Dissenso sul consenso

Le valutazioni della collaborazione Cochrane sull’efficacia dei farmaci somigliano a quelle dell’IPCC per il clima: riassumono le conoscenze in un dato momento del 97% circa degli addetti. Suscitano quasi sempre critiche e polemiche, proprio perché rappresentano il consenso della comunità scientifica di riferimento. Questa, com’è noto, non è tutta quanta disinteressata…

La differenza sostanziale, secondo me, è quella descritta da John Ioannidis nel celebre articolo “Why Most Published Research Findings Are False“, e da centinaia di analisi uscite da allora. Un problema in più è che la maggior parte degli esiti di esperimenti clinici non vengono pubblicati, ma i risultati positivi lo sono sempre. Finché non lo saranno anche quelli negativi, una rassegna della letteratura sarà incompleta e “biased” per definizione.

Uno scandalo “morale”
Questa volta le critiche e le polemiche fanno discutere sulle riviste scientifiche e biomed, perché provengono da Peter Gøtzsche, un fondatore della Cochrane, il direttore di Cochrane Nordic, un noto bastian contrario (ci vogliono) che considera BigPharma un’associazione a delinquere.
A volte anche lui è un po’ biased…

Rivendica il pluralismo scientifico – concetto complicato da definire – e dissente su diversi temi, dalle mammografie ai vaccini. Due mesi fa ha pubblicato sul BMJ una critica della rassegna Cochrane sul vaccino contro il papillomavirus, con accuse un po’ pesanti contro i suoi autori. Non tutte evidence-based, secondo me: come si corregge il bias positivo creato da risultati ignoti? A stimare quanti inediti sono “neutrali”, cioè privi di informazioni nuove, e quanti sono “negativi”? Ecc.

Negli interventi sui media, è stato ancora più esplicito: certi collaboratori Cochrane hanno legami finanziari con BigPharma in violazione dello statuto. Siccome sono circa 11 mila, la probabilità che esistano è superiore a zero.

La settimana scorsa il comitato dei “trustees” – i governanti eletti – della Cochrane lo ha espulso con 6 membri favorevoli su 12 (lui è il tredicesimo). Quattro dei membri contrari si sono dimessi per protesta, altri due perché la rappresentatività dei trustees sia conforme alle regole e il comitato possa continuare a funzionare.
La votazione è avvenuta dopo che il comitato al completo aveva considerato

the findings of an independent review and additional complaints related to the conduct of a Member. The Board’s conclusion was communicated to the individual concerned and is part of an ongoing process. The Co-Chairs of the Board will provide further details once this process is complete.

Detto così sembra che Gøtzsche sia “sospeso” fino alla conclusione del procedimento – e all’elezione di un nuovo comitato. L’altro ieri il comitato di governo ha dato informazioni anche sul “procedimento in corso”:

In March this year, we received three complaints about an individual. These were not the first complaints that had ever been received. In fact, the earliest recorded goes back to 2003. Many have been dealt with over the years. Many disputes have arisen. Formal letters have been exchanged. Promises have been made. And broken. Some disputes have been resolved, some have not.

Contro la volontà di Gøtzsche – nel frattempo aveva denunciato un membro del “Senior Management Team”, il CEO Mark Wilson, perché trattava la Cochrane come un “marchio commerciale” da valorizzare per ottenere finanziamenti – in giugno il comitato ha chiesto un rapporto indipendente a un legale. E’ arrivato pochi giorni prima della votazione:

The report completely exonerated the member of the Senior Management Team but did not exonerate the other individual. 

In luglio era uscito l’articolo di Gøtzsche et al. sul BMJ, suscitando altre lettere di collaboratori furenti e le risposte di Gøtzsche et al. che il legale non ha fatto in tempo a includere nel rapporto.

So, at the Board Meeting on Thursday September 13th, the trustees reviewed the lawyer’s report of his independent review, and all the material related to the recently published paper… the Board came to a decision to invoke Article 5.2.1. relating to termination of membership. This was not unanimous.

In effetti…

At this point in time, this person remains a member of the Cochrane Collaboration. We are waiting for the process to be completed. We will report back to you about the outcome as soon as we are able to.

Fin qui i fatti (tralascio le voci su attriti personali tra Wilson e Gøtzsche).

Imho
L’assemblea Cochrane che si è chiusa ieri a Edimburgo dovrebbe aver trovato un consenso sulla soluzione. Per es. ridefinire il ruolo del comitato, modificare l’Art. 5.2.1. e altri, stabilire un metodo per risolvere conflitti simili, includere pareri minoritari nelle rassegne come fa l’IPCC ecc.  Quando è nata la Cochrane 25 anni fa, i collaboratori erano pochi, anglosassoni, scandinavi, maschi e bianchi. Le loro divergenze non debordavano sui social, con i malintesi voluti o meno che ne deriva. Sarebbe ora di aggiornare lo statuto.

Almeno nelle Ong internazionali succede così, si fa fatica ma primo o poi ci si mette d’accordo – fino alla prossima crisi.

Se da eventuali pazienti la faccenda vi interessa e volete farvi un’idea, vi conviene leggere quella di persone molto più competenti di me: