi di carenza di acqua potabile a Roma dopo il 2050;
  • è uscito il numero di marzo di Nature Climate Change, con articoli sulle città, sui conflitti causati o meno dai cambiamenti climatici, sull’innalzamento del livello del mare che sta accelerando e… No, lo teniamo per dopo

l’intervallo musicale

Volume 8 Issue 3

La copertina è dedicata a una ricerca coordinata da Céline Le Bohec ed Emiliano Trucchi del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie all’università di Ferrara nonché “ricercatore ospite” del Centre for Ecological and Evolutionary Synthesis all’università di Oslo.
Hanno usato un “modello di nicchia biofisico-ecologico” incas complicatissimo, la genomica delle popolazioni e la paleodemografia, per capire come se la caveranno i pinguini reali – Aptenodytes patagonicus – con i cambiamenti climatici.
Cerchiamo di capirci qualcosa anche noi con Emiliano Trucchi. Conta di più il clima, la fisiologia, la genetica? Una famigliola unita?

E quanto gli è servito il lavoro sulla genomica dei pinguini imperiali – Aptenodytes forsteri – che aveva pubblicato due anni fa su Nature Communications? La loro sopravvivenza come specie per milioni di anni ci era sembrata rassicurante, malgrado la prognosi…

poscritto: via The Economist, abbiamo messo nella rassegna della stampa scientifica anche “Several Pesticides Influence the Nutritional Content of Sweet Corn“, la ricerca uscita l’altro ieri sul Journal of Agricultural and Food Chemistry. L’uso di quattro erbicidi – tra i quali l’atrazina, tuttora autorizzata negli USA ! – nelle colture di mais dolce ne aumenta il contenuto di proteine e di metalli (ferro, manganese e fosforo, dei nutrienti). Però fa calare il saccarosio e svettare il fruttosio, il dolcificante onnipresente nei cibi preconfezionati, correlato all’aumento dell’obesità e del diabete…

(Le strade erano sgombre di neve, l’oca s. e la bici sono arrivate a casa intere.)

In onda dalle 10.35 alle 11.25 sui 107,6 FM o in streaming o in podcast dopo. Per dirci se abbiamo sbagliato qualcosa FaceBook e mail oche at radiopopolare.it