O leggiamo/ascoltiamo sempre più disgustati certi commenti sull’Aquarius, Nature pubblica il paper della squadra IMBIE che sta per Ice sheet Mass Balance Inter-comparison Exercise: Andrew Shepherd, Eric Rignot, la mitica Isabella Velicogna, il grande Ted Scambos e altra crème della glaciologia (foto qui, ma manca quella di Giorgio Spada, univ. di Urbino).
La lettura è gratis, non mi dilungo. Il succo è che dai dati satellitari NASA ed ESA, esperimenti e modelli, tra il 1992 e il 2017, la calotta glaciale antartica risulta aver perso
- 2.720 +/- 1.390 miliardi di tonnellate di ghiaccio, che corrispondono a un innalzamento del livello del mare di 7,6 +/- 3,9 millimetri.
principalmente nella Penisola antartica e la traballante calotta occidentale (WAIS). L’incertezza maggiore riguarda l’aumento del ghiaccio in Antartide orientale che potrebbe variare da 5 a 46 miliardi di tonn/anno. Non abbastanza da compensare. Ma questo si sapeva dagli anni ’90 quando la perdita netta era “soltanto” di circa 80 miliardi di tonn/anno.
Impressiona un po’ l’accelerazione, che Jim “Cassandra” Hansen et al. abbiano azzeccato un’altra volta la tendenza?
Com. stampa dell’ESA giustamente fiera dei Cryosat, degli Envirosat e dei Sentinel della UE; e del JPL della NASA altrettanto fiera di ICESat e dei GRACE, ma almeno elenca tutti i satelliti dai quali sono arrivati i dati:
- the Japan Aerospace Exploration Agency’s Advanced Land Observatory System; the Canadian Space Agency’s RADARSAT-1 and RADARSAT-2 satellites; the Italian Space Agency’s COSMO-SkyMed satellites; and the German Aerospace Center’s TerraSAR-X satellite.
La crème accompagna l’analisi con tre rassegne
C’è anche una prospettiva, tra gli autori la mitica Valérie Masson-Delmotte, con l’andamento di scenari, uno di tagli radicali alle emissioni e uno di business a usual, fino al 2070:
titolo così così, l’innalzamento del livello del mare riguarda il futuro di 4-5 miliardi di persone.
Un numero speciale, insomma. Il primo editoriale e la Worldview riguardano l’Antartide, e il commento di Cassandra Brooks et al. il sovrasfruttamento delle sue risorse ittiche.
Signora Oca io non mi ci raccapezzo più!
Qua
https://www.ilmeteo.it/notizie/meteo-clima-il-sole-si-sta-spegnendoquali-le-conseguenze
e qua
http://www.meteoweb.eu/2017/01/il-sole-si-sta-spegnendo-gli-scienziati-temono-linizio-di-una-nuova-era-glaciale-entro-il-2019-nuovo-minimo-di-maunder/832313/
dice che “secondo alcuni scienziati” forse ci aspetta una nuova era glaciale …
io non ci credo mica, eh! però … se lo dicono gli scienziati … ma son così affidabili, gli scienziati? Mi ricordo per esempio un Carpentieri che faceva i neutroni con lo schiacciasassi, ma gli si sbriciolavano tutti e così gli venivano conteggi, come dire, un po’ fru-fru, e poi l’hanno sbertucciato di sotto e di sopra, davanti e didietro e anche di lato, insomma, magari toppano pure questi, e io cosa fo ora, compro carbone per i venturi momenti duri, o tiro avanti come prima?
Saluti preoccupati.
H
H,
lo ripetono dal 1999, da allora fa sempre più caldo e il prezzo del carbone continua a calare. Al suo posto aspetterei a fare scorte. Se con l’era glaciale il prezzo aumenta, può sempre scaldarsi con un tubo piezonuke fatto in casa o comprato da Leroy Merlin.
Scusi eh, ma mi sembra che non ci capiamo: io dicevo carbone, no Cardone. E quel coso che maneggia nella foto assomiglia tanto a un Tubo Tuker, non vorrei mai doverlo prendere … ehm … con rispetto parlando, naturalmente … ehm … sul serio, ecco, diciamo.
…
H
Hortensio,
non ci avevo pensato, è vero che molti reattori alternativi somigliano a quel tubo.