Il pruricandidato

Mi ero persa l’articolo di Affaritaliani  (h/t C.L. et al.):

Famoso nel 1992 per aver abboccato al “siero di Bonifacio”, l’urina di capra che curava il cancro, e di recente per comprarsi  interventi a congressi truffaldini e su riviste spennapolli, il biologo in pensione Giulio Tarro è in tournée per promuovere il suo libro, 10 cose che dovreste sapere sui vaccini. Prima cosa: il gomblotto di BigPharma e undicesima la cattiveria di Roberto Burioni nei suoi confronti.
Estratto dell’intervista:

  • Effettivamente se si riesce a vaccinare il 95% della popolazione poi abbiamo un 5% che vive a sbafo e può permettersi di non correre né rischi né malattie (ride). Dovremmo quindi vaccinare tutti i bambini dell’Africa, del sud est asiatico, del sud America. Oltre al fatto che sarebbe impossibile ci rendiamo conto di cosa significhi? Avremmo ben altri problemi.

Il “fatto che sarebbe impossibile” è smentito dalle vaccinazioni contro il vaiolo e la polio. A proposito di terrorismo mediatico, nel 2015, usava stime superate per sostenere che nei paesi poveri la non vaccinazione era “un massacro”:

  • From the half of the 80 years, this slice of population has nearly been unchanged, and it reaches 50% in the poorest countries, despite an individual cost esteemed in only two dollars. In 1998, a child of four has not received the six principal treatments of vaccine prophylaxis for polio, diphtheria, pertussis, tetanus, measles and tuberculosis. And the slaughter goes on.

Anche quello era un acquisto pagato a uno spennapolli dalla fondazione Bonelli di cui è presidente, come questo in cui batte il proprio record di autocitazioni e questo in cui batte il proprio record di inglisc.

Tarro dice anche di essere direttore del Journal of Vaccine Research & Development per conto dello predone Whoice, talmente scalcagnato da non avere nemmeno un comitato editoriale

*

Altra fuffa biomed

Su PLoS Biology, Susanne Wieschowski et al. analizzano 109 dossier [investigator brochures – IB] per esperimenti clinici di fase I e II, sottoposti all’approvazione dei comitati etici in tre università tedesche tra il 2010 e il 2016. In totale erano elencati 708 studi preclinici di efficacia (su due tipi di animali – PCES):

  • Less than 5% of all PCESs described elements essential for reducing validity threats such as randomization, sample size calculation, and blinded outcome assessment. For most PCESs (89%), no reference to a published report was provided. Only 6% of all PCESs reported an outcome demonstrating no effect. For the majority of IBs (82%), all PCESs were described as reporting positive findings.

I comitati etici non avevano modo di valutare rischi e benefici per i volontari, ma li hanno approvati lo stesso. Da collegare a questo paper, rif. anche Reuters Health e The Scientist.

– su Frontiers of pseudo-neurology, il gruppo di Laura Balottin e Umberto Balottin, precaria all’università di Padova lei e barone a quella di Pavia lui, misura la “personalità e le caratteristiche emozionali” di 21 ragazzini e ragazzine tra 11 e 17 anni che soffrono di emicrania, 20 di epilessia e 11 di nessuna delle due in base a…

… Cliccate sul link della rivista ché se lo scrivo non ci credete.

– su Frontiers of pseudo-psychologyAndrew Gallup e Bernhard Fink mescolano studi disparati che stimano la forza degli arti superiori maschili in diverse popolazioni e ne deducono correlazioni tra stretta di mano robusta e competizione sociale e sessuale tra uomini per procurarsi femmine. Queste valuterebbero infatti la fitness riproduttiva dell’eventuale partner da quanto le stritola la gelida manina:

We propose that the predominantly male-specific nature of these effects, combined with the sexually dimorphic developmental and genetic factors contributing to HGS [Handgrip strength], stem from ancestral conditions in which this trait was more directly linked to survival and reproduction among men, particularly within contexts of fighting, hunting, protection and provisioning of kin, and tool use and manufacture.

Durante l’evoluzione della specie, le donne non hanno mai lottato, cacciato, protetto e foraggiato parenti né usato o costruito attrezzi. Mica volevano rovinarsi le unghie laccate di fresco… E gli estranei di entrambi i sessi si salutavano ovunque con una stretta di mano.

h/t Neuroskeptic se non ricordo male. Ricordavo male, h/t Leonid & tks Smut Clyde

*

Altro che Volkswagen

Tra altri studi tragicomici comprati da predoni meno sfacciati, Smut Clyde ha trovato addirittura di meglio su Frontiers of pseudo Human Neuroscience, quindi passo alle cose serie.

Dopo lo scandalo in ottobre del Moderate Alcohol and Cardiovascular Health Study finanziato da Anheuser-Busch InBev, Diageo, Pernod Ricard, Heineken e Carlsberg per dimostrare che bere l’equivalente di 0,42 l. di birra al giorno fa bene, Statnews rivela gli studi che il National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism (NIAAA) ha rifiutato di finanziare:

  • George Koob [direttore del NIAAA], in a previously undisclosed email sent six months before the contentious 2015 meeting and provided to STAT, had assured the alcohol industry’s leading trade group that research like David Jernigan’s and Michael Siegel’s on alcohol advertising, which was published in respected journals, would never again be funded.
  • “Sam: For the record. This will NOT happen again,” Koob wrote in a 2014 email to Samir Zakhari, senior vice president for science at the Distilled Spirits Council of the United States, the lobbying group for alcoholic beverage producers.

54 commenti

  1. “Lo spiega Giulio Tarro pruricandidato al Nobel in medicina.”
    “Ovviamente se hai la candida è ovvio che sia pruriginóso” — Capitan Ovvio

  2. Per fare il paio con Tarro, segnalo anche la lettera del genetista agrario Pietro Perrino, indirizzata al presidente della Puglia Emiliano ed al sindaco di bari, Decaro.
    Il link rimanda al blog del meraviglioso scienziato ed informatore S. Montanari (e chi altri, se no?)
    https://donotlink.it/newq

  3. Ma Perrino non era in pensione?
    Se è pensionate che c’entra con il CNR? 😀

  4. Pluricandidato al Nobel chi lo dice? Lui? No, perché se ricordo bene i nomi dei candidati in lizza per le assegnazioni restano segreti per 50 anni! Quindi, o lui è stato pluricandidato oltre 50 anni fa, oppure si era autocandidato ed è stato cassato!

    1. Pappagallorosa,
      Chi lo dice?
      Può dirlo chiunque. Per la fusione fredda si sono viste (auto) candidature molto più comiche.
      Perrino: poco originale, trovo. Almeno Gatti e Montanari hanno inventato la malattia degli spermatozoi roventi.

  5. Ah, ecco, mi pareva che potesse parlare solo di una sua autocandidatura…pensa che bella scena, lui che prepara la valigia con la biancheria, la camicia migliore e parte alla volta della Svezia per presentarsi alla commissione! ???? Bene, allora da oggi anche io voglio essere pluricandidata.
    Oddio!!! La malattia degli spermatozoi roventi me la ero persa!!! Dammi un lino per favore, non posso non sapere… Il dinamico nano-duo dovrebbe pensare seriamente ad una carriera nella letteratura di fantascienza.

  6. @ Pappagallorosa
    perché se ricordo bene i nomi dei candidati in lizza per le assegnazioni restano segreti per 50 anni!
    E’ proprio qui il trucco!
    Dal momento che le candidature per i Nobel implicano un proponente prestigioso (ex premi nobel, rettori o professori di un’universita’ prestigiose, parlamenti, governi, ecc.), affermare di essere candidato al Nobel implica sostenere di aver ricevuto un sostegno prestigioso.
    Ma, tenendo nascosto il presunto proponente, non e’ possibile essere smentiti da questi. E la segretezza implica che non sara’ possibile essere smentiti neppure dal comitato se non dopo 50 anni quando, il tutto, sara’ ormai passato in cavalleria.
    Per un ricercatore (o un politico, o uno scrittore) disinvolto e privo di scrupoli e’ quindi possibile, semplicemente affermando di essere candidato al Nobel, acquisire un blando prestigio, indefinitamente riflesso, che non avra’ effetto sulle persone di buon senso ma che entusiasmera’ sostenitori ingenui e adoranti.
    Ed e’ possibile farlo a rischio (di essere sbugiardati) praticamente nullo.
    Naturalmente, perche’ questa strategia risulti efficace, e’ richiesto un minimo di buon senso e di perizia nell’esecuzione.
    Evitando, ad esempio, di ritrovarsi candidati al Nobel per la matematica.
    Il dinamico nano-duo dovrebbe pensare seriamente ad una carriera nella letteratura di fantascienza.
    Forse anche nel fantasy.
    Almeno la dott.sa Montanari, che ha scritto un raccont… cioe’… un articolo nel quale Tungsteno e Wolframio sono sostanze distinte.

  7. @ tutti
    Errata corrige: nel commento precedente ho scritto la “dott.sa Montanari” ma intendevo la “dott.sa Gatti”, prima firmataria dell’articolo.
    Pero’, riguardandolo… l’articolo in questione e’ firmato anche il marito… quindi la frase diventa
    “Infatti hanno scritto un raccont… cioe’… un articolo nel quale Tungsteno e Wolframio sono sostanze distinte.”
    Scusate.

  8. Più che Ocasapiens direi oca e basta. Vergognose le illazioni nei confronti del Prof.Tarro che leggo nell’articolo e nei commenti. Frutto di propaganda di bassa lega (da comari al mercato del pesce), fa specie che ci sia tale acidità nei confronti di uno dei più seri ed apprezzati virologi e ricercatori medici italiani, riconosciuto all’estero (membro onorario di alcune delle più prestigiose università americane, cinesi). Purtroppo, come avviene sovente sull’italico suolo, i suoi ingrati “colleghi” gli preferiscono, in patria, sbruffoni accademici che all’estero nessuno conosce. Che l’articolo sia disinformato lo attesta già la definizione iniziale di “biologo in pensione”, totalmente errata (sia perchè non è affatto in pensione, sia perchè è virologo e non biologo).

    1. Antonello,
      la virologia, l’oncologia, le biotecnologie ecc. fanno parte della biologia, comunque G. Tarro è laureato in medicina ed è in pensione dal 2006.
      Chiunque può proclamarsi candidato al Nobel, ma se l’unica sua ricerca decente risale al 1973, è ridotto a pagare per intervenire in conferenze truffaldine e si vanta di essere accademico di università che vendono lauree e onorificenze, fa pena o fa ridere.
      Capisco che i suoi ammiratori siano frustrati. In patria l’ex senatore D’Anna gli ha appena preferito una sbruffona che si vanta di essere “professore” all’inesistente Dipartimento di Nanodiagnostica del CNR ed è famosa per l’ilarità che lei e il marito suscitano all’estero.

  9. Riguarda al dott. Tarro segnalo questo articolo
    https://www.lacittadisalerno.it/cronaca/cava-all-avanguardia-nella-diagnosi-precoce-1.1244808
    dove si parla della sua sponsorizzazione ad un medico (altrove lo ha candidato anche lui al Nobel) per avergli fatto conferire la laurea honoris causa in Medical Science dalla “The Ruggero II University” (cercate su internet per rendervi conto di che genere di università si tratta). Tarro è stato anche Presidente della “The Ruggero II University” nel 1993.

    1. Alex,
      grazie della segnalazione. Nel curriculum vanta cariche prestigiose in ben quattro “fabbriche di titoli”:
      Membro del Senato Accademico dal 1990 dell’Univ. Costantiniana di Providence, Rhode Island e dal 1994 dell’Univ. Pro Deo di New York, entrambe denunciate come truffaldine in un rapporto del MIUR (p. 130-131)
      Accademico onorario dell’Università Sancti Cyrilli di Malta dal 2001 che vende titoli onorifici ma non rilascia diplomi;
      Rettore onorario dal 2003 dell’Università Ruggero II dello Stato della Florida negli USA, Nominato Presidente da parte del Senato Accademico il 5-6-2013, inesistente nello Stato della Florida e famosa in Italia per le finte lauree.

    1. Grazie della segnalazione, R. Angelo, così tutti possono vedere quanto Tarro sia disinformato sulla composizione dei vaccini.
      Nessuna ricerca ha mostrato “un rapporto tra l’abbassamento delle difese [immunitarie] dovuto ai vaccini e le malattie riscontrate tra i militari”, e certi medici contestano l’efficacia delle vaccinazioni almeno dai tempi di Pasteur.

  10. Scrive ocasapiens, smentendo il suo nick, o meglio, la seconda parte: “Nessuna ricerca ha mostrato “un rapporto tra l’abbassamento delle difese [immunitarie] dovuto ai vaccini e le malattie riscontrate tra i militari””. Invece è precisamente di questo che parla il prof. Franco Nobile, oncologo direttore del Centro prevenzione della lega contro i tumori di Siena nell’audizione al Senato del 7 dicembre 2010: “La nostra equipe ha compiuto un lavoro scientifico inedito: una volta assodata la non responsabilita`dell’uranio impoverito nell’insorgenza di eventuali patologie nei reduci da noi esaminati, abbiamo approfondito le indagini per scoprire altre cause o concause e ci siamo soffermati molto sull’aspetto immunologico…il lavoro…e`stato svolto dalla nostra equipe dell’universita`di Siena; da esso risulta che numerosi reduci hanno una grave immunodepressione (hanno cioe`poteri immunitari molto ridotti), che nella fase acuta puo` predisporli ad infezioni, mentre nella fase cronica puo` predisporli a malattie degenerative, come il cancro. Abbiamo misurato sia l’immunita`umorale (antigeni e anticorpi), sia l’immunita` cellulare (i linfociti). Si tratta di uno studio rigorosamente scientifico…la nostra attenzione si e`concentrata…su quelle vaccinazioni che non vengono condotte secondo i protocolli della Sanita` militare…la vaccinazione e` preziosa, pero` va fatta in un certo modo…”. Quindi il prof.Tarro ha detto il vero, ocasapiens no.

  11. “…così tutti possono vedere quanto Tarro sia disinformato sulla composizione dei vaccini.” Pure in questo caso, il prof.Tarro è più informato della nostra oca. Dal sito del CDC, il Centre for Disease Control, massimo ente sanitario americano, si evince che nei vaccini c’è il Thimerosal (sali di mercurio, nelle fiale multidose usate dall’esercito, come correttamente specifica il professore), sia l’alluminio, quasi onnipresente, oltre a un sacco di altre sostanze di solito usate nei diserbanti, ritardanti di fiamma, detergenti ecc.. Sono gli stessi vaccini che si usano in Italia, senza ulteriori controlli oltre a quelli svolti dalle case produttrici, che hanno tale privilegio. Chissà perché. Oltre a quello di non dover rispondere dei danni. Paga Pantalone. Cioè noi. https://www.cdc.gov/vaccines/pubs/pinkbook/downloads/appendices/B/excipient-table-2.pdf

    1. Mitzi,
      Tarro fa disinformazione: l’alluminio non è un metallo pesante e, nei vaccini, alluminio e thimerosal non sono presenti in “quantità da cavallo”.
      un sacco di altre sostanze di solito usate nei diserbanti, ritardanti di fiamma, detergenti
      Per esempio?
      Grazie della citazione del prof. Nobile. Come tutti possono vedere, non dice affatto che i vaccini causino un abbassamento delle difese immunitarie.

  12. Sembrate un gregge ben affiatato. Non è difficile da capire quello che dice, è molto semplice. Invece attaccate tutti dal punto di vista personale. La vostra presunzione è violenta e cieca nutrita dall’odio fideista. Tant’è vero che nessuno nei commenti ha preso in considerazione almeno un punto di ciò che dice. Sono domande di buon senso che ogni genitore dovrebbe farsi! Invece attaccate chi non ha cieca fiducia. Vergognatevi pecoroni

  13. Cara Oca, complimenti per il giornalismo d’inchiesta, davvero interessante.
    Però sarebbe bello anche che rispondesse senza glissare alle argomentazioni “serie” e non farlocche proposte dall’utente MItzi. Mi riferisco alla questione vaccinazioni/militari. Grazie e buon lavoro.

    1. Luca,
      le argomentazioni “serie” e non farlocche proposte dall’utente MItzi.
      “serie”?
      Nel documento linkato, il prof. Nobile non attribuisce affatto ai vaccini “l’abbassamento delle difese immunitarie” e, nelle quantità presenti nei vaccini, il CDC dice che thimerosal e alluminio non sono dannosi.

      Candidato pecora,
      nessuno nei commenti ha preso in considerazione almeno un punto di ciò che dice
      Se un giorno leggerà i commenti, forse si accorgerà che io e Mitzi ne abbiamo presi in considerazione tre.

  14. @ Candidato pecora
    Sembrate un gregge ben affiatato. Non è difficile da capire quello che dice, è molto semplice. Invece attaccate tutti dal punto di vista personale. La vostra presunzione è violenta e cieca nutrita dall’odio fideista.
    Veramente mi sembra sia lei che attacca noi; violentemente, ciecamente e fideisticamente.
    Per verificare almeno l’aspetto fideistico: lei crede davvero che Tarro sia (o sia stato) candidato al Nobel? Se si’: ci sa dire chi l’avrebbe candidato o si fida della parola di Tarro?
    Tant’è vero che nessuno nei commenti ha preso in considerazione almeno un punto di ciò che dice
    Forse lei ha piu’ tempo da perdere di me; ma se uno sostiene di essere candidato al Nobel, io non ci penso proprio di prendere in considerazione cio’ che dice.
    Sono domande di buon senso che ogni genitore dovrebbe farsi!
    Forse.
    Ma sicuramente sono domande alle quali nessun genitore (privo di competenze specifiche) dovrebbe darsi una risposta da solo.
    Come nessun genitore dovrebbe scegliersi l’esperto a cui porle in base alla risposta che desidera ascoltare.
    Invece attaccate chi non ha cieca fiducia.
    Al contrario: noi critichiamo proprio chi *ha* cieca fiducia nel proprio guru di riferimento.
    Vergognatevi pecoroni
    Si’, si’, no, mo’… mo’ me lo segno proprio.

  15. OT: Tarro alla riscossa! Affari Italiani pubblica un’esilarante intervista-marketta su Tarro in cui si dichiarano cose assurde (non faccio spoiler).
    Ovviamente, nessuna di esse è vera, a partire dal titolo di “migliore virologo del mondo” (IAOTP è un noto predatory prize, basta pagare e sei il migliore in qualsiasi campo) alla “locandina gigante a Time Square in New York”. Per la cronaca, ho mandato email alla municipale del distretto di Manhattan e non era in programma nessuna locandina gigante con la faccia di Tarro. Chissà dove avranno avuto l’idea per una scemenza del genere? Non sanno più cosa inventarsi pur di far parlare di se 😀

  16. La sua risposta all’utente Davide è alquanto stupida. Infatti, le sarebbe bastato verificare le informazioni relative agli autori riportate negli studi al link di PubMed che vi è stato proposto, una verifica di pochi secondi, per evince chiaramente chi sia il Tarro G. accreditato (sempre che anche i da lei citati giuseppe e giovanna non siano Chairman of the VirusSphere World Academy of Biomedical Technologies (WABT) UNESCO”, oppure parte del “Department of Diagnostics, Unit of Molecular Biology, D. Cotugno Hospital, Naples”). Perché quindi una tale risposta? Il sospetto è che per lei, l’importante sia screditare, come altri hanno giustamente scritto. A questo punto, immagino che per farsi pubblicare il Prof. Tarro abbia pagato anche quella “risvista spennapolli” di PubMed, giusto?

    1. Luca,
      A questo punto, immagino che per farsi pubblicare il Prof. Tarro abbia pagato anche quella “risvista spennapolli” di PubMed, giusto?
      Sbagliato. PubMed è un archivio gratuito, e non accredita nessuno.
      Per sapere quali o quante sono le pubblicazioni di un autore, indicizzate su PubMed:
      – iniziare la ricerca con il nome e il cognome
      – aprire un abstract fra i primi venti
      – cliccare sul cognome
      E’ il modo più semplice di evitare omonimie e refusi.

  17. Guardi che ero ironico, ma vedo che non ha scelto di non cogliere, preferendo invece un’altra risposta evasiva e sciocca. A questo punto, vista la sua ricercata stolidità le farei notare che:
    “Il Tarro G. accreditato” si riferiva a l’accredito (cito testualmente) “negli studi al link di PubMed”, accredito effettuato quindi delle riviste che li hanno pubblicati e non da PubMed,
    Nonostante il sistema di ricerca da lei suggerito sia “il più semplice” (ed errato, vedasi punto seguente), ha scelto per ben due volte di passare da “oca” piuttosto che ammettere che il Prof. Tarro è accreditato in lavori pubblicati da riviste di qualità (che per questo sono indicizzate da PubMed)
    Infine, che le ricerche Autori in PubMed, come anche Davide le aveva già scritto, si fanno per Cognome più iniziale del Nome, e non per nome e cognome come invece scrive lei.
    Quindi prima di dare suggerimenti sull’uso di certi strumenti, almeno impari ad usarli. A questo proposito le vengo in soccorso con questo link. Lo legga, così magari impara ad effettuare le ricerche come si deve.
    http://online.universita.zanichelli.it/helmer/files/2018/10/helmer_contenutisupplementari_62112_PubMed.pdf

    1. Luca,
      credo che il suo tentativo di ironia sarebbe più credibile se non avesse scritto “il Tarro G. accreditato negli studi” ecc. Le riviste non accreditano nulla: riportano l’affiliazione dichiarata dall’autore quando ha sottoposto l’articolo.
      riviste di qualità (che per questo sono indicizzate da PubMed)
      PubMed indicizza pubblicazioni, anche quelle sulle riviste spennapolli.
      Grazie del link. Così tutti possono vedere che Helmer et al. non spiegano come trovare tutte le pubblicazioni di un autore indicizzate su PubMed. Mi sembrava il suo scopo, ma forse ho interpretato male i suoi commenti.
      Non è il mio, per mestiere devo distinguere gli studi veri e propri da “review”, “comment”, “editorial”, “opinion” ecc.

      Antonello,
      grazie anche a lei dei link. Così tutti possono vedere che non forniscono alcuna informazione sulle pubblicazioni scientifiche del prof. Tarro. Gli articoli selezionati comprendono i post sul suo blog e su quelli di altri
      centinaia di articoli scientifici
      Ah sì? Su PubMed ne risultano 67, compresi commenti, opinioni ecc.

  18. Non ho parole, vedo solo iene ignoranti che nemmeno sanno documentarsi come si deve ed attaccano il Prof.Tarro esclusivamente per motivi politici.
    La lista delle principali tra le centinaia di pubblicazioni accademiche del Prof.Tarro è qui:
    https://www.researchgate.net/profile/Giulio_Tarro
    Qui c’è invece una selezione tra le centinaia di articoli scientifici che ha pubblicato:
    http://www.giuliotarro.it/wordpress/qualcosa-di-me/curriculum/articles/
    Ma certo, attaccare ad hominem è molto più comodo quando si è inadeguati a commentare le ricerche del Prof.Tarro dal punto di vista scientifico.

  19. @ocasapiens – Guardi che pubmed, ed in generale tutti i siti web non accademici o ufficiali, non includono tutte le pubblicazioni e gli articoli mai usciti di un autore, ma solo quelle che sono state messe online.
    Devo ricordarle io che il Prof.Tarro ha iniziato la sua carriera oltre 50 anni fa, e che solo negli ultimi 10 anni ha iniziato a spostare una parte delle sue pubblicazioni online? Credevo che ci arrivasse da sola. Per le altre pubblicazioni ed articoli, che sono davvero tante, esistono gli archivi cartacei delle università e delle riviste mediche e scientifiche, se uno vuole documentarsi correttamente..

    1. Antonello,
      Guardi che pubmed, ed in generale tutti i siti web non accademici o ufficiali
      LOL! Si chiama PubMed.gov perché è un sito del governo statunitense, più ufficiale di così…
      non includono tutte le pubblicazioni
      infatti, unicamente quelle uscite su riviste scientifiche
      solo quelle che sono state messe online
      LOL bis!.

  20. @ Luca
    Infine, che le ricerche Autori in PubMed, come anche Davide le aveva già scritto, si fanno per Cognome più iniziale del Nome, e non per nome e cognome come invece scrive lei.
    Quindi prima di dare suggerimenti sull’uso di certi strumenti, almeno impari ad usarli. A questo proposito le vengo in soccorso con questo link. Lo legga, così magari impara ad effettuare le ricerche come si deve.

    Interessante.
    Seguendo il suo suggerimento, “cognome + iniziale del nome”, su PubMed trovo 44 articoli che pero’ non ho mai scritto.
    Passato il momento di ingiustificata esaltazione, seguo quanto suggerito da Oca Sapiens (“nome completo + cognome”), e non trovo nessun articolo. Il che mi sembrerebbe anche giusto, almeno in linea di principio, visto che non ho mai scritto articoli in campo medico.
    Che dipenda dal fatto che ci sono altri tre autori col mio stesso cognome e nomi diversi ma con la stessa iniziale?
    Per colpa sua mi sono illuso, per qualche istante, di essere un non disprezzabile ricercatore, in campo medico. Per poi ritornare amaramente alla realta’.
    Comunque, grazie per il link a un sito della Zanichelli che insegna a usare il motore di ricerca di PubMed. Ma perche’ non ha citato direttamente le istruzioni fornite nello stesso sito PubMed?
    Dove trovo scritto
    Names entered using either the lastname+initials format (e.g., smith ja) or the full name format (john a smith) and no search tag are searched as authors as well as collaborators if they exist in PubMed.
    Quindi, come vede, anche l’idea di cercare tramite “nome completo + cognome” non e’ del tutto peregrina.
    Forse e’ per questo che ha citato le istruzioni della Zanichelli e non quelle dello stesso PubMed? Perche’ incomplete e quindi le permettevano di dare torto alla nostra ospite?
    E le faccio anche notare che, nel caso di Tarro, seguendo l’indicazione di Oca Sapiens (aprire poi un articolo e cliccare sul nome) si arriva esattamente allo stesso risultato (67 risultati) che ottiene lei cercando tramite “cognome + iniziale nome”.
    E’ sicuro di poter insegnare ad altri come si devono documentare?

  21. @ Luca
    Nell’intervento precedente ho pasticciato con i tag html ed e’ saltato il link alle istruzioni su PubMed.
    Sono queste.
    Le mie scuse.

  22. @ Antonello
    Non ho parole, vedo solo iene ignoranti che nemmeno sanno documentarsi come si deve ed attaccano il Prof.Tarro esclusivamente per motivi politici.
    Proprio sicuro?
    La lista delle principali tra le centinaia di pubblicazioni accademiche del Prof.Tarro è qui
    Cali, cali.
    Delle principali?
    Quell’elenco comprende il lusco e il brusco.
    Provi a scorrerlo e ne vedra’ di cose bizzarre.
    Quell’elenco riporta dei “data”, degli “article”, delle “research”, dei “book”, dei “chapter”, dei “conference paper”. Una lista un po’ troppo eterogenea, non trova?
    E di fianco a titoli indubbiamente a tema con la sua attivita’ specialistica di medico, troviamo anche cose molto generiche o completamente estranee come “Anteporre alla bonifica dei territori quella delle coscienze”, “Considerazioni sulla cultura scientifica e la crisi del mezzogiorno”, “medicina e letteratura” (riportato almeno due volte), “masuneria”, “Renato Dulbecco nel ricordo di Giulio Tarro”, “Monumenti e Tradizioni in Campania”, “La ‘Fuga dei cervelli’ e la ricerca scientifica in Italia”, “Aspetti bioetici del testamento biologico”, “Considerazioni su progresso scientifico,bioetica e nuova rivoluzione copernicana”, “Medicina e recenti Miracoli”, “U.S. National Library of Medicine National Institutes of Health National Center for Biotechnology Information”, “Biography and Report”, “Biography & Report. Giulio Tarro: 2007 – 2009”, “Thoughts on the Holocaust”, “E’ lecito manipolare la vita?”, “Ritratto biosociale dell’uomo moderno”. E mi sono fermato alla seconda pagina su sette.
    Senza tener conto che, in quell’elenco, vari titoli sono contati piu’ volte (immagino siano contate le singole ristampe) e sono contate ulteriormente le traduzioni in altre lingue.
    Tra quelle “pubblicazioni” alcuni suoi curricula, come questo, questo, questo, questo, questo, questo e questo (classificati come “book”, per di piu’).
    E, anche per questi, mi sono stufato di segnarmeli alla seconda pagina su sette.
    Mi rendo conto che lei puo’ essere un ammiratore di Tarro; ma considerare i suoi curricula tra le sue principali “pubblicazioni accademiche” mi sembra, francamente, eccessivo anche per il piu’ sfegatato dei fan.
    Qui c’è invece una selezione tra le centinaia di articoli scientifici che ha pubblicato
    Escludendo magari i curricula e (forse) i doppioni e le traduzioni, e’ lo stesso lusco e brusco.
    Lei e’ in grado di proporci una lista di articoli scientifici che siano stati pubblicati su riviste scientifiche peer reviewed con un decente impact factor?
    Perche’ e’ questo e’ utile a valutare la carriera di uno scienziato. Non altro.
    Ma certo, attaccare ad hominem è molto più comodo quando si è inadeguati a commentare le ricerche del Prof.Tarro dal punto di vista scientifico.
    Lei non sa neppure identificarle, queste ricerche, e pensa di criticare la nostra ospite?
    Guardi che pubmed, ed in generale tutti i siti web non accademici o ufficiali, non includono tutte le pubblicazioni e gli articoli mai usciti di un autore, ma solo quelle che sono state messe online
    Questo e’ banalmente falso.
    Come puo’ capire leggendo questa pagina che spiega come procurarsi gli articoli citati.
    Devo ricordarle io che il Prof.Tarro ha iniziato la sua carriera oltre 50 anni fa, e che solo negli ultimi 10 anni ha iniziato a spostare una parte delle sue pubblicazioni online?
    Se gli diamo tempo, Tarro riportera’ su ResearchGate anche le liste della spesa degli ultimi 50 anni.
    Per le altre pubblicazioni ed articoli, che sono davvero tante, esistono gli archivi cartacei delle università e delle riviste mediche e scientifiche, se uno vuole documentarsi correttamente..
    Se si tratta di articoli su riviste peer reviewed indicizzate da PubMed, sono gia’ presenti.
    Se non sono peer reviewed o se non sono indicizzare da PubMed, a che pro elencarle?
    Piuttosto, la ringrazio per il link a ResearchGate.
    Ma non per la lista delle “principali tra le centinaia di pubblicazioni accademiche del Prof.Tarro”, come la chiama lei.
    Ma per il banalissimo fatto che Tarro viene indicato come “University of Naples Ph.D”.
    Chi ha preparato la sua scheda (presumo lo stesso Tarro o qualcuno da lui incaricato) lo classifica quindi come “Ph.D” conseguito presso l’Universita’ di Napoli.
    La cosa mi ha incuriosito perche’ un Ph.D, per una persona dell’eta’ di Tarro, e’ alquanto inconsueto.
    Ho quindi cercato maggiori dettagli e mi sono imbattuto in due curricula nel blog (uno dei blog?) di Tarro: questo, in italiano, e questo, una sintesi in inglese del precedente (se non capisco male).
    In quello in inglese trovo:
    U. Naples […] PhD in Virology, 1971
    Quindi Tarro avrebbe preso il PhD, all’Universita’ di Napoli, nel 1971.
    Lei non ci trova niente di strano?
    In quello in italiano invece trovo
    libera docenza in Virologia, Ministero della Pubblica Istruzione 1971 Roma.
    E qui vedo un’altra cosa strana. O forse due.
    Le vede anche lei?

  23. Signora Oca, conta forse sul fatto che nessuno apra il link per verificare cosa abbia detto veramente il professor Nobile o davvero lei non è in grado di interpretare un testo in cui le affermazioni non sono tranchant ma sono comunque piuttosto chiare e argomentate, e ripetute, come tutti possono constatare, se aprono il link e leggono il testo, naturalmente, non essendo evidentemente sufficienti le mie citazioni. O forse è lei che non ha aperto il link? Davvero non so cosa pensare.
    Proviamo di nuovo, citerò un’altra serie di affermazioni presenti nel testo in esame, non perentorie (è il bambino che afferma che il re è nudo) ma certamente inequivoche, in merito al fatto che il professore abbia individuato nei vaccini una importante concausa (quindi non solo nei vaccini, ma ANCHE nei vaccini) dell’abbassamento dalle difese immunitarie dei militari con conseguente maggiore suscettibilità a infezioni e tumori. Prego notare come io non abbia ancora mai parlato di analfabetismo funzionale, sia perché seguo poco le mode (specie quelle che furoreggiano fra i “bambini di Burioni”, a proposito di fede e religioni) sia perché non credo sia questo il problema della nostra ospite, bensì una sindrome da prima della classe disposta a barare pur di non cedere terreno.
    “Stiamo proseguendo le indagini sotto questo profilo, chiedendoci in particolare quale possa essere stata la causa dell’abbassamento del potere immunitario dei reduci…Oltre allo stress e alle vaccinazioni, possono esserci altre concause.”
    “Siamo pienamente d’accordo con quanto ha affermato il professore Zucchetti, docente del Politecnico di Torino, circa la carenza dei sistemi immunologici di difesa causata da vari fattori – stress, vaccinazioni errate e cos?` via – che predispone alla mutagenesi neoplastica.”
    “Come pure siamo particolarmente d’accordo con quanto sostenuto nella sua audizione dal dottor Cosimo Tartaglia, presidente dell’Osservatorio permanente e centro studi per il personale delle Forze Armate, forze di polizia e societa` civile, in merito all’immunodepressione da vaccinazioni errate; si e` dilungato molto su questo argomento e mi pare che anche un membro della Commissione, il senatore Malabarba, abbia alluso al rischio delle vaccinazioni errate nel corso dell’audizione del tenente generale Donvito. Quindi, non e` una cosa che abbiamo scoperto noi.” Più chiaro di così…
    Poi, nell’intervista a Repubblica il professor Tarro ha parlato genericamente di metalli, con riferimento ad alluminio e mercurio, non ha definito l’alluminio un metallo ‘pesante’. Chi scrive per il pubblico dovrebbe stare attento anche a ciò che legge, per non ‘cannare’ poi ciò che scrive. Non crede?
    Quanto all’espressione “dose da cavallo”, non va presa alla lettera, è un modo di dire. Ha problemi anche col linguaggio figurato? Il virologo intendeva dire che si tratta di quantità comunque preoccupanti (essendo che vengono iniettate ed entrano quindi nel torrente sanguigno senza filtri o barriere, e possono passare la barriera emato-encefalica o arrivare nell’intestino e intaccare il microbiota, con scatenamento di autoimmunità, sempre più diffuse, oggi. Aggiungo io). Certo è che il mercurio, per esempio, è un rifiuto speciale e io conservo come reliquie i resti di diversi termometri che nessuno, fra i vari soggetti pubblici e privati coinvolti nello smaltimento, mi ha saputo dire come e dove smaltire. Ora che ci penso, potrei conferirli a qualche produttore di vaccini, che certamente saprà come utilizzarli.
    “…nelle quantità presenti nei vaccini, il CDC dice che thimerosal e alluminio non sono dannosi.” E se lo dice il CDC…Linko solo uno fra le migliaia di articoli che parlano degli scandali e dei conflitti d’interesse del CDC, i cui dirigenti vanno e vengono senza pace dai cda delle maggiori industrie del farmaco, un po’ come i burocrati dei massimi enti sanitari pubblici italiani. Ricciardi, per esempio, per non fare nomi.
    https://healthimpactnews.com/2018/cdc-director-resigns-showing-conflict-of-interest-and-big-pharma-influence-still-reigns-at-the-cdc/
    Per quanto riguarda le sostanze dichiarate fra gli eccipienti dei vaccini, ribadisco che molte sono fra i componenti di detersivi, insetticidi, ritardanti di fiamma ecc.ecc.ecc. Io le mie ricerche le ho già fatte, you do your own homework. Generalmente io non dico bugie, specie quando è così agevole la verifica :-). In realtà non mi piace vincere facile.
    Incidentalmente: Mauro Toffanin, sei per caso il mitico Mauro ‘Hertz’?

    1. Mitzi,
      grazie dello sforzo, ma la citazione nel suo primo commento era chiarissima. Il prof. Nobile parla di “vaccinazioni errate”, “che non vengono condotte secondo i protocolli della Sanita` militare”.
      E se lo dice il CDC…
      E’ la fonte che lei ha scelto.
      Io le mie ricerche le ho già fatte…
      Scusi la franchezza, ma dubito che lei sia un ricercatore. Avrebbe già capito che nei vaccini non c’è né alluminio né mercurio, men che meno in “quantità da cavallo” – anche se G. Tarro li chiama entrambi metalli “tossici” e “pesanti”.

    1. F. Massaro,
      certo che è vero, è la traduzione di un lancio stampa dell’estate scorsa.
      come la mettiamo con quanto riportato sopra?
      Veda lei. IAOTP è un’agenzia di marketing che premia un centinaio/anno fra clienti e associati al suo network per le pubbliche relazioni.
      Nella stessa categoria “professioni mediche” del prof. Tarro, ha dato il premio “Top Holistic Healer 2018” alla naturopata Cara Di Cicco-Sandre. Dice di curare autismo, allergie, infertilità, lesioni cerebrali e altre patologie con la NAET: equilibrio selettivo dell’energia, agopuntura, chiropratica ecc.

    1. R. Dario De Rosario, F. Massaro,
      secondo me, un docente geniale non trasforma ogni suo studente in un genio e i comunicati che escono sui giornali vanno sempre verificati.
      Così si scopre che l’IAOTP non è né un’accademia né una società scientifica, il “più grande virologo del mondo” ha poche pubblicazioni scientifiche e l’unica in collaborazione con Sabin è stata citata 98 volte.
      Tanto per far un confronto, un articolo di Sabin è stato citato più di mille volte e uno di Montagnier più di novemila volte.
      “una domanda, un lieve, fugace dubbio almeno in privato…proprio no?”

  24. Ma signora, ha letto bene i due link postati sopra? Questo è lo stesso trattamento riservato ad un altro gigante, Luc Montagnier: invecchiato male, imbroglione, rimbambito. E, di contro, tanti nanetti che diventano oracoli imprescindibili della scienza. Io mi chiedo, visto che sono certo della sua buone fede: ma una domanda, un lieve, fugace dubbio almeno in privato…proprio no?

  25. https://www.quirinale.it/onorificenze/ricerca Basta guardare sul sito del P.D.R. nella sezione onorificenze per giudicare.
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    cognome o denominazione: tarro
    nome: giulio
    dall’anno 1793 all’anno 2019
    numero conferimenti: 4
    Elenco dei decorati
    decorato luogo di nascita data del decreto onorificenza
    TARRO Giulio 14/10/1999 Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana
    TARRO Giulio 03/08/1999 Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica
    TARRO Giulio 22/04/1991 Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana
    TARRO Giulio 14/06/1975 Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell’arte

    1. giuseppe61,
      se un giorno leggerà il post che commenta vedrà che i titoli dubbi sono accademici e scientifici, non le onorificenze politiche.

  26. Risultano vaccinazioni di massa a gennaio a bergamo e brescia.. non sembra abbiano fatto bene a tutri gli anziani deceduti nelle case di riposo e non solo. I fatti contano, non gli articoli pagati da chi ha convenienza. Ricordo bene il business dell h1n1… miliardi spesi per vaccini mai usati di una pandemia mai iniziata.

    1. Vinvin,
      è ovvio che per lei i fatti non contano:
      – la suina è stata una pandemia e da allora i vaccini contro l’influenza sono efficaci contro l’H1N1 e ceppi mutati
      – il coronavirus della covid-9 non è un virus dell’influenza
      – a gennaio, a Bergamo come in gran parte della Lombardia, la campagna di vaccinazione anti-influenzale e contro il pneumococco è stata prorogata fino al 24 gennaio proprio perché non era (e non è mai stata) di massa
      – nonostante l’epidemia di influenza 2019-2020 sia stata “moderata”, migliaia di anziani non vaccinati si sono ammalati e centinaia sono morti per la sua “convenienza”.

  27. @ Vinvin
    Risultano vaccinazioni di massa a gennaio a bergamo e brescia.. non sembra abbiano fatto bene a tutri gli anziani deceduti nelle case di riposo e non solo.
    Be’… se le vaccinazioni vengono fatte contro la malattia A e arriva un’epidemia della malattia B… si stupisce che la vaccinazione non sia efficace a evitare i decessi?
    E’ questo il livello delle contestazioni contro le vaccinazioni?

I commenti sono chiusi.